Dubbi su probabile infezione
Spero che questa sia la specialità giusta da selezionare per il mio quesito.
Da vari mesi sto riscontrando dei fastidi a livello genitale, con dolori ai testicoli e perdite giallastre (degli aloni per la verità) nella biancheria, di tanto in tanto ci sono periodi nei quali devo correre spesso in bagno. Ho effettuato vari tamponi per gonococco, clamidia, ureaplasma ecc ma tutti sono risultati negativi perchè al momento del prelievo non vi era la presenza di liquidi nel canale, o se c'era era minima (in sede di prelievo, non mi è stata pratica la ''spremitura del glande'' per favorire la risalita del liquido, ma non so quanto possa incidere). La mia domanda è molto semplice, è possibile che tutti e tre i tamponi abbiano dato un falso negativo? Se si, come dovrei muovermi?
Grazie per la dispobilità.
Da vari mesi sto riscontrando dei fastidi a livello genitale, con dolori ai testicoli e perdite giallastre (degli aloni per la verità) nella biancheria, di tanto in tanto ci sono periodi nei quali devo correre spesso in bagno. Ho effettuato vari tamponi per gonococco, clamidia, ureaplasma ecc ma tutti sono risultati negativi perchè al momento del prelievo non vi era la presenza di liquidi nel canale, o se c'era era minima (in sede di prelievo, non mi è stata pratica la ''spremitura del glande'' per favorire la risalita del liquido, ma non so quanto possa incidere). La mia domanda è molto semplice, è possibile che tutti e tre i tamponi abbiano dato un falso negativo? Se si, come dovrei muovermi?
Grazie per la dispobilità.
[#1]
Caro Utente,se i tamponi sono stati eseguiti sfruttando la PCR,é poco probabile che possano dare falsi negativi.Ha eseguito ecografie delle vie genitali?Cordialità.
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
[#2]
Utente
Gentile Dottor Izzo, grazie per la risposta.
Confermo che i tamponi sono stati effettuati con PCR, tuttavia gli stessi medici che hanno effettuato il prelievo hanno espresso dubi sul risultato a causa della mancanza di secrezioni. Non ho ancora effettuato una ecografia, in quanto, conclusa l'attuale cura antibiotica ad ampio raggio prescrittami per prevenzione proprio a causa dei dubbi espressi dai medici ai quali mi sono rivolto, ho in programma di effettuare urinocultura, esami delle urine e spermiocultura.
Una volta avuti questi nuovi risultati, procederò alla suddetta ecografia. Ho inoltre effettuato recentemente un esame della prostata dal quale sono emerse delle calcificazioni dovute ad una probabile prostatite; in ogni caso il mio PSA parrebbe più che buono.
Se posso, l'ecografia alle vie genitali per l'individuazione di quali patologie è raccomandata?
Recentemente un collega ha paventato una qualche forma di HPV, nonostante non abbia escrescenze esterne, ma per il momento mi ha consigliato di non effettuare esami aspettando che l'organismo elimini l'eventuale infezione.
Grazie per la cortese attenzione.
Confermo che i tamponi sono stati effettuati con PCR, tuttavia gli stessi medici che hanno effettuato il prelievo hanno espresso dubi sul risultato a causa della mancanza di secrezioni. Non ho ancora effettuato una ecografia, in quanto, conclusa l'attuale cura antibiotica ad ampio raggio prescrittami per prevenzione proprio a causa dei dubbi espressi dai medici ai quali mi sono rivolto, ho in programma di effettuare urinocultura, esami delle urine e spermiocultura.
Una volta avuti questi nuovi risultati, procederò alla suddetta ecografia. Ho inoltre effettuato recentemente un esame della prostata dal quale sono emerse delle calcificazioni dovute ad una probabile prostatite; in ogni caso il mio PSA parrebbe più che buono.
Se posso, l'ecografia alle vie genitali per l'individuazione di quali patologie è raccomandata?
Recentemente un collega ha paventato una qualche forma di HPV, nonostante non abbia escrescenze esterne, ma per il momento mi ha consigliato di non effettuare esami aspettando che l'organismo elimini l'eventuale infezione.
