Uso del cialis per la cura della disfunzione erettile

Salve,
Sono un uomo di 31 anni e recentemente ho scoperto di avere una disfunzione erettile. Le prime avvisaglie le ho avute un anno fa circa con il primo rapporto andato male e la diminizione delle ererezioni mattutine fino alla quasi totale scomparsa delle stesse, inoltre mi accorgo di una leggera curva del pene verso sinistra.
Preoccupato della cosa decido di rivolgermi ad un andrologo.
Nel frattempo comincio una relazione stabile e realizzo che il problema si presenta in fase di penetrazione: entra la punta e non riesco ad andare oltre in quanto il pene comincia a sgonfiarsi.
I particolari di cui sopra sono stati riferiti all'andrologo in quale mi ha sottoposto all'esame dell'ecocolordoppler alla base del pene e mi ha prescritto delle analisi del sangue sul livelli del testosterone e sulla presenza di malattie autoimmuni (Ama, Asma, etc.) penino prescrivendomi il Cialis per avere rapporti nel frattempo.
Provo il Cialis 20 mg, ma non ho alcun effetto (nemmeno effetti collaterali) ed il risultato è identico a quello ottenuto senza, pertanto riferita la cosa all'andrologo decido di aspettare fino all'esame dell'ecocolordoppler.
L'esame dell'ecocolordoppler mostra a detta dell'andrologo un insufficienza circolatoria ai limiti inferiore e per l'esattezza di 27cm cubici su entrambi i lati inoltre è presente una piccola fibrosi sul lato sinistro del pene.
Non mi viene fatta una diagnosi sul problema con il nome della malattia o similari (e questo mmi è parso un po strano), ma mi viene prescritta una cura (non ho ancora gli esiti delle analisi del sangue) a base di cialis, bioarginina e vitamina E.
La cura consiste nell'assunzione di tre compresse di vitamina E al giorno ed una compressa di cialis ogni tre giorni tre ore prima di andare a dormire ed accompagnata dall'assunzione di bioarginina qualche ora prima.
A quanto dice l'andrologo l'assunzione del cialis per 2 mesi associato a questi 2 prodotti naturali dovrebbe moltiplicare i vasi sanguinei del pene portando il livelli circolatori al valore ottimale di 30 cm cubici ed eliminare la fibrosi adesso presente sul lato sinistro.
Premetto che alcuni atteggiamenti di questo andrologo mi sembrano un po strani, come ad esempio la prescrizione di una cura senza diagnosi ed esito degli esami del sangue , ma la cosa che più mi da da pensare è l'atteggiamento del mio medico di base che mi posto dei dubbi sull'utilizzo del cialis per scopi terapeutici.
Oramai è una settimana che ho cominciato la cura, ma i primi risultati sono scoraggianti: mal di testa continui e qualche erezione mattutina, ma al momento del rapporto qualcosa è cambiato, il pene sembra essere aumentato in spessore e mantiene la rigidità, ma la punta resta molle rendendo impossibile addirittura la penetrazione.
I dubbi sono molti:
E' possibile utilizzare il cialis per scopi tarapeutici per la cura della disfunzione erettili oppure è solo un paliativo o un rimedio temporaneo?
E' possibile che l'uso del cialis risolva il problema alla base del pene provocandone altri in punta?
E' il caso che senta altri pareri medici o cliniche andrologiche?
Ringrazio anticipatamente
[#1]
Dr. Edoardo Pescatori Urologo, Andrologo 4.8k 111
Gentile lettore,
dai farmaci che le sono stati prescritti direi che l'Andrologo che la segue si propone di impattare su una iniziale curvatura acquisita del pene, e di effettuare una "riabilitazione" del tessuto erettile, mediante Cialis a cadenze fisse.
Venendo alle sue domande:
-cialis a scopi terapeutici (nel senso "riabilitativi"): esistono oggi diverse teorie ma pochi dati solidi. Anche le teorie si basano comunque su una diagnosi di base del disturbo erettile, cioè causa circolatoria;
-risultato alla base e problema in punta? Direi proprio di no;
-altri pareri? Ha iniziato un percorso con un Andrologo con prescrizioni che di minima non sono pericolose/dannose per la salute; forse vale la pena finire l'iter iniziato e trarre le conclusioni sulla base dei risultati ottenuti.
In tutto cio`se c'è qualcosa che non la convince nell'operato di chi la segue, gliene parli e pretenda delle risposte. Ne ha diritto.

