Asthenoteratozoospermia

Gentili dottori volevo sottoporre alla vostra attenzione, l’esame del mio liquido seminale. Premetto che con mia moglie stiamo tentando una gravidanza da 4 anni; in questo periodo abbiamo avuto 3 gravidanze (periodo 2005-2007) tutte con esito di aborto interno circa all’ottava settimana. Mia moglie è stata sottoposta a molti esami dai quali l’unica anomalia emersa è una tiroidite autoimmune con titolo di anticorpi elevato. Il centro presso il quale è in cura, assegnano alla tiroide la responsabilità del tutto.
Io credo che anche la qualità del mio liquido abbia influito, sull’esito delle gravidanze.
I miei primi esami risalgono al mese di dicembre 2005, li ho ripetuti ad agosto 2006 e gennaio 2007; nel frattempo mi sono rivolto ad un andrologo che mi ha prescritto un’ecografia dalla quale è risultato un lieve varicocele sx per il quale sono stato operato nel febbraio 2007. Dopo 3 mesi dall’operazione mia moglie è rimasta di nuovo incinta (3° volta). L’ unica cura a cui sono stato sottoposto è stata a base di L-Arginina.
L’ultimo esame risale al 15/10/2008.
Dovrei fare altri esami? Quali potrebbero essere le cause di questa anomalie spermatiche?
Grazie anticipatamente


ESAME DEL LIQUIDO SEMINALE
-Data: 15/10/2008
-Età: 42
-Data di nascita: 18/12/1966
-Astinenza: 4 gg

ESAME MACROSCOPICO
Volume: 1.5 mi Fluidificazione: regolare
Viscosita': normale
PH: 7.6

ESAME MICROSCOPICO
Numero (per mi): 85.600.000

Motìlìtà
Dopo 60 minuti Rapidamente progressivi: 12%
Debolmente progressivi: 6%
Mobili in situ: 16%
Immobili: 66%
Spermatozoi mobili per eiaculato (a 60 '): 23.112.000

Morfologia
Spermatozoi normali : 28%
Atipie della testa : 34%
Atipie della coda : 12%
Spermatozoi amorfi : 26%

NOTE
Leucocìtì : assenti
Cellule epiteliali: assenti
Emazie: assenti
Agglutinazioni: assenti
Diverse cellule della linea germinale, alcuni detriti e corpuscoli prostatici.



STUDIO BIOCHIMICO DEL PLASMA SEMINALE
Acido citrico: 345 mg/dl (300-900 mg/dl)
Fruttosio: 168 mg/dl (150-450 mg/dl)
Zinco: 6.7 mg/dl (8,1-23,4 mg/dl)

CONCLUSIONI: ASTHENOTERATOZOOSPERMIA
[#1]
Dr. Edoardo Pescatori Urologo, Andrologo 4.8k 111
Gentile lettore,

innanzitutto le chiedo: lei è seguito da un Andrologo? A seguire: quale è l'età di sua moglie?
Il suo liquido seminale presenta anche un volume ridotto.
Per quanto riguarda la poliabortività di sua moglie, non sono sicuro che tutto si possa ascrivere ai soli problemi tiroidei; potrebbe trattarsi anche di anomalie del suo DNA spermatico. Potrebbero essere indicati studi in tal senso (d esempio test di FISH). Se confermassero queste alterazioni potebbe a maggior ragione essere indicato considerare una fecondazione assistita (secondo livello) con idonea selezione di spermatozoi, ad esempio mediante birifrangenza.
Gli elementi in gioco sono molteplici, come vede, e difficilmente possono prescindere da un contatto diretto con un Andrologo.

Dott. Edoardo Pescatori
Specialista in Urologia - Andrologo
www.andrologiapescatori.it

[#2]
Dr. Giulio Biagiotti Andrologo 2.9k 80
salve.
a rigor di letteratura in merito, le anomalie presentate dal suo esame non sono tali da pregiudicare il concepimento. Tanto è che c'è stato tre volte.
per quanto attiene alla probabilità di una causa maschile degli aborti ricorrenti potrebbe essere supposta sulla base di anomalie del cariotipo ( sua mappa cromosomica) o di anomalie della euploidia degli spermatozoi ( in soldoni: i 23 cromosomi portati dagli spermatozoi potrebbero essere mal arrangiati).
Mentre il cariotipo è un esame che probabilmente ha già fatto, mi piacerebbe sapere se ha fatto l'altro.
altre cause di aborto possono eseere infezioni o forti infiammazioni che coinvolgono epididimi o vescicole seminali o prostata in quanto sono capaci di creare problemi ai cromosomi e alle strutture dello spermatozoo deputate alla mobilità.
considerando, però, che l'esame seminale denota una teratospermia lieve ciò appare improbabile o comunque da verificare.
a naso la tiroidite della signora potrebbe essere una causa più "pesante".
cordialmente

