Dolore e scosse zona testicoli
Buonasera,
mi rivolgo a voi per una porvi un quesito "orientativo" dato che non riesco a trovare una strada per capire il mio problema.
Il mio problema è il seguente: accuso fastidi dolorosi di intensità variabile da alcuni mesi ad entrambi i testicoli. I fastidi possono definirsi come scosse, ovvero episodi dolorosi istantanei non legati direttamente ad alcun movimento specifico o postura, associato ad indolenzimento generale dopo la scossa (testicoli doloranti al tatto). Le scosse aumentano di frequenza con a) lunghe ore seduto; b) esercizio fisico di "forza" (ad esempio, poco fastidio nella corsa ma dolore dopo l'arrampicata sportiva dove si usano spostamenti di peso su una gamba con conseguente sforzo muscolare prolungato). Non ho trovato nell'ambito dell'andrologia/urologia una diagnosi particolare...per questo mi sto orientando a cercare di provare a percorre anche altre strade, oppure ad approfondire magari alcuni aspetti andrologici.
Vi scrivo il più brevemente possibile la mia storia da questo punto di vista:
- ho 27 anni, ho sempre praticato sport ma da due anni ho intensificato l'attività ciclistica. Faccio un lavoro in cui lunghe ore di ufficio sono intervallate da alcune scarpinate per sopralluoghi in zone impervie.
- Settembre 2017 a seguito di un escursione in MTB di 4h, episodio notturno di epididimite testicolo sx con prima giornata al pronto soccorso (antibiotici 5gg) - A controllo, epididimite scomparsa;
- Novembre 2017 nuovo episodio (senza evidente causa) di epididimite sx e seconda girata al pronto soccorso (antibiotici 10gg);
Da qui, nei mesi successivi, sono insorti i problemi di cui vi parlo. Ho quindi provveduto a effettuare una serie di visite urologiche/andrologiche che hanno evidenziato:
- Varicocele di II grado al sx e di I grado al dx con spermiogramma un po' alterato;
- NO epididimite;
- Leggera infiammazione prostata con piccola cisti;
- Presenza di Idatide del Morgagni testicolo sx;
- Negativo spermacoltura e urinocoltura se non a Gardnerella.
- Nessun particolare problema rilevato a livello di colonna vertebrale da risonanza magnetica;
- Nessun problema rilevato da eco-addome.
Considerando che un po' di fastidio ai didimi lo avevo percepito anche prima dell'epididimite soprattutto dopo le uscite ciclistiche (sintomi annullati con una regolazione di sella), ma che queste scosse dolorose hanno avuto inizio solo dopo l'episodio infiammatorio al testicolo, vi chiedo se è utile percorre nuove strade diagnostiche (ad esempio nevralgia del pudendo o altre cause neurologiche) o provare ad approfondire qualche aspetto prettamente andrologico.
Sono costretto a chiederlo a voi in quanto, il mio medico curante, non sembra che abbia idee su dove sbattere la testa... mi ha infatti risposto testualmente "non so più che fare".
Cari saluti vi ringrazio anticipatamente.
P.S. Ho provato varie cure, l'unica che ha dato una svolta (seppur non risolutiva).... lavorare di più in piedi!
mi rivolgo a voi per una porvi un quesito "orientativo" dato che non riesco a trovare una strada per capire il mio problema.
Il mio problema è il seguente: accuso fastidi dolorosi di intensità variabile da alcuni mesi ad entrambi i testicoli. I fastidi possono definirsi come scosse, ovvero episodi dolorosi istantanei non legati direttamente ad alcun movimento specifico o postura, associato ad indolenzimento generale dopo la scossa (testicoli doloranti al tatto). Le scosse aumentano di frequenza con a) lunghe ore seduto; b) esercizio fisico di "forza" (ad esempio, poco fastidio nella corsa ma dolore dopo l'arrampicata sportiva dove si usano spostamenti di peso su una gamba con conseguente sforzo muscolare prolungato). Non ho trovato nell'ambito dell'andrologia/urologia una diagnosi particolare...per questo mi sto orientando a cercare di provare a percorre anche altre strade, oppure ad approfondire magari alcuni aspetti andrologici.
