La diversa sensazione fisica che provo ai due testicoli, non sopporto
Cari dottori,
ho 31 anni, all'età di 17 mesi fui operato di orchidopessi al testicolo dx poichè lo stesso non era sceso, ovvero era fluttuante (la cartella clinica riporta entrambe le diciture). Mi è stato spiegato che con l'intervento hanno sezionato il muscolo cremastere e hanno fissato in qualche modo il testicolo allo scroto, o fissandolo con uno o più punti, ovvero intascandolo.
Trovo estremamente fastidiosa la diversa sensazione fisica che provo ai due testicoli, non sopporto di avere il testicolo destro "attaccato" allo scroto, che non si muove mai, che rimane sempre nella stessa posizione. Certe volte sembra che io abbia un solo testicolo, il sinistro, che essendo normale si alza e si abbassa col freddo/caldo, si dispone accanto al pene, etc.etc..
Odio il fatto di non riuscire a muovere il testicolo operato, mentre riesco tranquillamente a muovere il sinistro e a sentire la bella sensazione fisica del cremastere che lo avvolge e massaggia.
Oltretutto la diversità di dimensioni è accentuata dal fatto che il sinistro, che è normale, si muove e quindi talvolta si mette davanti al destro che rimane sempre immobile. Inoltre, l'emiscroto sinistro appare molto più grande di quello destro, anche perchè c'è la presenza del cremastere che si vede e che crea ulteriore volume nello scroto, mentre a destra esso è ovviamente atrofizzato.
In sostanza sono molto amareggiato da questa situazione fisica del tutto innaturale, che mi ha fatto sempre vergognare, e che non dipende dalla mia voltontà, poichè io non avrei mai dato il permesso ai chirurghi pediatri di farmi quello che mi hanno fatto. Anche i miei genitori furono presi in giro, perchè i chirurghi allora non dissero che mi avrebbero paralizzato un testicolo, nè che me lo avrebbero fissato in maniera così innaturale allo scroto.
Oltre al danno la beffa, perchè oggi mi viene detto che nonostante tutto sono sano e che siccome lo spermiogramma è normale le cose vanno bene così.
In realtà le cose non vanno affatto bene, tutte le volte che faccio l'amore con una ragazza ricevo sempre la stessa domanda: "che cosa hai fatto lì?". Anche se la cosa che più mi dà fastidio è la diversa sensazione fisica, l'immobilità totale, il fatto di avere un testicolo paralizzato, l'evidente diversità dalla norma.
Ora il mio quesito è il seguente: MI SAPETE DIRE DA CHI POSSO ANDARE, va benissimo anche all'estero, PER FAR "RIATTACCARE" IL CREMASTERE, PER FISSARE O SFISSARE QUESTO TESTICOLO IN MANIERA PIU' SIMILE ALLA NORMA?
Voglio solo avere la possibilità di muovere questo testicolo, sia volontariamente ma anche involontariamente con la differenza di temperatura, e di "sentirlo" come una persona normale, non operata. So bene che non si può fare nulla per farlo crescere un po' di più, ma spero almeno che si possa fare qualcosa per ridarmi la funzionalità del cremastere, per farlo alzare e scendere col freddo/caldo, per farlo posizionare, talvolta, accanto al pene, insomma per farlo assomigliare a un testicolo normale.
Sto forse chiedendo troppo?
Eppure se fosse dipeso da me non mi troverei in questa triste situazione...
ho 31 anni, all'età di 17 mesi fui operato di orchidopessi al testicolo dx poichè lo stesso non era sceso, ovvero era fluttuante (la cartella clinica riporta entrambe le diciture). Mi è stato spiegato che con l'intervento hanno sezionato il muscolo cremastere e hanno fissato in qualche modo il testicolo allo scroto, o fissandolo con uno o più punti, ovvero intascandolo.
Trovo estremamente fastidiosa la diversa sensazione fisica che provo ai due testicoli, non sopporto di avere il testicolo destro "attaccato" allo scroto, che non si muove mai, che rimane sempre nella stessa posizione. Certe volte sembra che io abbia un solo testicolo, il sinistro, che essendo normale si alza e si abbassa col freddo/caldo, si dispone accanto al pene, etc.etc..
Odio il fatto di non riuscire a muovere il testicolo operato, mentre riesco tranquillamente a muovere il sinistro e a sentire la bella sensazione fisica del cremastere che lo avvolge e massaggia.
Oltretutto la diversità di dimensioni è accentuata dal fatto che il sinistro, che è normale, si muove e quindi talvolta si mette davanti al destro che rimane sempre immobile. Inoltre, l'emiscroto sinistro appare molto più grande di quello destro, anche perchè c'è la presenza del cremastere che si vede e che crea ulteriore volume nello scroto, mentre a destra esso è ovviamente atrofizzato.