Grazie per la cortese attenzione.
[#5]
Utente
Gentile Dottor Izzo, ho appena visionato i risultati delle analisi a urine e liquido seminale e sono risultati negativi ai germi comuni. La consapevolezza di avere un'infezione deriva dal fatto che il tutto è iniziato dopo pochi giorni da un rapporto orale non protetto con una completa sconosciuta (evento che mi ha portato a fare analisi anche per sifilide, hiv ed epatite c).
La mia preoccupazione è che a causa di assenza di secrezioni durante i tamponi uretrali il risultato sia stato un falso negativo; evento quest'ultimo paventato anche da uno dei medici ai quali mi sono rivolto e che ha proceduto al tampone.
In questi mesi per due volte ho avuto anche la fuoriuscita di un pus verdastro, pur risultando nei successivi tamponi negativo a gonorrea, clamidia ecc.
Di tanto in tanto spremendo il glande noto delle gocce di un liquido trasparente e appiccicoso, simile al liquido pre-eiaculatorio, in aggiunta ho i linfonodi su vari punti del corpo leggermente ingrossati.
Senza pretendere un consulto ''completo'' dato il tipo di medium usato per comunicare, avrebbe un consiglio da darmi per indirizzare le indagini?
Grazie per la pazienza e il tempo accordatimi.
Cordiali saluti
La mia preoccupazione è che a causa di assenza di secrezioni durante i tamponi uretrali il risultato sia stato un falso negativo; evento quest'ultimo paventato anche da uno dei medici ai quali mi sono rivolto e che ha proceduto al tampone.
In questi mesi per due volte ho avuto anche la fuoriuscita di un pus verdastro, pur risultando nei successivi tamponi negativo a gonorrea, clamidia ecc.
Di tanto in tanto spremendo il glande noto delle gocce di un liquido trasparente e appiccicoso, simile al liquido pre-eiaculatorio, in aggiunta ho i linfonodi su vari punti del corpo leggermente ingrossati.
Senza pretendere un consulto ''completo'' dato il tipo di medium usato per comunicare, avrebbe un consiglio da darmi per indirizzare le indagini?
Grazie per la pazienza e il tempo accordatimi.
Cordiali saluti
[#6]
...non sprema il glande alla ricerca della....goccia perduta,in quanto la manovra traumatica può causare un'infiammazione.La eventuale uretrite deve essere spontanea.La negatività degli esami deve tranquillizzare,direi,in maniera definitiva.Cordialità.
[#7]
Utente
Come al solito La ringrazio per aver risposto e con tanta rapidità.
Prima di salutarLa, avrei alcune domande, diciamo, chiarificatrici, aggiungendo anche un particolare che ho dimenticato di evidenziare.
Dopo i primi sintomi ho effettuato un tampone risultato positivo allo ureaplasma, curato con 2 mesi di antibiotici. A seguito dei quali ho effettuato ulteriori esami risultati negativi. Nonostante ciò, come detto, i sintomi non sono assolutamente scomparsi. Da qui in poi, vale l'elenco di visite, cure e tamponi da me effettuati.
Nonostante le varie cure antibiotiche, è normale che le perdite non si siano arrestate? Nel senso, c'è la possibilità che le perdite e i, per ora sporadici, fastidi a testicoli e inguine siano dovuti alla ''irritazione'' successiva alla infezione contratta e curata?
Purtroppo queste macchia gialle nella biancheria sono all'ordine del giorno e, nonostante le sue parole rassicuranti, è inevitabile avere qualche incertezza.
Pochi giorni fa ho effettuato delle analisi per mononucleosi, herpes e toxoplasma visto che dopo questo mio incontro, i sintomi sospetti non sono limitati solo all'area genitale. Alla luce di ciò, queste perdite e dolori possono essere legati a qualche virus anziché infezione batterica?
I primi di dicembre ho una visita infettivologica, il medico in questione però nelle scorse visite ha ammesso di non riusicre ad individuare le ragioni di questi vari problemi, quindi almeno per quanto concerne la zona urinaria/genitale vorrei, se possibile, qualche suggerimento in modo da accordare col medico al quale mi sono rivolto ulteriori analisi.
