Trauma testicolare

Salve, sono un ragazzo di 18 anni, circa 1 settimana e mezzo fa ho subito un trauma testicolare che ha interessato il testicolo sinistro. Al momento dell’impatto il dolore è stato forte, ma dopo 2-3 minuti ho avvertito un notevole passaggio da “dolore intenso” a “dolore quasi interamente diminuito” in una manciata di secondi. Il testicolo non ha subito alcun tipo di rigonfiamento o rossore, nulla di nulla. A livello di rapporti e masturbazione non avverto ancora nessuna problematica. L’unica cosa che avverto a distanza di 10 giorni circa è la presenza di un leggero fastidio quando non sono del tutto distratto e quando assumo una determinata posizione. Un fastidio lieve, non totalmente percettibile, sopportabile, in corrispondenza del testicolo colpito. Ho eseguito una personale palpazione, seguendo anche le vostre linee guida, e non ho notato nessuna conformazione strana del testicolo, solo una sorta di “sottile massa stratificata” interna, presente anche in corrispondenza del testicolo destro, che può spostarsi liberamente nella sacca scrotale. Ma nella parte sinistra se particolarmente stuzzicata, a differenza della destra, genera sempre un lieve fastidio.
Si tratta di dolori/fastidi leggeri, impercettibili in alcuni momenti della giornata, magari nei momenti in cui sono occupato a pensare ad altro, in altri in cui tendo a pensarci su invece avverto tale problematica. Controllo medico andrologico prenotato, ma nel frattempo ritenevo opportuno chiedere un consulto su questa piattaforma.
Tengo a precisare nuovamente che a distanza di giorni la sacca scrotale non ha subito nessun tipo di anomalia esterna, e qualsiasi tipo di azione con il mio apparato riproduttore è inalterata, tutto a norma.
Grazie per la lettura.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Gentile lettore,

da quello che ci racconta, la sua situazione post-traumatica non sembra drammatica e quindi attenda, se i tempi sono ragionevoli, la prossima e futura visita specialistica con il suo andrologo di riferimento.

Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica in diretta rappresenta il solo strumento diagnostico per poterle dare poi eventualmente, quando possibile, un’indicazione terapeutica corretta e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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