In sostanza sono molto amareggiato da questa situazione fisica del tutto innaturale, che mi ha fatto sempre vergognare, e che non dipende dalla mia voltontà, poichè io non avrei mai dato il permesso ai chirurghi pediatri di farmi quello che mi hanno fatto. Anche i miei genitori furono presi in giro, perchè i chirurghi allora non dissero che mi avrebbero paralizzato un testicolo, nè che me lo avrebbero fissato in maniera così innaturale allo scroto.
Oltre al danno la beffa, perchè oggi mi viene detto che nonostante tutto sono sano e che siccome lo spermiogramma è normale le cose vanno bene così.
In realtà le cose non vanno affatto bene, tutte le volte che faccio l'amore con una ragazza ricevo sempre la stessa domanda: "che cosa hai fatto lì?". Anche se la cosa che più mi dà fastidio è la diversa sensazione fisica, l'immobilità totale, il fatto di avere un testicolo paralizzato, l'evidente diversità dalla norma.
Ora il mio quesito è il seguente: MI SAPETE DIRE DA CHI POSSO ANDARE, va benissimo anche all'estero, PER FAR "RIATTACCARE" IL CREMASTERE, PER FISSARE O SFISSARE QUESTO TESTICOLO IN MANIERA PIU' SIMILE ALLA NORMA?
Voglio solo avere la possibilità di muovere questo testicolo, sia volontariamente ma anche involontariamente con la differenza di temperatura, e di "sentirlo" come una persona normale, non operata. So bene che non si può fare nulla per farlo crescere un po' di più, ma spero almeno che si possa fare qualcosa per ridarmi la funzionalità del cremastere, per farlo alzare e scendere col freddo/caldo, per farlo posizionare, talvolta, accanto al pene, insomma per farlo assomigliare a un testicolo normale.
Sto forse chiedendo troppo?
Eppure se fosse dipeso da me non mi troverei in questa triste situazione...
[#1]
Gentile lettore,
quanto chiede trova difficilmente risposta, a mio parere. Non ritengo che sia possibile "ricostruire" il cremastere, dopo la chirurgia subìta. Si potrebbe liberare chirurgicamente il testicolo dalle attuali aderenze, ma non ritengo che possa avere garanzie assolute che successivamente non si vengano a creare nuove aderenze.
Che volume ha il testicolo operato? E' dello stesso volume dell'altro, moderatamente più piccolo o molto più piccolo?
quanto chiede trova difficilmente risposta, a mio parere. Non ritengo che sia possibile "ricostruire" il cremastere, dopo la chirurgia subìta. Si potrebbe liberare chirurgicamente il testicolo dalle attuali aderenze, ma non ritengo che possa avere garanzie assolute che successivamente non si vengano a creare nuove aderenze.
Che volume ha il testicolo operato? E' dello stesso volume dell'altro, moderatamente più piccolo o molto più piccolo?
Dott. Edoardo Pescatori
Specialista in Urologia - Andrologo
www.andrologiapescatori.it
[#2]
Ex utente
Gentile Dottore,
grazie per la sua risposta. Il testicolo operato è sensibilmente più piccolo, nel senso che si vede palesemente a occhio, senza necessità di misurarlo. Fortunatamente le sue dimensioni rientrano nei limiti di un testicolo adulto funzionante (almeno a detta di qualche medico), pur essendo decisamente più piccolo dell'altro.
Il problema riguarda la posizione e la mobilità oltre che, come detto, la sensazione fisica.
Da rilassato è decisamente più in alto del sinistro, mentre quando lo scroto si contrae rimane quasi nascosto dal sinistro, ed è più in basso e più in dietro. Ovviamente, non va mai accanto al pene e mai si gira come fa il sinistro quando va accanto al pene. E' chiaro che tutto ciò comporta un'evidente asimmetria che, oltre a darmi fastidio fisicamente, rappresenta anche un problema estetico. Ad esempio, se al mare mi metto lo slip, tutto questo si vede bene.
Ma ripeto, non è un problema di ordine estetico: meglio avere un testicolo più piccolo e immobile, ma funzionante, piuttosto che una protesi al silicone di uguali dimensioni dell'altro!
Quello che davvero vorrei è poterlo muovere e sentire come uno normale, per questo mi interessa il cremastere.
