Fibrosi corpi cavernosi da metotrexato
Buonasera,
Cercherò di essere il più breve e preciso possibile...28 anni e da 4 affetto da induratio penis plastica con placche di 15 mm al terzo medio del corpo sinistro e 7 mm al terzo medio corpo destro...curvatura 30 gradi sx e 15 gradi dorsali...niente DE e penetrazione normale.
Fin qui “tutto ok” finchè un anno e mezzo fa inizio ad accusare dolori in varie parti del corpo e per farla breve dopo una visita reumatologica il dottore mi diagnostica un’artrite psoriasica in forma leggera e mi prescrive 1 puntura di metotressato a settimana per 3 mesi...da qui l’incubo...oltre a peggiorare i dolori in tutto il corpo inizio ad avere fitte al pene tutti i giorni sia a riposo che in erezione e i giorni seguenti ad ogni rapporto sessuale sento come formarsi sempre nuove placchette...interrompo immediatamente il metotressato ma i dolori al pene non passano mai da un anno a questa parte ne a riposo ne in erezione così decido di fare un altro ecodoppler dove oltre alle placche viene evidenziata una fibrosi diffusa ad entrambi i corpi cavernosi che prima non c era così il mio andrologo per scrupolo mi fa fare una risonanza magnetica con contrasto al pene dove salta fuori che la tunica albuginea è “intatta” ogni sua parte e che le placche sono all’interno dei corpi cavernosi e mi propone il trattamento con xiapex per sciogliere le 2 placche evidenziate.
Ma ho dei dubbi e arrivo alle domande.
Può il metotressato aver indotto la completa fibrosi dei corpi cavernosi con conseguente dolore quotidiano da un anno?
Come può la tunica albuginea essere completamente intatta se si tratta di induratio?
La fibrosi si può fermare o far regredire?magari con lo xiapex?
Può il dolore al pene riflettersi con fitte al perineo, inguine e bruciore diffuso?
Può il dolore peggiorare i giorni seguenti all’attività sportiva?
Scusate i termini poco medici comunque se serve posso riportare i referti dell’ecodoppler e della risonanza
Grazie a chi vorrà rispondere ai miei dubbi
Cercherò di essere il più breve e preciso possibile...28 anni e da 4 affetto da induratio penis plastica con placche di 15 mm al terzo medio del corpo sinistro e 7 mm al terzo medio corpo destro...curvatura 30 gradi sx e 15 gradi dorsali...niente DE e penetrazione normale.
Fin qui “tutto ok” finchè un anno e mezzo fa inizio ad accusare dolori in varie parti del corpo e per farla breve dopo una visita reumatologica il dottore mi diagnostica un’artrite psoriasica in forma leggera e mi prescrive 1 puntura di metotressato a settimana per 3 mesi...da qui l’incubo...oltre a peggiorare i dolori in tutto il corpo inizio ad avere fitte al pene tutti i giorni sia a riposo che in erezione e i giorni seguenti ad ogni rapporto sessuale sento come formarsi sempre nuove placchette...interrompo immediatamente il metotressato ma i dolori al pene non passano mai da un anno a questa parte ne a riposo ne in erezione così decido di fare un altro ecodoppler dove oltre alle placche viene evidenziata una fibrosi diffusa ad entrambi i corpi cavernosi che prima non c era così il mio andrologo per scrupolo mi fa fare una risonanza magnetica con contrasto al pene dove salta fuori che la tunica albuginea è “intatta” ogni sua parte e che le placche sono all’interno dei corpi cavernosi e mi propone il trattamento con xiapex per sciogliere le 2 placche evidenziate.
Ma ho dei dubbi e arrivo alle domande.
Può il metotressato aver indotto la completa fibrosi dei corpi cavernosi con conseguente dolore quotidiano da un anno?
Come può la tunica albuginea essere completamente intatta se si tratta di induratio?
La fibrosi si può fermare o far regredire?magari con lo xiapex?
Può il dolore al pene riflettersi con fitte al perineo, inguine e bruciore diffuso?
Può il dolore peggiorare i giorni seguenti all’attività sportiva?
Scusate i termini poco medici comunque se serve posso riportare i referti dell’ecodoppler e della risonanza
Grazie a chi vorrà rispondere ai miei dubbi
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Caro Utente,la storia clinica che ci trasmette,conferma la scarsa plausibilità tra la sua giovane età e la presenza di una malattia degenerativa,quale va considerata la IPP.Credo sia saggio far riferimento al solo specialista reale,e non virtuale in quanto a noi é preclusa la possibilità di poterla visitare.Cordialità.
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.4k visite dal 16/10/2018.
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