Circoncisione problemi non risolti.
Buongiorno,
sono stato circonciso 2 mesi fa per una parafimosi, la pelle del prepuzio non scorreva con il pene in erezione e se la facevo scorrere manualmente stringeva dolorosamente. Ho sempre sofferto in modo molto lieve di questa patologia che pero' negli ultimi tempi, a causa forse di ripetute infiammazioni, era diventata insopportabile. Da li la decisione di operarmi.
Il chirurgo urologo che mi ha operato (qualche anno fa anche di varicocele, intervento riuscito bene e senza problemi) mi ha detto che avrebbe eseguito una circoncisione completa, lasciando il glande completamente scoperto (con pene a riposo). Ad operazione effettuata pero' ho notato che era rimasto un lembo di pelle a coprire il glande. Dopo aver chiesto spiegazioni al chirurgo mi e' stato detto che il risultato e' voluto e che non c'e' altro da fare. Io ho manifestato i miei dubbi al riguardo dicendo che il glande a riposo cosi' non rimane scoperto, ma il chirurgo ha ribattuto dicendo che non e' vero. Premesso che so la differenza tra glande "coperto" e "scoperto", quello che mi preoccupa e' che a 2 mesi dall'intervento il fastidio (o meglio il dolore) dato dalla pelle che stringe subito sotto il glande con il pene in erezione non si e' per niente attenuato. Oltretutto una volta che il pene ritorna flaccido la cicatrice fa da "laccio" con conseguente gonfiore piuttosto evidente dei tessuti circostanti. Devo stare quindi ben attento a ricoprire il glande (la corona principalmente) ogni volta che si scopre altrimenti sono dolori.
Visto che d'accordo con un andrologo che mi aveva visitato avevo deciso di sottopormi all'intervento (diciamo radicale) anche per diminuire la sensibilita' del glande oltre che per eliminare il problema di fimosi, secondo voi e' possibile sottoporsi ad un nuovo intervento questa volta eliminando tutta la pelle? Risolvera' il mio problema? Ci sono controindicazioni? A che distanza da questo primo intervento?
Potreste consigliarmi un bravo chirurgo urologo / andrologo in piemonte (province di alessandria, asti o torino) per un'ulteriore parere, visto quello gia' espresso dall'urologo che mi ha operato?
Grazie per la cortesia
Saluti
sono stato circonciso 2 mesi fa per una parafimosi, la pelle del prepuzio non scorreva con il pene in erezione e se la facevo scorrere manualmente stringeva dolorosamente. Ho sempre sofferto in modo molto lieve di questa patologia che pero' negli ultimi tempi, a causa forse di ripetute infiammazioni, era diventata insopportabile. Da li la decisione di operarmi.
Il chirurgo urologo che mi ha operato (qualche anno fa anche di varicocele, intervento riuscito bene e senza problemi) mi ha detto che avrebbe eseguito una circoncisione completa, lasciando il glande completamente scoperto (con pene a riposo). Ad operazione effettuata pero' ho notato che era rimasto un lembo di pelle a coprire il glande. Dopo aver chiesto spiegazioni al chirurgo mi e' stato detto che il risultato e' voluto e che non c'e' altro da fare. Io ho manifestato i miei dubbi al riguardo dicendo che il glande a riposo cosi' non rimane scoperto, ma il chirurgo ha ribattuto dicendo che non e' vero. Premesso che so la differenza tra glande "coperto" e "scoperto", quello che mi preoccupa e' che a 2 mesi dall'intervento il fastidio (o meglio il dolore) dato dalla pelle che stringe subito sotto il glande con il pene in erezione non si e' per niente attenuato. Oltretutto una volta che il pene ritorna flaccido la cicatrice fa da "laccio" con conseguente gonfiore piuttosto evidente dei tessuti circostanti. Devo stare quindi ben attento a ricoprire il glande (la corona principalmente) ogni volta che si scopre altrimenti sono dolori.
Visto che d'accordo con un andrologo che mi aveva visitato avevo deciso di sottopormi all'intervento (diciamo radicale) anche per diminuire la sensibilita' del glande oltre che per eliminare il problema di fimosi, secondo voi e' possibile sottoporsi ad un nuovo intervento questa volta eliminando tutta la pelle? Risolvera' il mio problema? Ci sono controindicazioni? A che distanza da questo primo intervento?
Potreste consigliarmi un bravo chirurgo urologo / andrologo in piemonte (province di alessandria, asti o torino) per un'ulteriore parere, visto quello gia' espresso dall'urologo che mi ha operato?
Grazie per la cortesia
Saluti
[#1]
Gentile lettore,
naturalmente è fondamentale una valutazione diretta della situazione per dare un parere con cognizione di causa.
Dopo questa premessa:
-una copertura residua e parziale del glande in flaccidità può capitare dopo intervento di circoncisione; il volerla eliminare è di principio possibile, ma configura sostanzialmente una scelta estetica;
-altro discorso è una cicatrice in sede di incisione che tende a stringere sotto il glande, in erezione. Potrebbe essere indicata una valutazione specialistica nel corso della quale indurre farmacologicamente una erezione. Di principio si può reintervenire e correggere questo aspetto.
-a chi rivolgersi: può consultare il sito della Società Italiana di Andrologia all'indirizzo www.andrologiaitaliana.it
Spero di aver risposto alle sue domande.
naturalmente è fondamentale una valutazione diretta della situazione per dare un parere con cognizione di causa.
Dopo questa premessa:
-una copertura residua e parziale del glande in flaccidità può capitare dopo intervento di circoncisione; il volerla eliminare è di principio possibile, ma configura sostanzialmente una scelta estetica;
-altro discorso è una cicatrice in sede di incisione che tende a stringere sotto il glande, in erezione. Potrebbe essere indicata una valutazione specialistica nel corso della quale indurre farmacologicamente una erezione. Di principio si può reintervenire e correggere questo aspetto.
-a chi rivolgersi: può consultare il sito della Società Italiana di Andrologia all'indirizzo www.andrologiaitaliana.it
Spero di aver risposto alle sue domande.
Dott. Edoardo Pescatori
Specialista in Urologia - Andrologo
www.andrologiapescatori.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.4k visite dal 02/02/2009.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Disfunzione erettile
La disfunzione erettile è la difficoltà a mantenere l'erezione. Definita anche impotenza, è dovuta a varie cause. Come fare la diagnosi? Quali sono le cure possibili?