Variazione dimensioni pene a riposo
Gentili dottori, sono un ragazzo di 26 anni e fin dall'età adolescenziale, per quanto ricordi, soffro di disfunzione erettile ed erezione debole.
Tuttavia, soltanto negli ultimi mesi ho davvero preso coscienza della problematica ed ho iniziato a fare delle visite specialistiche e degli esami per affrontare realmente il problema.
L'andrologo a cui mi sono rivolto mi ha innanzitutto consigliato di fare degli esami del sangue per escludere problematiche dal punto di vista ormonale; da questi esami, per l'appunto, sono usciti dei valori assolutamente nella norma.
Si è fatta dunque strada l'ipotesi di un problema vascolare ed ho infatti eseguito un Ecocolordoppler penieno dinamico: da questo esame è stato effettivamente riscontrato uno scarso afflusso di sangue arterioso al pene sul lato sinistro, di cui non sono ben chiare le cause.
Il dottore mi ha dunque prescritto una terapia farmacologica di 3 mesi con Tadalafil 5 mg per migliorare la vasodilatazione, non escludendo tuttavia un'influenza dovuta anche alla componente emotiva e psicogena.
Oggi, a un mese e mezzo dall'inizio della terapia, posso dire di aver inizialmente riscontrato dei netti segnali di miglioramento (sopratutto osservando le DIMENSIONI del pene a riposo), ma ho subito più volte delle "ricadute" di più giorni in cui ho notato non solo una minore frequenza delle erezioni, ma sopratutto una notevole differenza nelle dimensioni del pene SIA A RIPOSO che, in un secondo momento, in fase di EREZIONE.
Insomma, l'aspetto che maggiormente desta in me preoccupazione, è legato proprio a questa forte "variabilità" nelle dimensioni da un giorno all'altro; non credo di esagerare nel dire che in certe giornate sembra quasi di osservare il pene di un'altra persona, tanto è netta la differenza sia alla vista che al tatto.
L'aspetto su cui vorrei dei chiarimenti era appunto questo: come mai questi alti e bassi così evidenti? Sono forse normali nel corso della terapia farmacologica che ho intrapreso?
Nel frattempo, il dottore mi ha consigliato anche di rivolgermi ad un sessuologo per tastare un po' questi turbamenti e preoccupazioni che inevitabilmente si sono generati nel corso degli anni e di cui io stesso prendo atto.
Tuttavia mi sembra strano che questa "dinamica" che ho appena descritto si generi per lo più da cause psicogene, che ripeto, non escludo abbiano una loro influenza; ma tendo a precisare che queste "giornate no" tendono a capitarmi anche se ho la mente sgombra e non penso minimamente al problema.
Avendo poca competenza nel campo, non mi resta che sperare in delle vostre chiare delucidazioni.
Grazie in anticipo per le risposte.
Tuttavia, soltanto negli ultimi mesi ho davvero preso coscienza della problematica ed ho iniziato a fare delle visite specialistiche e degli esami per affrontare realmente il problema.
L'andrologo a cui mi sono rivolto mi ha innanzitutto consigliato di fare degli esami del sangue per escludere problematiche dal punto di vista ormonale; da questi esami, per l'appunto, sono usciti dei valori assolutamente nella norma.
Si è fatta dunque strada l'ipotesi di un problema vascolare ed ho infatti eseguito un Ecocolordoppler penieno dinamico: da questo esame è stato effettivamente riscontrato uno scarso afflusso di sangue arterioso al pene sul lato sinistro, di cui non sono ben chiare le cause.
Il dottore mi ha dunque prescritto una terapia farmacologica di 3 mesi con Tadalafil 5 mg per migliorare la vasodilatazione, non escludendo tuttavia un'influenza dovuta anche alla componente emotiva e psicogena.
Oggi, a un mese e mezzo dall'inizio della terapia, posso dire di aver inizialmente riscontrato dei netti segnali di miglioramento (sopratutto osservando le DIMENSIONI del pene a riposo), ma ho subito più volte delle "ricadute" di più giorni in cui ho notato non solo una minore frequenza delle erezioni, ma sopratutto una notevole differenza nelle dimensioni del pene SIA A RIPOSO che, in un secondo momento, in fase di EREZIONE.
