Frattura del pene
Salve, due settimane fa durante un rapporto ho avvertito un leggero rumore e po di dolore. Ciò nonostante ho terminato il rapporto con eiaculuzaione. Una volta terminato ho notato che il pene si stava gonfiando e capendo subito che qualcosa non andava sono andato in opedale. Nonostante l’evidente ematoma il medico che mi ha visitato ha escluso una frattura dei corpi cavernosi dicendo che probabilmente si tratta di una lesione superficiale della tunica albuginea. Dal momento che ho potuto terminare il rapporto senza perdere del tutto l’erezione eche non ho problemi nel fare pipì (no danni all’uretra) ne decorazioni evidenti del pene mi ha detto che la lesione non era grave da richiedere l’intervento Chirurgico e ha consigliato di stare a riposo e aspettare che l’ematoma (abbastanza esteso) si riassorbisse. Durante la prima settimana ho applicato due volte al giorno ghiaccio per avere sollievo e alleviare il gonfiore. Ora a due settimane dall’evento l’emato È quasi completamente riassorbito ma noto come un nodulo più duro nella zona lesionata (base del pene a destra) più visibile quando il pene va in erezione. E’ parte del normale decorso (nel senso che i corpi cavernosi sono ancora infiammati o può essere un fibroma?) Ora in condizioni normali non provo alcun fastidio o dolore. Solo indolenzimento quando vado in erezione, specialmente di notte mi capita di svegliarmi. Ho provato una leggera masturbazione e ho potuto terminare normalmente. Il pene sembra ok a parte il nodulo e forse l’erezione è leggermente meno potente. Che esami mi consigliate di fare? Se sì trattasse di un fibroma è possibile trattarlo non chirurgicamente? È auspicabile dopo due settimane che il nodulo si riassorba da se come parte del decorso o è necessari qualche terapia? Se si quale? Grazie
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Utente
Salve, oggi sono stato dall'urologo e ho fatto l'ecodopler.
Apparentemente ho si riportato una frattura del pene che non è stata correttamente diagnosticata al pronto soccorso quando sono stato appena accaduto il fatto.
il nodulo che percepisco è un ematoma interno di 3cm che sembrerebbe si stia riassorbendo. L'urologo mi ha detto che a questo punto non ha senso operare visto che le strutture del pene (corpi cavernosi, uretra, tunica albuginea , testicoli sono a posto e visto che riesco ad avere correttamente erezione. Ha detto che devo avere pazienza e aspettare che il mio corpo faccia il resto dandomi appuntamento tra due settimane dove si aspetta di vedere l'ematoma ridotto di un 30%.
Come terapia mi ha detto di prendere paracetamolo 1000 4 volte al giorno (ha detto che aiuta il processo di riassorbimento) inoltre mi ha consigliato di applicare calore nella zona (borsa dell'acqua calda 2 volte al giorno). Mi ha anche consigliato di fare un po di sesso (con moderazione e delicatezza) ha detto che la penetrazione fa aumentare la pressione del sangue nella zona aiuta a rimuovere l'ematoma. Mi ha anche consigliato di intensificare l'attività sportiva. Detto tutto ciò vivo in Olanda quindi non so se l'approccio medico che hanno qui è lo stesso che si ha in italia. Vorrei sapere se le prescrizioni ricevute hanno senso rispetto alla diagnosi o se vede delle criticità o crede dovrei richiedere ulteriori esami. Grazie
Apparentemente ho si riportato una frattura del pene che non è stata correttamente diagnosticata al pronto soccorso quando sono stato appena accaduto il fatto.
il nodulo che percepisco è un ematoma interno di 3cm che sembrerebbe si stia riassorbendo. L'urologo mi ha detto che a questo punto non ha senso operare visto che le strutture del pene (corpi cavernosi, uretra, tunica albuginea , testicoli sono a posto e visto che riesco ad avere correttamente erezione. Ha detto che devo avere pazienza e aspettare che il mio corpo faccia il resto dandomi appuntamento tra due settimane dove si aspetta di vedere l'ematoma ridotto di un 30%.
Come terapia mi ha detto di prendere paracetamolo 1000 4 volte al giorno (ha detto che aiuta il processo di riassorbimento) inoltre mi ha consigliato di applicare calore nella zona (borsa dell'acqua calda 2 volte al giorno). Mi ha anche consigliato di fare un po di sesso (con moderazione e delicatezza) ha detto che la penetrazione fa aumentare la pressione del sangue nella zona aiuta a rimuovere l'ematoma. Mi ha anche consigliato di intensificare l'attività sportiva. Detto tutto ciò vivo in Olanda quindi non so se l'approccio medico che hanno qui è lo stesso che si ha in italia. Vorrei sapere se le prescrizioni ricevute hanno senso rispetto alla diagnosi o se vede delle criticità o crede dovrei richiedere ulteriori esami. Grazie
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 5.7k visite dal 14/06/2018.
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