Masturbazione compulsiva e disfunzione erettile
Buongiorno,
Da un po di tempo (3-4 mesi) riscontro difficoltà ad avere un'erezione persistente. Soffro di masturbazione compulsiva (3 al giorno minimo con picchi anche a 7-8) e il mio pene rimane solamente in uno stato di semierezione che mi permette comunque di eiaculare. Inoltre sento la necessità di continuare la pratica subito dopo l'eiaculazione, come se non mi sentissi soddisfatto. Questo stato si ripercuote anche quando sono coinvolto in un rapporto sessuale (rendendomi impossibile la penetrazione). Ho provato anche a smettere di masturbarmi per una settimana ma niente, il mio pene continua a non avere un'erezione importante e l'insoddisfazione dopo la prima eiaculazione rimane. Dovrei prendere un periodo di pausa ancora più lungo?
Sono molto preoccupato da questa situazione e spero possiate aiutarmi con qualche consiglio e/o cura.
Grazie!
Da un po di tempo (3-4 mesi) riscontro difficoltà ad avere un'erezione persistente. Soffro di masturbazione compulsiva (3 al giorno minimo con picchi anche a 7-8) e il mio pene rimane solamente in uno stato di semierezione che mi permette comunque di eiaculare. Inoltre sento la necessità di continuare la pratica subito dopo l'eiaculazione, come se non mi sentissi soddisfatto. Questo stato si ripercuote anche quando sono coinvolto in un rapporto sessuale (rendendomi impossibile la penetrazione). Ho provato anche a smettere di masturbarmi per una settimana ma niente, il mio pene continua a non avere un'erezione importante e l'insoddisfazione dopo la prima eiaculazione rimane. Dovrei prendere un periodo di pausa ancora più lungo?
Sono molto preoccupato da questa situazione e spero possiate aiutarmi con qualche consiglio e/o cura.
Grazie!
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Gentile lettore,
in questi casi bene sentire o risentire in diretta il suo andrologo di riferimento e con lui valutare se utile, come penso, anche un preciso e mirato percorso psicoterapeutico.
Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica in diretta rappresenta il solo strumento valido per poterle dare un’indicazione mirata e poi eventualmente una prospettiva terapeutica corretta e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.
Un cordiale saluto.
in questi casi bene sentire o risentire in diretta il suo andrologo di riferimento e con lui valutare se utile, come penso, anche un preciso e mirato percorso psicoterapeutico.
Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica in diretta rappresenta il solo strumento valido per poterle dare un’indicazione mirata e poi eventualmente una prospettiva terapeutica corretta e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.5k visite dal 17/08/2018.
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