Un andrologo che mi ha prescritto un dosaggio ormonale ed un test

Gentili Dottori,

ho 34 anni e da circa 2 vivo ciclicamente periodi più o meno lunghi (dalle poche settimane a qualche mese) in cui avverto un quasi azzeramento del desiderio sessuale, con anche assenza di erezioni notturne/mattutine.
Tali periodi sono spesso associati a particolari situazioni di stress professionale, in cui subisco spesso alterazioni dell'umore e vivo stati di disinteresse per varie attività quotidiane diverse dal lavoro.
A volte tali periodi sono anche accompaganti da disturbi in zona pelvica (compressione alla base del pene, lato dorsale; strizione sui testicoli; fastidi nella zona interno cosce in prossimità dello scroto).
Recentemente sono rientrato in uno di questi transitori, e nelle ultime settimane si sono manifestati episodi di erezione non al 100% durante il rapporto e riduzione/perdita dell'erezione dopo aver indossato il preservativo.

Mi sono rivolto ad un andrologo che mi ha prescritto un dosaggio ormonale ed un test di farmaco-erezione con ecodoppler penieno, tra l'altro non rilevando alcuna patologia/infiammazione a livello della prostata.

In attesa dell'esito di questi accertamenti, vorrei comunque porre alcune domande (sto, credo comprensibilmente, vivendo un periodo di grande preoccupazione per il mio rapporto di coppia):

1) è possibile che un calo del desiderio sia dovuto a cause diverse da deficit ormonali, tipo vascolari (escludendo quelle psicogene)?
2) quali sono le possibili cause della riduzione/assenza di erezioni mattutine (ancora escludendo quelle psicogene)?

RingraziandoVi per l'attenzione, Vi saluto cordialmente.
[#1]
Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656 55
Caro signore,
mi complimento con il suo andrologo che l' ha inquadrata alla perfezione.
Una opinione? La testa è l' organo sessuale più importante, estremamente corretto indagare prima tutte e ripettutte le altre cause come sta facendo il collega.. Faccia sapere come vanno le cose.
[#2]
Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
Preg.mo Dottore,
La ringrazio per la celere risposta. In effetti anch'io ho tratto un'ottima impressione dello specialista cui mi sono rivolto e sono estremamente fiducioso.
Il mio post risponde solo all'esigenza di "riempire questi giorni di attesa", gestendoli un po' meglio di quanto io stia in realtà facendo.
In sintesi, mi chiedevo se il deficit ormonale potrebbe essere sufficiente a spiegare i sintomi che ho riferito, senza chiamare in causa problematiche di natura vascolare.
Grazie ancora per l'attenzione.
[#3]
Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656 55
Certo che sì, ci sappia dire come vanno le cose se desidera. E' comunque abbastanza difficile trovare una causa vascolare a 35 anni. Ma comunque bisogna indagare sempre, non c' è mai nulla di scontato
[#4]
Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
Gent.li Dottori,
riporto di seguito gli esiti dei dosaggi ormonali:

FSH 1.59 mUl/ml (rif. 1.00-14.00)
LH 1.09 mUl/ml (rif. 1.00-10.00)
HPRL 16.05 ng/ml (rif. 5.00-20.00)
S-testosterone libero 5.30 pg/ml (rif. 4.00-41.00)
S-testosterone totale 5.48 ng/ml (rif. 1.60-10.00)

Da una mia (ingenua) prima lettura, sarei portato a dire che è tutto ok, a parte qualche valore ai limiti inferiori dei range di riferimento.

In questi giorni, facendo più attenzione alle mie "dinamiche", ho osservato quanto segue:
1) non raggiungo buone erezioni spontanee
2) fatico a raggiungere buone erezioni con autostimolazione
3) raggiungo buone erezioni sono con stimolazioni "mentali" e fisiche da parte della mia partner
4) subisco cali di erezione solo (ma non sempre) quando indosso il preservativo

Sto attendendo di effettuare il test di farmaco-erezione. Nel frattempo, vorrei chiederVi:

1) può il preservativo essere la causa dei cali di erezione?, Se sì, cosa posso fare?
2) non capisco la ragione della riduzione delle erezioni spontanee, che fino a 2-3 anni fa erano sistematiche e vigorose. Pensavo fosse associata a problematiche ormonali, ma sembrerebbe di no...Può essere esclusivamente associata a periodi di stress e stanchezza?

Grazie per la Vostra attenzione
[#5]
Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656 55
Caro signore,
i numeri significano poco senza interpretazione, tenga presente che testosteronemia ai limiti inferiori della norma si può ritrovare dopo stress improvvisi (es. paracadusti dopo il lancio, appena atterrati). Il profilattico è maledetto per abbattere le erezioni: distrae e mitiga le sensazioni. Penso che sia giunto il momento del conjtrollo dal suo andrologo. In ogni caso non mi preoccuperein di quel testosterone La perdita di erezioni spontanee è un sintoimo che isolato dal contesto vuol dire poco.
Faccia sapere come vanno le cose.
[#6]
Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
Dr. Cavallini,
grazie ancora per la rapida risposta.

La visita andrologica è ovviamente in programma, subito dopo il test di farmaco-erezione (per il quale purtroppo dovrò attendere ancora parecchi giorni).
Capisco di essere ad un passo dal cadere nel "peccato" dell'autodiagnosi, ma sto cercando di raccogliere informazioni per dare una spiegazione ai miei problemi, in quanto l'attesa è snervante, al punto che una consistente ansia di prestazione si sta aggiungendo ai sintomi già descritti, facendomi perdere ogni desiderio di fare l'amore.