Insomma, l'aspetto che maggiormente desta in me preoccupazione, è legato proprio a questa forte "variabilità" nelle dimensioni da un giorno all'altro; non credo di esagerare nel dire che in certe giornate sembra quasi di osservare il pene di un'altra persona, tanto è netta la differenza sia alla vista che al tatto.
L'aspetto su cui vorrei dei chiarimenti era appunto questo: come mai questi alti e bassi così evidenti? Sono forse normali nel corso della terapia farmacologica che ho intrapreso?
Nel frattempo, il dottore mi ha consigliato anche di rivolgermi ad un sessuologo per tastare un po' questi turbamenti e preoccupazioni che inevitabilmente si sono generati nel corso degli anni e di cui io stesso prendo atto.
Tuttavia mi sembra strano che questa "dinamica" che ho appena descritto si generi per lo più da cause psicogene, che ripeto, non escludo abbiano una loro influenza; ma tendo a precisare che queste "giornate no" tendono a capitarmi anche se ho la mente sgombra e non penso minimamente al problema.
Avendo poca competenza nel campo, non mi resta che sperare in delle vostre chiare delucidazioni.
Grazie in anticipo per le risposte.
[#1]
salve, onestamente Condivido pienamente il percorso che è stato fatto, si è nel tentativo di rivascolarizzare i corpi cavernosi che di indicare anche l'assistenza di un sessuologo clinico. le variazioni di volume sono legate spesso alla presenza in circolo di ormoni quali adrenalina e cortisolo che hanno un'azione vasocostrittrice e quindi tendono a ridurre temporaneamente le dimensioni dei corpi cavernosi
Dr. Andrea Militello.
Specialista in UROLOGIA ANDROLOGIA.
Ecografia, urodinamica
www.urologia-andrologia.net
www.andrologiamilitello.
[#2]
Utente
Salve dottore e grazie per la risposta.
Quindi la presenza in circolo di questi ormoni rappresenta un fatto del tutto normale che riguarda la vita ordinaria di qualsiasi uomo?
Perché notavo che questa situazione di "scarso" volume si ripresenta in maniera molto frequente per poi durare anche oltre una settimana.
Ci sarebbe un modo per ridurre il livello di questi ormoni in circolo, oppure mi sta dicendo che in questi casi bisogna "rassegnarsi" alla situazione in atto?
Infine, aggiungo un dettaglio che magari può essere pertinente: dalle analisi fatte, pur uscendo valori di testosterone nella norma, sono stati riscontrati invece dei livelli di colesterolo molto alti. Può c'entrare con tutta questa questione secondo lei?
Grazie ancora e approfitto per farle gli auguri di buon anno.
Quindi la presenza in circolo di questi ormoni rappresenta un fatto del tutto normale che riguarda la vita ordinaria di qualsiasi uomo?
Perché notavo che questa situazione di "scarso" volume si ripresenta in maniera molto frequente per poi durare anche oltre una settimana.
Ci sarebbe un modo per ridurre il livello di questi ormoni in circolo, oppure mi sta dicendo che in questi casi bisogna "rassegnarsi" alla situazione in atto?
Infine, aggiungo un dettaglio che magari può essere pertinente: dalle analisi fatte, pur uscendo valori di testosterone nella norma, sono stati riscontrati invece dei livelli di colesterolo molto alti. Può c'entrare con tutta questa questione secondo lei?
Grazie ancora e approfitto per farle gli auguri di buon anno.
[#3]
Il colesterolo alto può portare alla lunga problematiche vascolari, Ma la sua età è ancora giovane per poter pensare che stia accadendo questo punto per contrastare il cortisolo talvolta si utilizzano anche molecole naturali che hanno un'azione di tipo ansiolitico come te sempre la passiflora la valeriana o la griffonia, scusa se ci sono errori di scrittura ma sto usando la dettatura vocale
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 8.7k visite dal 30/12/2018.
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