Sospetta malattia di la peyronie
Gentilissimi Dottori,
mi scuso immediatamente per il disturbo ma avrei un paio di domande da porre, per raggiungere uno stato di tranquillità.
Sono un ragazzo di 28 anni, uno stile di vita normale, lavoro in un ufficio, fumo e bevo ( abbastanza direi).
Ho fatto recentemente ( giugno 2018)una visita dall'urologo, sia per controllo dopo un intervento di ernia inguinale DX e sia perchè ho notato una sorta di nodulo sulla parte superiore del pene lievemente spostato a Sx del corpo cavernoso.
La realtà è questa che questo nodulo ( una piccola pallina) è apprezzabile con il pene in erezione e sparisce allo stato flaccido, in verità mi sono accorto di questo nodulo già da tempo almeno 1 anno, però non me ne sono mai preoccupato pensando che i corpi cavernosi potevano avere delle piccole differenze, pertanto non me ne sono mai preoccupato troppo.
Durante la visita urologica, effettuata da un medico di gran fiducia, ne ho parlato con lo specialista il quale mi ha fatto subito un' ecografia del pene ( credo una ecografia classica, non so dire se sia dinamica o non dinamica) dall'ecografia non è emerso nulla i corpi cavernosi rientrano nella normalità e questa pallina non era palpabile a pene flaccido.
i consigli e la prima ipotesi del Dottore sono state le seguenti:
1) ha escluso danni seri ai corpi cavernosi, dicendomi che se ci fosse stata anche una piccola rottura del corpo cavernoso sarebbe stato un evento drammatico, che avrei ricordato sicuramente.
2) la sua ipotesi principale è che possa trattarsi di un vaso sanguigno o di una parte di una vena del pene che quando raggiunge l'erezione viene in qualche modo pressata e quindi risulta più evidente al tatto.
3) mi ha detto comunque di tenerla d'occhio per qualche tempo e di riparlare più avanti oppure di tornare in caso di qualsiasi evoluzione.
Io non ho parlato direttamente con lui della malattia di la peyronie, soprattutto perchè non conoscevo l'esistenza di questa malattia.
Un altro punto che può aiutarVi ad avere un quadro più chiaro è che la mia sintomatologia è inesistente, o meglio, io sento solo questa pallina in erezione ma non ho dolori, non ho problemi di minzione o di erezione il rapporto sessuale si svolge tranquillamente e non ho torsioni del pene.
quindi se possibile vorrei avanzare delle domande precise:
1) con l'ecografia dei corpi cavernosi si riesce a vedere una placca anche se piccola o un indurimento del corpo cavernoso?
2) se ci fosse una piccola placca di induratio penis è possibile che si ingrandisce in erezione e sparisce/diminuisce allo stato flaccido?
3) se si trattasse della malattia di La Peyronie può essere che sia rimasta solo una piccola pallina allo stesso stato da 1 anno ?
Scusandomi per il disturbo e per la quantità di domande effettuate auguro una buona giornata e un buon lavoro in attesa di cortese riscontro.
Ringrazio anticipatamente.
Un saluto.
mi scuso immediatamente per il disturbo ma avrei un paio di domande da porre, per raggiungere uno stato di tranquillità.
Sono un ragazzo di 28 anni, uno stile di vita normale, lavoro in un ufficio, fumo e bevo ( abbastanza direi).
Ho fatto recentemente ( giugno 2018)una visita dall'urologo, sia per controllo dopo un intervento di ernia inguinale DX e sia perchè ho notato una sorta di nodulo sulla parte superiore del pene lievemente spostato a Sx del corpo cavernoso.
La realtà è questa che questo nodulo ( una piccola pallina) è apprezzabile con il pene in erezione e sparisce allo stato flaccido, in verità mi sono accorto di questo nodulo già da tempo almeno 1 anno, però non me ne sono mai preoccupato pensando che i corpi cavernosi potevano avere delle piccole differenze, pertanto non me ne sono mai preoccupato troppo.
Durante la visita urologica, effettuata da un medico di gran fiducia, ne ho parlato con lo specialista il quale mi ha fatto subito un' ecografia del pene ( credo una ecografia classica, non so dire se sia dinamica o non dinamica) dall'ecografia non è emerso nulla i corpi cavernosi rientrano nella normalità e questa pallina non era palpabile a pene flaccido.
i consigli e la prima ipotesi del Dottore sono state le seguenti:
1) ha escluso danni seri ai corpi cavernosi, dicendomi che se ci fosse stata anche una piccola rottura del corpo cavernoso sarebbe stato un evento drammatico, che avrei ricordato sicuramente.
2) la sua ipotesi principale è che possa trattarsi di un vaso sanguigno o di una parte di una vena del pene che quando raggiunge l'erezione viene in qualche modo pressata e quindi risulta più evidente al tatto.
3) mi ha detto comunque di tenerla d'occhio per qualche tempo e di riparlare più avanti oppure di tornare in caso di qualsiasi evoluzione.
Io non ho parlato direttamente con lui della malattia di la peyronie, soprattutto perchè non conoscevo l'esistenza di questa malattia.
Un altro punto che può aiutarVi ad avere un quadro più chiaro è che la mia sintomatologia è inesistente, o meglio, io sento solo questa pallina in erezione ma non ho dolori, non ho problemi di minzione o di erezione il rapporto sessuale si svolge tranquillamente e non ho torsioni del pene.
quindi se possibile vorrei avanzare delle domande precise:
1) con l'ecografia dei corpi cavernosi si riesce a vedere una placca anche se piccola o un indurimento del corpo cavernoso?
2) se ci fosse una piccola placca di induratio penis è possibile che si ingrandisce in erezione e sparisce/diminuisce allo stato flaccido?
3) se si trattasse della malattia di La Peyronie può essere che sia rimasta solo una piccola pallina allo stesso stato da 1 anno ?
Scusandomi per il disturbo e per la quantità di domande effettuate auguro una buona giornata e un buon lavoro in attesa di cortese riscontro.
Ringrazio anticipatamente.
Un saluto.
[#2]
Utente
Grazie per la pronta, diciamo che per un periodo farò un monitoraggio della situazione.
Un ultima domanda per chiarezza:
Esiste un esame strumentale che può identificare eventuali placche(grandi o piccole) ed essere affidabile al 100%? Così facendo si eviterebbe di far progredire eventualmente la malattia.
Ringrazio cordialmente, scusandomi per il disturbo.
Un ultima domanda per chiarezza:
Esiste un esame strumentale che può identificare eventuali placche(grandi o piccole) ed essere affidabile al 100%? Così facendo si eviterebbe di far progredire eventualmente la malattia.
Ringrazio cordialmente, scusandomi per il disturbo.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3k visite dal 17/07/2018.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.