Vi scrivo il più brevemente possibile la mia storia da questo punto di vista:
- ho 27 anni, ho sempre praticato sport ma da due anni ho intensificato l'attività ciclistica. Faccio un lavoro in cui lunghe ore di ufficio sono intervallate da alcune scarpinate per sopralluoghi in zone impervie.
- Settembre 2017 a seguito di un escursione in MTB di 4h, episodio notturno di epididimite testicolo sx con prima giornata al pronto soccorso (antibiotici 5gg) - A controllo, epididimite scomparsa;
- Novembre 2017 nuovo episodio (senza evidente causa) di epididimite sx e seconda girata al pronto soccorso (antibiotici 10gg);
Da qui, nei mesi successivi, sono insorti i problemi di cui vi parlo. Ho quindi provveduto a effettuare una serie di visite urologiche/andrologiche che hanno evidenziato:
- Varicocele di II grado al sx e di I grado al dx con spermiogramma un po' alterato;
- NO epididimite;
- Leggera infiammazione prostata con piccola cisti;
- Presenza di Idatide del Morgagni testicolo sx;
- Negativo spermacoltura e urinocoltura se non a Gardnerella.
- Nessun particolare problema rilevato a livello di colonna vertebrale da risonanza magnetica;
- Nessun problema rilevato da eco-addome.
Considerando che un po' di fastidio ai didimi lo avevo percepito anche prima dell'epididimite soprattutto dopo le uscite ciclistiche (sintomi annullati con una regolazione di sella), ma che queste scosse dolorose hanno avuto inizio solo dopo l'episodio infiammatorio al testicolo, vi chiedo se è utile percorre nuove strade diagnostiche (ad esempio nevralgia del pudendo o altre cause neurologiche) o provare ad approfondire qualche aspetto prettamente andrologico.
Sono costretto a chiederlo a voi in quanto, il mio medico curante, non sembra che abbia idee su dove sbattere la testa... mi ha infatti risposto testualmente "non so più che fare".
Cari saluti vi ringrazio anticipatamente.
P.S. Ho provato varie cure, l'unica che ha dato una svolta (seppur non risolutiva).... lavorare di più in piedi!
[#1]
caro lettore,
dalla sua scrupolosa e puntuale descrizione ho l'impressione che lei stia vivendo i suoi "disturbi" in maniera un po' accentuata, "ipocondriaca".
Il medico la ha visitata, ha fatto gli accertamenti di rito ( magari aggiunga una ecografia renale per escludere che ci sia un microlitiasi) che avrebbero escluso patologie significative.
Ascolti il suo medico
cari saluti
dalla sua scrupolosa e puntuale descrizione ho l'impressione che lei stia vivendo i suoi "disturbi" in maniera un po' accentuata, "ipocondriaca".
Il medico la ha visitata, ha fatto gli accertamenti di rito ( magari aggiunga una ecografia renale per escludere che ci sia un microlitiasi) che avrebbero escluso patologie significative.
Ascolti il suo medico
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#2]
Utente
Buongiorno,
la ringrazio per la risposta.
La scrupolosa descrizione deriva da un numero elevato di analisi fatte.
Il dolore c'è comunque (ipocondria o meno non me lo sogno), è fastidioso e condiziona il mio stile di vita: se ascolto il mio medico, come si dice dalle mie parti "me lo tengo" in attesa che passi dopo mesi.
Per questo - nel frattempo - cerco altre strade.
Grazie, saluti.
la ringrazio per la risposta.
La scrupolosa descrizione deriva da un numero elevato di analisi fatte.
Il dolore c'è comunque (ipocondria o meno non me lo sogno), è fastidioso e condiziona il mio stile di vita: se ascolto il mio medico, come si dice dalle mie parti "me lo tengo" in attesa che passi dopo mesi.
Per questo - nel frattempo - cerco altre strade.
Grazie, saluti.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 19.2k visite dal 28/03/2018.
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