La ringrazio per il tempo che mi sta dedicando.
Saluti.
Prima di salutarLa, avrei alcune domande, diciamo, chiarificatrici, aggiungendo anche un particolare che ho dimenticato di evidenziare.
Dopo i primi sintomi ho effettuato un tampone risultato positivo allo ureaplasma, curato con 2 mesi di antibiotici. A seguito dei quali ho effettuato ulteriori esami risultati negativi. Nonostante ciò, come detto, i sintomi non sono assolutamente scomparsi. Da qui in poi, vale l'elenco di visite, cure e tamponi da me effettuati.
Nonostante le varie cure antibiotiche, è normale che le perdite non si siano arrestate? Nel senso, c'è la possibilità che le perdite e i, per ora sporadici, fastidi a testicoli e inguine siano dovuti alla ''irritazione'' successiva alla infezione contratta e curata?
Purtroppo queste macchia gialle nella biancheria sono all'ordine del giorno e, nonostante le sue parole rassicuranti, è inevitabile avere qualche incertezza.
Pochi giorni fa ho effettuato delle analisi per mononucleosi, herpes e toxoplasma visto che dopo questo mio incontro, i sintomi sospetti non sono limitati solo all'area genitale. Alla luce di ciò, queste perdite e dolori possono essere legati a qualche virus anziché infezione batterica?
I primi di dicembre ho una visita infettivologica, il medico in questione però nelle scorse visite ha ammesso di non riusicre ad individuare le ragioni di questi vari problemi, quindi almeno per quanto concerne la zona urinaria/genitale vorrei, se possibile, qualche suggerimento in modo da accordare col medico al quale mi sono rivolto ulteriori analisi.
La ringrazio per il tempo che mi sta dedicando.
Saluti.
[#9]
Utente
Buonasera Dottore,
Le scrivo a distanza di qualche settimana dall'ultimo consulto. Mi sono recato da un suo collega al quale mi rivolsi tempo fa per alcune visiti. Abbiamo constatato assieme che le perdite purtroppo sono ancora presenti. Mi ha consigliato di ripetere i tamponi per le varie infezioni sessualmente trasmissibili perchè, non essendomi stata praticata una spremitura del glande o una stimolazione prostatica, sospetta che i precedenti tamponi siano dei falsi negativi. A causa dei mesi di cura antibiotica a cui sono stato sottoposto non ha voluto prescrivermi un nuovo ciclo sperando che assumendo antinfiammatori per qualche giorno e bevendo molto il problema possa sparire da se. Il problema è che dopo l'assunzione dell'antinfiammatorio, gli aloni da me lamentati da gialli sono diventati trasparenti, per poi ritornare gialli dopo pochi giorni dalla fine della cura. Sono rimasto d'accordo con il Medico in questione che sarei tornato a farmi visitare dopo le feste, ma il ritorno di questi aloni mi sta veramente proccupando.
Ieri, inoltre, mi sono recato da un dermatologo al quale ho illustrato la situazione e dopo una visita (nella quale ha notato anche la presenza di un mollusco contaggioso) ha iniziato a sospettare che il mio problema possa essere dovuto a un qualche virus (da analisi precedenti, svolte a distanza di 2 mesi l'una dall'altra, sono risultato negativo all'herpes), prescrivendomi per sicurezza le ennesime spermiocultura e urinocultura per scongiurare la presenza di batteri e sperare poi di individuare per esclusione l'eventuale virus responsabile di questi sintomi. In ogni caso, ha ammesso che ''la faccenda sembra essere molto strana'', ma che devo stare tranquillo.
Purtroppo con le festività di mezzo e tutto ciò che comportano potrò iniziare ad indagare seriamente solo nel nuovo anno.
Avrebbe da darmi qualche consiglio o parere sull'operato dei medici ai quali mi sono rivolto?
Grazie dell'attenzione.