Sulla liberazione del testicolo dalle attuali aderenze, credo che essa andrebbe fatta in concomitanza alla ricostruzione del cremastere. Sono certo, infatti, che altrimenti le aderenze si formerebbero nuovamente e forse anche maggiori rispetto ad oggi. Temo anche che liberare il testicolo senza ricostruire il cremastere, possa esporre lo stesso ad un eccessivo rischio di torsione. Perchè se è vero che il cremastere può, con una sua improvvisa contrazione, torcersi e quindi far torcere il funicolo, è anche vero che è il cremastere che fa raddrizzare il testicolo, rimettendolo nella giusta posizione, quando esso si gira (ovviamente quando si gira nei limiti della norma, ad es. quando si dispone accanto al pene). Naturalmente queste sono mie considerazioni empiriche, basate sulla mia esperienza e sull'osservazione di me stesso.
Non essendo medico, trovo molto difficile reperire informazioni su eventuali nuove tecniche, o sulla possibilità concreta di poter riattaccare o ricostruire tale muscolo. Ho capito che, almeno in Italia, interventi per ricostruire il cremastere in soggetti come me non si fanno. Evidentemente perchè la comunità scientifica non vede queste situazioni come dei problemi da risolvere. Ricordo molto bene quando un urologo mi disse qualche anno fa: "siamo noi medici che decidiamo quando una persona sta bene o sta male". Dal momento che il cremastere è stato sezionato da medici, e il testicolo è stato fissato da medici, in base a quest'equazione io starei benissimo! Permettetemi ma non sono d'accordo! Anche perchè i testicoli sono i miei, fino a prova contraria...
Ad ogni modo, se fosse a conoscenza di operazioni simili, anche all'estero, la prego mi indirizzi in tal senso perchè ne ho davvero bisogno. Come si dice, la speranza è l'ultima a morire. O almeno è bello pensarlo.
Grazie molte.
grazie per la sua risposta. Il testicolo operato è sensibilmente più piccolo, nel senso che si vede palesemente a occhio, senza necessità di misurarlo. Fortunatamente le sue dimensioni rientrano nei limiti di un testicolo adulto funzionante (almeno a detta di qualche medico), pur essendo decisamente più piccolo dell'altro.
Il problema riguarda la posizione e la mobilità oltre che, come detto, la sensazione fisica.
Da rilassato è decisamente più in alto del sinistro, mentre quando lo scroto si contrae rimane quasi nascosto dal sinistro, ed è più in basso e più in dietro. Ovviamente, non va mai accanto al pene e mai si gira come fa il sinistro quando va accanto al pene. E' chiaro che tutto ciò comporta un'evidente asimmetria che, oltre a darmi fastidio fisicamente, rappresenta anche un problema estetico. Ad esempio, se al mare mi metto lo slip, tutto questo si vede bene.
Ma ripeto, non è un problema di ordine estetico: meglio avere un testicolo più piccolo e immobile, ma funzionante, piuttosto che una protesi al silicone di uguali dimensioni dell'altro!
Quello che davvero vorrei è poterlo muovere e sentire come uno normale, per questo mi interessa il cremastere.
Sulla liberazione del testicolo dalle attuali aderenze, credo che essa andrebbe fatta in concomitanza alla ricostruzione del cremastere. Sono certo, infatti, che altrimenti le aderenze si formerebbero nuovamente e forse anche maggiori rispetto ad oggi. Temo anche che liberare il testicolo senza ricostruire il cremastere, possa esporre lo stesso ad un eccessivo rischio di torsione. Perchè se è vero che il cremastere può, con una sua improvvisa contrazione, torcersi e quindi far torcere il funicolo, è anche vero che è il cremastere che fa raddrizzare il testicolo, rimettendolo nella giusta posizione, quando esso si gira (ovviamente quando si gira nei limiti della norma, ad es. quando si dispone accanto al pene). Naturalmente queste sono mie considerazioni empiriche, basate sulla mia esperienza e sull'osservazione di me stesso.
Non essendo medico, trovo molto difficile reperire informazioni su eventuali nuove tecniche, o sulla possibilità concreta di poter riattaccare o ricostruire tale muscolo. Ho capito che, almeno in Italia, interventi per ricostruire il cremastere in soggetti come me non si fanno. Evidentemente perchè la comunità scientifica non vede queste situazioni come dei problemi da risolvere. Ricordo molto bene quando un urologo mi disse qualche anno fa: "siamo noi medici che decidiamo quando una persona sta bene o sta male". Dal momento che il cremastere è stato sezionato da medici, e il testicolo è stato fissato da medici, in base a quest'equazione io starei benissimo! Permettetemi ma non sono d'accordo! Anche perchè i testicoli sono i miei, fino a prova contraria...
Ad ogni modo, se fosse a conoscenza di operazioni simili, anche all'estero, la prego mi indirizzi in tal senso perchè ne ho davvero bisogno. Come si dice, la speranza è l'ultima a morire. O almeno è bello pensarlo.
Grazie molte.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 5.3k visite dal 14/01/2009.
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