Dott. Edoardo Pescatori
Specialista in Urologia - Andrologo
www.andrologiapescatori.it

[#2]
Attivo dal 2009 al 2012
Ex utente
Grazie.
[#3]
Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
Caro signore,
dubito che un signore di 32 anni abbia problemi arteriosi, a meno che non fumi come un matto o abbia malattie metoboliche gravi.
Tenga presente che tutti gli esami per andrologia e deficit erettivo risentonio dello stato emozionale.
[#4]
Dr. Luigi Gallo Urologo, Andrologo 393 6
Gentile utente

potrebbe farci sapere l' esito dell' ecodoppler penieno?
Inoltre, cosa più importante, durante l' esecuzione dell' esame ha visionato un video erotico o è stato sottoposta alla sola iniezione peniena?
Le è sembrato di essere in condizione psicologiche tranquille durante l' esame?
Le faccio queste domande perchè l' ecodoppler penieno, esame con cui ho una certa dimestichezza, è un ottimo esame, ma i suoi risultati possono venire alterati dallo stato psicoemotivo del paziente.
Ci faccia sapere.

Cordiali saluti
Dr Luigi Gallo
www.studiourologicogallo.it

[#5]
Attivo dal 2009 al 2012
Ex utente
Rispondo ad entrambe le domande:

Mi è stato più volte chiesto dal mio andrologo se fumo, ma non ho mai toccato una sigaretta in vita mia, qualche anno fa addirittura praticavo attività sportiva non a livelli agonistici (jogging e poi nuoto) e dall'ultima spirometria che ho effettuato 5 anni fa è risultata una capacità polmonare di 5 litri.
Gli esami del sangue che ho effettuato in data recente non evidenziano alcuna anomalia.
Attualmente faccio una vita abbastanza sedentaria e ho quasi del tutto abbandonato l'attività sportiva.
Sarebbe il caso di effettuare nuovamente una spirometria?
Crede che debba fare degli accertamenti a livello polmonare?

Prima dell'ecodoppler penieno non mi è stato fatto visionare alcun video erotico, ma mi è stata fatta solamente una iniezione.
Credo che la condizione psicologica non fosse delle migliori: sinceramente ero piuttosto nervoso al momento ed abbastanza imbarazzato.
Tant'è che non è stato possibile effettuare la morfometria in quando a causa di questo stato non riuscivo a raggiungere in alcun modo l'erezione completa (o quasi).
Al momento mi ricordo del flusso della circolazione sanguinea di 27 cm cubici.
Sull'ecodoppler vi sono altri dati che allegherò, ma nessuna diagnosi.
Sarebbe il caso di rifarlo in condizioni differenti?

Grazie
[#6]
Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
Caro signore,
ne riparli col suo andrologo. siamo abityuati a ripetere esami poco convincenti. Confermo la assoluta rarirità di possibile lesione vascolare alla sua età. Un chiave di lettura sono il meno "organicista" del sito.
Faccia sapere come vanno le cose vuole
[#7]
Attivo dal 2009 al 2012
Ex utente
Allego i risultati dell'ecocolordoppler:

Tesuto cavernoso: Ecopattern nei limiti.
Setto intercavernoso: Spessore aumentato in sede prossimale x5.4mm, confermato in fase dinamica.
Tessuto spongioso: regolare ecopattern.
Flusso arterocavernoso: puntiforme.

Rigidità ottenuta EHS 4
Fase ottenuta previo ICI di alprostadil 10 Ug sn
agevole e senza disturbi soggettivi.

PVS cavernosa dx dopo 12 mn 27 cm/sec, onde di morfologia dicrota, EDV di 5 cm/sec

PVS cavernosa sx dopo 12 mn 27 cm/sec, onde di morfologia dicrota, EDV di 4 cm/sec

Non evidenziati shunts o decorsi vascolari anomali.

Flusso VDP persistente, minimo 5 cm/sec reattivo al kegel.

Conclusioni:

Affluso artero cavernoso nei limiti inferiori. Attivazione del sistema corporo-occlusivo border-line.

Spero possa essere utile.
Grazie
Saluti

[#8]
Attivo dal 2009 al 2012
Ex utente
Allego anche i risulati delle analisi del sangue....

S-testosterone: 437,50 ng/dl
Antinucleo: negativo
antimitocondrio (AMA): negativo
antimuscololiscio(ASMA): negativo
Emocromo/ematolofia: nessun valore fuori norma
[#9]
Dr. Luigi Gallo Urologo, Andrologo 393 6
Cari colleghi

mi fa piacere avere acceso un dibattito clinico.
Sono molto contento di partecipare a questo sito, dal momento che , come dimostrato in questa occasione, si possono allargare i proprio orizzonti e acquisire nuove conoscenze.
Vi farò sapere dell' evoluzione di questo caso e cercherò di mettere in atto i consigli di Edoardo.

Un caro saluto

P.S. scusate ancora per l' infrazione delle linee guida, ma non le avevo lette con attenzione.
[#10]
Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
Caro signore,
ho già espresso il mio pensiero sopra: di qua posso solo pensare non vedere.
Disfunzione erettile

La disfunzione erettile è la difficoltà a mantenere l'erezione. Definita anche impotenza, è dovuta a varie cause. Come fare la diagnosi? Quali sono le cure possibili?

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