Le scrivo a distanza di qualche settimana dall'ultimo consulto. Mi sono recato da un suo collega al quale mi rivolsi tempo fa per alcune visiti. Abbiamo constatato assieme che le perdite purtroppo sono ancora presenti. Mi ha consigliato di ripetere i tamponi per le varie infezioni sessualmente trasmissibili perchè, non essendomi stata praticata una spremitura del glande o una stimolazione prostatica, sospetta che i precedenti tamponi siano dei falsi negativi. A causa dei mesi di cura antibiotica a cui sono stato sottoposto non ha voluto prescrivermi un nuovo ciclo sperando che assumendo antinfiammatori per qualche giorno e bevendo molto il problema possa sparire da se. Il problema è che dopo l'assunzione dell'antinfiammatorio, gli aloni da me lamentati da gialli sono diventati trasparenti, per poi ritornare gialli dopo pochi giorni dalla fine della cura. Sono rimasto d'accordo con il Medico in questione che sarei tornato a farmi visitare dopo le feste, ma il ritorno di questi aloni mi sta veramente proccupando.
Ieri, inoltre, mi sono recato da un dermatologo al quale ho illustrato la situazione e dopo una visita (nella quale ha notato anche la presenza di un mollusco contaggioso) ha iniziato a sospettare che il mio problema possa essere dovuto a un qualche virus (da analisi precedenti, svolte a distanza di 2 mesi l'una dall'altra, sono risultato negativo all'herpes), prescrivendomi per sicurezza le ennesime spermiocultura e urinocultura per scongiurare la presenza di batteri e sperare poi di individuare per esclusione l'eventuale virus responsabile di questi sintomi. In ogni caso, ha ammesso che ''la faccenda sembra essere molto strana'', ma che devo stare tranquillo.
Purtroppo con le festività di mezzo e tutto ciò che comportano potrò iniziare ad indagare seriamente solo nel nuovo anno.
Avrebbe da darmi qualche consiglio o parere sull'operato dei medici ai quali mi sono rivolto?
Grazie dell'attenzione.
[#10]
Utente
Buonasera dottori.
Ho da poco inviato un consulto nella sezione dermatologia circa aggiornamenti sulla mia situazione.
Da quanto chiesi il presente consulto, è cambiato poco o nulla.
Nella speranza di avere, se possibile, anche un Vostro parere incollo quanto scritto in dermatologia.
Come scrissi nel precedente consulto, a causa di una sbandata (per non scrivere altro!) ho avuto un rapporto orale passivo con una prostituta, il tutto senza protezioni.
Nel giro di tre giorni trovai macchie verdognole nella biancheria, corsi al pronto soccorso e il medico mi presse una settimana di ciproxin (non ricordo se 250 o 500 una volta al giorno). Purtroppo tale terapia non ebbe effetto e continuai ad avere perdite, non più verdognole, ma tendenti al giallo e dolore ai testisoli, il tutto accompagnato da bruciore ogni volta che dovevo urinare, cosa che accadeva molto spesso.
Mi rivolsi ad un urologo che mi prescrisse un mese di zitromax per tre volte alla settimana accompagnato da minocin tutti i giorni. La terapia non ebbe effetto nemmeno questa volta, quindi dopo due settimana dalla cura effettuai un tampone uretrale positivo ad ureaplasma (forse un falso positivo). Lo stesso urologo mi prescrisse altri due mesi di zitromax e minocin, zero risultati.
Mi rivolsi ad un altro specialista, questa volta un dermatologo che criticò pesantemente la terapia prescrittami in quanto più dannosa che altro. Effettuai quindi spermicultura, urinocultura, tamponi e esame delle urine. Tampone, urinoculture e spermicultura risultarono negativi, ma dai valori emersi dall'esame delle urine era palese che ci fosse un'infezione in corso. Sempre questo specialista mi prescrisse un tampone rettale e croprocultura perchè nel frattempo, oltre alle perdite uretrali si presentarono anche perdite rettali (in origine modeste, ora purtroppo abbondanti). Anche tali esami risultarono negativi.