Dr Giulio Biagiotti
Resp. P.M.A. Praximedica Fertility Andrologist
www.andrologiaonline.net

[#3]
Utente
Utente
Gentili dottori, grazie per la vostra risposta.
L’età di mia moglie è di 41 anni. Sono stato in cura da un andrologo fino all’operazione di varicocele del febbraio 2007. Da maggio 2007 (3° aborto) le indagini diagnostiche sono state incentrate esclusivamente su mia moglie, recandoci in un centro di poliabortività a Roma (risiediamo nella provincia di Macerata).
Non ho mai sentito parlare del test di Fish: a cosa serve? E' un esame prescrivibile dal SSN?
Abbiamo eseguito ad Ancona, a marzo 2007, l’esame del cariotipo su linfociti di sangue periferico con esito normale.
Il mio andrologo non mi ha mai parlato di possibilità di anomalie dell’”euploidia degli spermatozoi” si tratta forse del sopra citato test di Fish?
Per quel che riguarda l’apparato uro-genitale, ho effettuato un’ecografia a luglio 2006; sarebbe bene ripeterla?
Saluti e di nuovo grazie per la vs. attenzione
[#4]
Dr. Giulio Biagiotti Andrologo 2.9k 80
salve,
il test citato dal Dr Pescatori e da me è lo stesso.
dubito che qualche struttura pubblica sia attrezzata.
sicuramente un'ecocolordoppler di controllo sulla tenuta dell'intervento di varicocele potre essere utile.
cordialmente
[#5]
Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
L' esame citato (fish test) viene eseguito in convenzione dal sistema sanitario nazionale a Padova. Telefoni allo 049.821.2639 (Reparto dle dr. Foresta, non ricordo la denominazione precisa). Il test citati dal suo andrologo è appunto il fish test.
[#6]
Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
Scusi è partito prima che finissi. In genere l' aterazione FISH è legata a problemi spermatici più gravi dei suoi, per cui rimane a mio avviso più plasibile l' ipotesi del dr. Biagiotti.
[#7]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Caro lettore ,

intervengo, dopo le indicazioni datele dai colleghi che mi hanno preceduto, per confermare sostanzialmente le osservazioni fatte dal collega Biagiotti e Cavallini.

Infatti oggi sappiamo che alcune alterazioni genomiche a carico del DNA degli spermatozoi costituiscono uno dei fattori chiave nel capire un'infertilità maschile.

Inoltre è noto che la qualità del seme viene solitamente valutata analizzando una serie di parametri di motilità e morfologia (secondo le indicazioni date dall'OMS) che non danno però informazioni su eventuali alterazioni più fini riguardanti l’integrità strutturale dei geni del DNA degli spermatozoi.

A questo proposito è stato anche dimostrato come spermatozoi, con un genoma "instabile", difficilmente sono capaci di determinare un concepimento e questo non sembra essere comunque la sua situazione clinica.

Sappiamo inoltre che il "potenziale fertile" dello spermatozoo viene garantito dalla conservazione di una struttura rigida e condensata della cromatina.

E' in questa prospettiva che sono nati i test menzionati dai colleghi.

A questo punto però dobbiamo dire che oggi la FISH (acronimo per Fluorescent In Situ Hybridization), tecnica citogenetica che può essere utilizzata per rilevare e localizzare la presenza o l'assenza di specifiche sequenze di DNA nei cromosomi, è una tecnica di genetica molecolare considerata in parte "superata" e sostituita da altre più "precise" come ad esempio il TUNEL ASSAY (acronimo per Terminal Deoxynucleotidyl Transferase Utp-driven Nick-End-Labeling Assay).

Questa è una tecnica non "complessa" ma in grado di testare l’integrità genomica del DNA degli spermatozoi, soprattutto all’interno dei laboratori che praticano le Tecniche di Riproduzione Assistita e che può garantire, in alcuni particolari casi, una valutazione più approfondita della qualità del seme e conseguentemente migliorare la diagnosi sempre e solo, ripeto, in alcuni particolari pazienti infertili.

Detto questo il discorso è complesso e non facile da capire ma bisogna sempre ricordare, con il collega Cavallini, che queste tecniche sono utili soprattutto quando si hanno "problemi spermatici più gravi dei suoi".

Se desidera poi, alla fine di questo complicato discorso, avere ulteriori informazioni più precise sulla “complessità” che accompagna una infertilità di coppia, queste può trovarle anche nell’articolo pubblicato dalla collega Chelo sul nostro sito e visibile all’indirizzo:

https://www.medicitalia.it/minforma/ginecologia-e-ostetricia/.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com

Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/

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