Fibrosi diffusa al pene
Salve ho 37 anni e da circa 3 anni una fibrosi diffusa su tutto il pene, non ho nessun problema di erezione ma la fibrosi che prima era contenuta a due tre placche ora si sta diffondendo su tutto il pene. A marzo 2018 ho fatto infiltrazione di xiaflex su una placca che effettivamente si è sciolta e mi è stata utile per evitare di peggiorare la curvatura.
Non ho però risolto il problema della fibrosi che è molto peggiorata.
Mi ritrovo ad avere un pene che eretto è diminuito di circonferenza e al tatto è molto più duro di prima, quasi finito.
Ho sentito di terapie tramite onde d'urto, funzionano? Cosa posso fare per risolvere la cosa o almeno evitare che peggiori? Mi vergogno della mia situazione e ne sta risentendo la mia vita sessuale di coppia.
Non ho però risolto il problema della fibrosi che è molto peggiorata.
Mi ritrovo ad avere un pene che eretto è diminuito di circonferenza e al tatto è molto più duro di prima, quasi finito.
Ho sentito di terapie tramite onde d'urto, funzionano? Cosa posso fare per risolvere la cosa o almeno evitare che peggiori? Mi vergogno della mia situazione e ne sta risentendo la mia vita sessuale di coppia.
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caro lettore
la trasformazione del tessuto cavernoso (costituito quasi esclusivamente di un tessuto vascolare e muscolare che lo rende capace di aumentare di volume e di consistenza in risposta a stimoli psichici o chimici) in un tessuto fibroso, cicatriziale,( in cui la componente vascolare e muscolare tende a scomparire) rende i copri cavernosi del pene incapaci di dilatarsi in risposta a stimoli psichici, tattili o chimici
e dare al pene lo stato di rigidità che possa consentire una penetrazione sessuale per tempi adeguati.
Purtroppo non esistono soluzioni. le onde d'urto non possono modificare un tessuto fibroso, i farmaci ugualmente possono non essere in grado di conseguire una risposta erettile adeguata.
A mio parere rimangono solo le iniezioni di PGE1..o la sostituzione del tessuto cavernoso, fibroso ed inefficace,con strutture protesiche malleabili o idrauliche che consentono risultati estremamente gratificanti con soddisfazione quasi totale.
Lei è giovane e credo debba prendere una decisione concreta
cordiali saluti
la trasformazione del tessuto cavernoso (costituito quasi esclusivamente di un tessuto vascolare e muscolare che lo rende capace di aumentare di volume e di consistenza in risposta a stimoli psichici o chimici) in un tessuto fibroso, cicatriziale,( in cui la componente vascolare e muscolare tende a scomparire) rende i copri cavernosi del pene incapaci di dilatarsi in risposta a stimoli psichici, tattili o chimici
e dare al pene lo stato di rigidità che possa consentire una penetrazione sessuale per tempi adeguati.
Purtroppo non esistono soluzioni. le onde d'urto non possono modificare un tessuto fibroso, i farmaci ugualmente possono non essere in grado di conseguire una risposta erettile adeguata.
A mio parere rimangono solo le iniezioni di PGE1..o la sostituzione del tessuto cavernoso, fibroso ed inefficace,con strutture protesiche malleabili o idrauliche che consentono risultati estremamente gratificanti con soddisfazione quasi totale.
Lei è giovane e credo debba prendere una decisione concreta
cordiali saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.8k visite dal 21/12/2018.
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