Mi piacerebbe sentirmi dire che i miei sintomi sono perfettamente compatibili con problematiche di stress e che io sto ingigantendo il problema: davvero fatico ad accettare questa assenza di risposte spontanee, che davvero mi preoccupa.

Cordiali saluti
[#7]
Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656 55
Caro signore,
una risposta a naso? Se si accontenta eccola: in assenza di fattori rischio (fumo, alcool, obesità, diabete) un problema a 35 anni: tranquillo. Attenda con fiducia.
[#8]
Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
Gentili Dottori,

è finalmente arrivato il tempo delle risposte... L'ecodoppler ha evidenziato una riduzione del flusso entro una delle arterie cavernose (velocità di picco sistolico 27 m/s). L'andrologo mi ha prescritto Cialis 10 mg due volte la settimana. Vi pongo alcune domande, che per ansia o distrazione non sono riuscito a rivolgere allo specialista:

1) può il Cialis provocare a lungo andare un miglioramento permanente della situazione di deficit riscontrata?
2) è possibile che il mio fisico si "abitui" al farmaco, al punto di renderlo inefficace nel tempo?
3) i comuni effetti collaterali del Cialis possono provocare danni permanenti all'organismo?
4) è vero che il Cialis può indurre ritardo o mancanza dell'eiaculazione? Se sì, quanto frequenti sono questi effetti collaterali?

Ancora grazie per il prezioso servizio che svolgete.
Cordialità

[#9]
Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656 55
Faccio copia incolla che faccio prima:

1) può il Cialis provocare a lungo andare un miglioramento permanente della situazione di deficit riscontrata?
Si può

2) è possibile che il mio fisico si "abitui" al farmaco, al punto di renderlo inefficace nel tempo?
Si chiama tachifilassi, succede per tutti i farmaci, ci sono rimedi, non si preoccupi

3) i comuni effetti collaterali del Cialis possono provocare danni permanenti all'organismo?
No
4) è vero che il Cialis può indurre ritardo o mancanza dell'eiaculazione?
No
Se sì, quanto frequenti sono questi effetti collaterali?
Cordialità
[#10]
Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
Gent.le Dottor Cavallini,

Anzitutto mi scuso, perchè alla sua solita rapida e puntuale risposta non ha fatto seguito un mio altrettanto rapido e dovuto ringraziamento.
Passo di nuovo di qui per condividere l'evoluzione della situazione e porre un altro quesito.

Ho assunto Cialis 5 mg (ho autonomamente deciso di provare a dividere la pastiglia in due parti) in un paio di occasioni, osservando una migliore "prontezza" della risposta erettiva, anche a stimoli più blandi.
In ogni caso, anche senza Cialis la situazione è assolutamente soddisfacente, al punto che il farmaco è rimasto nel cassetto.
Mi chiedo dunque se il ridotto flusso arterioso evidenziato dall'ecodoppler sia in realtà modesto, al punto da produrre un effetto tangibile solo in concomitanza di altri fattori, anche occasionali, che possano "fare sinergia" con tale problema.

Il dubbio che mi viene (chiedo venia per il tentativo di autodiagnosi) è relativo ad una possibile infiammazione cronica delle vie seminali. Infatti, a volte in passato, oltre alle già citate sensazioni di pressione pelvica e strizione ai testicoli, ho avuto occasionali e transitori problemi di (1) riduzione della quantità di eiaculato con contemporanea diminuzione della potenza del getto e (2) concomitante eiaculazione precoce.
Dunque: ha senso approfondire la cosa, anche a seguito di un esito negativo dell'esplorazione digitale della prostata? Se sì, cosa mi consiglia?

Grazie ancora per l'attenzione.




[#11]
Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656 55
Caro signore,
ora mi attiro le ire di alcuni dei colleghi "organicisti" del sito. In effetti le risponde uno dei più psicologisti. La ridizione di flusso arterioso all' ecodoppler potrebbe anche essere stata indotta da un particolare stao emotivo del momento o scatenato dall' esame stesso, visto come sono andate poi le cose. Tadalafil è nel cassetto. Pertanto tendo ad ascrivere quelle alterazioni eiaculatorie ad un problema psicogenico. Penso che un approccio psicosessuologico possa esserle di aiuto. Faccia sapere come vanno le cose. A propospositpo per me se la esplorazione digitale della prostrata è negatiova, non c' è infiammazione, per lo meno di qualche importanza.
[#12]
Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
Preg.mo Dottore,

In realtà, se fossi medico, sarei anch'io "organicista" :-)
Perciò mi vien da pensare che il mio caso sia un po' al limite della norma, al punto che il problema si inneschi quando tanti piccoli fattori di per sè poco significanti interagiscono tra loro in modo "costruttivo", alzando la testa sopra la soglia di sensibilità del mio organismo.

Ciononostante non posso che confermare come tutta questa situazione abbia di fatto innescato in me uno stato ansioso che mi porta a vivere la sessualità meno spontaneamente, quasi come la ricerca di una prestazione... E qui immagino che l'approccio "psicologista" abbia molto da dire...

Mi farò risentire.

Grazie davvero per il tempo dedicatomi

[#13]
Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656 55
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