Sono all’estero: improvviso priapismo notturno, dolore, perdita del sonno
Gentili dottori,
Sono un uomo di 37 anni, sposato con un figlio, mi trovo all’estero per lavoro. Da qualche mese soffro di erezioni notturne durature che cominciano a minare la qualità del sonno e del riposo e anche a farmi nascere paure in merito ai potenziali effetti di lungo termine sul pene.
Ogni notte intorno alle 4-4:30 di mattina mi sveglio causa fastidio/dolore (a volte non lieve) al pene dovuto allo stato prolungato di erezione. A questo punto l’unico modo per far cessare l’elezione è alzarmi e fare qualche passo o andare in bagno. Cosi dopo qualche minuto il pene ritorna in posizione di riposo e io ritorno al letto cercando di riaddormentarmi. Purtroppo dopo circa un’ora sono costretto a svegliarmi ancora per lo stesso problema e vado vanti così fino alle 7. Al mattino ho il pene indolenzito e a volte quasi gonfio (come si dice a Roma ”barzotto”)
Quasi subito dopo la comparsa delle erezioni ho consultato l’urologo che mi segue (vedi sotto) il quale mi ha detto che per un uomo della mia età è normale avere erezioni notturne anche frequenti e prolungate e di non preoccuparmi. Mi ha suggerito quindi di aumentare la frequenza dei rapporti sessuali con mia moglie e di praticare la masturbazione. In aggiunta: 1) Ha misurato il testosterone ma i valori erano normali. 2) mi ha fatto un’ecografia del pene da cui non sono emersi problemi.
Aggiungo che:
1. Il disturbo si presenta solo di notte, mai di giorno
2. Ho notato (ma forse è suggestione) che tale disturbo si è manifestato da quando ho avvertito altri sintomi relativi alla circolazione del sangue (esempio: spesso sia di giorno che di notte le gambe mi formicolano come quando con espressione gergale si dice che “si sono addormentate”).
Vi chiedo:
1. quali potrebbero essere le cause di questo disturbo: Ansia? Problemi circolatori? Infezioni al pene? Altro?
2. Esistono medicinali per alleviare il problema senza provocare danni al pene e alla funzione erettile?
3. Quali potrebbero essere le conseguenze nel lungo termine di questo fastidio?
4. Il 19 maggio partirò per un viaggio di lavoro in zona senza dottori? Devo procurarmi qualche medicinale per evitare situazioni di emergenza?(ho il terrore di non riuscire a interrompere l’erezione).
Aggiungo i seguenti fatti:
Mi è stata diagnosticata una vescica iperattiva con cattivo funzionamento dei muscoli pelvici che mi causano un flusso urinario debole e ritardato, con goccie post minzione. Per mitigare tali problemi mi sono stati prescritti farmaci per il rilassamento della vescica e fisioterapia per i muscoli pelvici. Come risultato: non mi sveglio più la notte 3/4 volte per urinare, ma il flusso rimane sempre debole e ritardato. La diagnosi di cui sopra è stata fatta dopo cistoscopia che ha escluso ogni ostruzione dell’uretra (a giudizio del Dottore perfetta) e esame urodinamico dal quale la vescica è risultata ok a parte la sua ipersensibilità(avverto molto velocemente il senso di riempimento).
Grazie per l’aiuto che vorrete darmi.
Sono un uomo di 37 anni, sposato con un figlio, mi trovo all’estero per lavoro. Da qualche mese soffro di erezioni notturne durature che cominciano a minare la qualità del sonno e del riposo e anche a farmi nascere paure in merito ai potenziali effetti di lungo termine sul pene.
Ogni notte intorno alle 4-4:30 di mattina mi sveglio causa fastidio/dolore (a volte non lieve) al pene dovuto allo stato prolungato di erezione. A questo punto l’unico modo per far cessare l’elezione è alzarmi e fare qualche passo o andare in bagno. Cosi dopo qualche minuto il pene ritorna in posizione di riposo e io ritorno al letto cercando di riaddormentarmi. Purtroppo dopo circa un’ora sono costretto a svegliarmi ancora per lo stesso problema e vado vanti così fino alle 7. Al mattino ho il pene indolenzito e a volte quasi gonfio (come si dice a Roma ”barzotto”)
Quasi subito dopo la comparsa delle erezioni ho consultato l’urologo che mi segue (vedi sotto) il quale mi ha detto che per un uomo della mia età è normale avere erezioni notturne anche frequenti e prolungate e di non preoccuparmi. Mi ha suggerito quindi di aumentare la frequenza dei rapporti sessuali con mia moglie e di praticare la masturbazione. In aggiunta: 1) Ha misurato il testosterone ma i valori erano normali. 2) mi ha fatto un’ecografia del pene da cui non sono emersi problemi.
Aggiungo che:
1. Il disturbo si presenta solo di notte, mai di giorno
2. Ho notato (ma forse è suggestione) che tale disturbo si è manifestato da quando ho avvertito altri sintomi relativi alla circolazione del sangue (esempio: spesso sia di giorno che di notte le gambe mi formicolano come quando con espressione gergale si dice che “si sono addormentate”).
Vi chiedo:
1. quali potrebbero essere le cause di questo disturbo: Ansia? Problemi circolatori? Infezioni al pene? Altro?
2. Esistono medicinali per alleviare il problema senza provocare danni al pene e alla funzione erettile?
3. Quali potrebbero essere le conseguenze nel lungo termine di questo fastidio?
4. Il 19 maggio partirò per un viaggio di lavoro in zona senza dottori? Devo procurarmi qualche medicinale per evitare situazioni di emergenza?(ho il terrore di non riuscire a interrompere l’erezione).
Aggiungo i seguenti fatti:
Mi è stata diagnosticata una vescica iperattiva con cattivo funzionamento dei muscoli pelvici che mi causano un flusso urinario debole e ritardato, con goccie post minzione. Per mitigare tali problemi mi sono stati prescritti farmaci per il rilassamento della vescica e fisioterapia per i muscoli pelvici. Come risultato: non mi sveglio più la notte 3/4 volte per urinare, ma il flusso rimane sempre debole e ritardato. La diagnosi di cui sopra è stata fatta dopo cistoscopia che ha escluso ogni ostruzione dell’uretra (a giudizio del Dottore perfetta) e esame urodinamico dal quale la vescica è risultata ok a parte la sua ipersensibilità(avverto molto velocemente il senso di riempimento).
Grazie per l’aiuto che vorrete darmi.
[#1]
La questione non credo proprio che stia. Così. Anzitutto bisogna anche escludere che visitano malattie del sangue (esame emocromocitometrico con formula, immunoelettroforesi delle proteine del sangue, ricerca emoglobina S ed F) . Eventualmente curare quelle. Cambiare alfalitico (farmaco vescica) . Se tutto è negativo trattasi di prispismo notturno intermittente: raro è psicologico.
[#2]
Utente
Grazie dottore quindi se capisco bene lei mi suggerisce una serie di esami del sangue e qualora questi dovessero essere normali, lei ritiene che potrebbe trattarsi di un fenomeno psicologico che a suo giudizio è però raro. Corretto? Ma le cause psicologiche quali potrebbero essere?ansia?
L’alfalitico non lo sto orendypiu da diversi mesi, quindi non credo sia collegato a quello.
Grazie
L’alfalitico non lo sto orendypiu da diversi mesi, quindi non credo sia collegato a quello.
Grazie
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.8k visite dal 09/05/2018.
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