Mantere erezione- taladadil

Egregi dottori,
Sono un ragazzo di 28 e dopo un rapporto di molti molti anni con la mia precedente ragazza ho iniziato una nuova storia. Inizialmente, mi sentivo anche mentalmente molto bloccato, avevo paura di non essere abituato a ragazze diverse dalla mia precedente e quindi di “fallire” nel rapporto. Pertanto, inizialmente avevo una serie di difficoltà ad avere l’erezione e a mantenerla. In particolare, questo mi succedeva perché, pensando che la mia attuale partner durasse molto di più nel rapporto rispetto la precedente, temevo di non soddisfarla. Il tutto era accompagnato da un netto calo della libido sia prima che durante il rapporto rispetto la mia precedente relazione.
Ad ogni modo con il passare dei giorni la situazione è migliorata (anche perché mi sentivo più rilassato), soprattutto nei preliminari, ma durante la penetrazione dopo un po’ di tempo tendevo a perdere l’erezione.
Ho effettuato una visita da un andrologo il quale mi ha prescritto il Midir (a base di chitosano, tribulus e alga ecklonia). La situazione è sicuramente migliorara con il midir sia in termini di libido che di erezione, anche se durante il rapporto l’erezione tendeva a calare, ma assolutamente non come prima, giusto leggermente.
Alla successiva visita andrologica effettuo un ecopower con erezione farmacologica e il dottore afferma che l’afflusso di sangue è perfetto, ma vi è un piccolo problemino nel senso che il sangue affluisce ma non permane in sede (come se le valvole rimanessero aperte) in quanto defluisce un pochino subito dopo l’erezione.
Pertanto mi ha prescritto tadalafil 10 mg ( metà compressa al dì per due mesi e metà compressa a giorni alterni per altri due mesi) dicenso che la somministrazione di tale farmaco “potrebbe” anche essere curativa, creando una maggiore pressione sulle volvone cosi da indurle a funzionare meglio anche quando non lo assumerò più.
Vorrei una conferma di tutto ciò e se, secondo la vostra opinione, possa essere effettivamente un problema vascolare o solo mentale. Oltre che l’opportunita di assumere il faaco.
Grazie mille

Vi indico testualmente il refert della eco:”Indagine praticata con sonda multifrequenza da 5-10 mhz. L’esame ecotomografico evidenzia una normale conformazione del pene, con aspetto ecograficamente fisiologico delle diverse strutture anatomiche. I piano ecotomografici sia longitudinali che trasversali in condizioni base evidenziano la normalità morfo strutturale della fascia di buck.
Iniezione intracavernosa di 5mcg di PGE1
Diametro arteria cavernose: arteria cavernosa dx 1.2 mm arteria cavernosa sx 1.4 mm
Valutazioni flussimetriche:
VPS= 40cm/sec. VPS=44 cm/sec
VTD=10 cm/sec VTD= 9.2 cm/ sec (questo è il valore che l’andrologo non riteneva nella norma)

Velocita picco sistolico vn> 30 cm /sec
Velocita telediasistolica vn 0
Indice di resistenza vn 1.00
All’esame climico si evidenzia buona tumescenza a 15,20,25 min dalla somministrazione di 5 mcg di PGE1”
[#1]
Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
Di qua è tutto normale. È la sua sintomatologia ci sta con problema psicogeno. Se ne accerti che di qua non posso saperlo, poi perché invece di quelle sostanze non pensa a qualche colloquio con psicologo? Non credo ai farmaci nei giovani con guai psicologici
[#2]
Utente
Utente
La ringrazio molto dottore
Allora valuterò attentamente l’assunzione del farmaco.
Ma mi permetta un’altra domanda: effettivamente i valori VTD 10 cm/ sec e VTD 9.2 cm/sec (ossia quelli in relazione ai quali il mio dottore ha rilevato un’anomalia) sono “ non nornali” e sintomatici di un rapido deflusso del sangue dopo l’erezione?
Grazie mille
[#3]
Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
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[#4]
Utente
Utente
Grazie mille
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