Nel dubbio mi furono prescritte 3 settimane di ceftriaxone e una settimana di augmentin. Nel giro di pochi giorni dalla fine della terapia il dolore scomparve, ma le perdite uretrali non si fermarono, stesso discorso per quelle rettali (queste ultime aumentarono). In ogni caso, ho effettuato ulteriori analisi, sempre nagative. Ciononostante continuo a trovare aloni gialli sulla biancheria (a volte sono visibili giocce di liquido trasparente all'interno del pene simili al liquido preseminale che fuoriescono con una minima pressione), per non parlare del bruciore anale e relative perdite. Di tanto in tanto accuso dei fastidi ai testicoli (evento rarissimo per la verità).
Recentemente ho effettuato una ecografia alla prostata risultata leggermente ingrossata.
La mia domanda è semplice, dopo numerose visite e analisi cos'altro potrei fare per venire a capo del problema?
Eventualmente c'è qualche batterio o virus sui quali potrei concentrare la ricerca?
Sono abbastanza tranquillo perchè credo che a tutto (o quasi) ci sia una cura, solo che mi ritengo abbastanza infastidito da tutto ciò!
Grazie per l'attenzione datami.
Ho da poco inviato un consulto nella sezione dermatologia circa aggiornamenti sulla mia situazione.
Da quanto chiesi il presente consulto, è cambiato poco o nulla.
Nella speranza di avere, se possibile, anche un Vostro parere incollo quanto scritto in dermatologia.
Come scrissi nel precedente consulto, a causa di una sbandata (per non scrivere altro!) ho avuto un rapporto orale passivo con una prostituta, il tutto senza protezioni.
Nel giro di tre giorni trovai macchie verdognole nella biancheria, corsi al pronto soccorso e il medico mi presse una settimana di ciproxin (non ricordo se 250 o 500 una volta al giorno). Purtroppo tale terapia non ebbe effetto e continuai ad avere perdite, non più verdognole, ma tendenti al giallo e dolore ai testisoli, il tutto accompagnato da bruciore ogni volta che dovevo urinare, cosa che accadeva molto spesso.
Mi rivolsi ad un urologo che mi prescrisse un mese di zitromax per tre volte alla settimana accompagnato da minocin tutti i giorni. La terapia non ebbe effetto nemmeno questa volta, quindi dopo due settimana dalla cura effettuai un tampone uretrale positivo ad ureaplasma (forse un falso positivo). Lo stesso urologo mi prescrisse altri due mesi di zitromax e minocin, zero risultati.
Mi rivolsi ad un altro specialista, questa volta un dermatologo che criticò pesantemente la terapia prescrittami in quanto più dannosa che altro. Effettuai quindi spermicultura, urinocultura, tamponi e esame delle urine. Tampone, urinoculture e spermicultura risultarono negativi, ma dai valori emersi dall'esame delle urine era palese che ci fosse un'infezione in corso. Sempre questo specialista mi prescrisse un tampone rettale e croprocultura perchè nel frattempo, oltre alle perdite uretrali si presentarono anche perdite rettali (in origine modeste, ora purtroppo abbondanti). Anche tali esami risultarono negativi.
Nel dubbio mi furono prescritte 3 settimane di ceftriaxone e una settimana di augmentin. Nel giro di pochi giorni dalla fine della terapia il dolore scomparve, ma le perdite uretrali non si fermarono, stesso discorso per quelle rettali (queste ultime aumentarono). In ogni caso, ho effettuato ulteriori analisi, sempre nagative. Ciononostante continuo a trovare aloni gialli sulla biancheria (a volte sono visibili giocce di liquido trasparente all'interno del pene simili al liquido preseminale che fuoriescono con una minima pressione), per non parlare del bruciore anale e relative perdite. Di tanto in tanto accuso dei fastidi ai testicoli (evento rarissimo per la verità).
Recentemente ho effettuato una ecografia alla prostata risultata leggermente ingrossata.
La mia domanda è semplice, dopo numerose visite e analisi cos'altro potrei fare per venire a capo del problema?
Eventualmente c'è qualche batterio o virus sui quali potrei concentrare la ricerca?
Sono abbastanza tranquillo perchè credo che a tutto (o quasi) ci sia una cura, solo che mi ritengo abbastanza infastidito da tutto ciò!
Grazie per l'attenzione datami.
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 1.8k visite dal 29/10/2018.
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