Tadalafil effetto ritardato ed eiaculazione ritardata
Buongiorno a tutti i medici, a cui ho già chiesto parere mesi fa.
ho 58 anni, e non ho problemi di salute. Sono sposato con figli.
Da quasi 2 anni soffro di scarsa risposta erettiva e calo della libido. Gli esami del sangue (glicemia, colesterolo, trigliceridi e altro) sono nella norma, cosi come circa 15 esami ormonali (PSA, TESTOSTERONE e altri) sono regolari. Circa 3 anni su consiglio di un urologo ho eseguito
flussometria ed ecografria transrettale dove la prostata risultava regolare come dimensioni e morfologia.
L'andrologo cui mi sono rivolto nei mesi scorsi, dopo visita, ritenendo inizialmente la mia problematica di tipo psicologico mi ha prescritto un mese di cialis 5mg a giorni alterni e trattamento con integratore a base di arginina con risultati poco soddisfacenti.
Ad una successiva visita, su mia richiesta, è stato eseguito ecodoppler dinamico con erezione indotta. Struttura e arterie cavernose del pene sono risultate in buono stato cosi come come flusso diastolico e telediastolico ( 89 e -13 cm/sec a Dx e 52 e 0 cm/sec a Sx ).
Al cavernoso dx è stata riscontrata tuttavia una placca fibrocalcifica di 26x5x10 mm esito di probabile trauma pregresso, sicuramente plausibile considerato che è tastabile a "riposo" almeno da quando avevo 13-14 anni, pur non sapendo quale trauma potrei aver subito, non mi mai creato problemi ne dolore, semplicemente crea una lieve deviazione verso dx del pene in fase erettiva del tutto ininfluente sulla mia vita sessuale fino 2 anni fa
Il mio andrologo ritenendo questa la causa delle mie disfunzioni mi ha prescritto Tadalafil 20mg 2 volte a settimana.
Dopo 3 mesi di cura, utilizzando sia Tadalfil generico, che in forma galenica prodotto da 2 distinte farmacie, i risultati sono poco soddisfacenti e mi lasciano perplesso.
Mi spiego. A parte la presenza di libido che appare solo a sprazzi, ma so che il farmaco non ha effetto su questo, noto che l'effetto sull'erezione è molto blando per 24-30 ore, mentre risulta più "deciso" e potente al secondo giorno dall'assunzione, quando non dovrebbe esservi più emivita. Il tutto si protrae per 2-3 giorni fino a calare. Malgrado in questa fase transitoria le erezioni siano buone e soddisfacenti, l'eccitazione è raramente alta, difficile risulta anche r aggiungere l'eiaculazione sia nei rapporti con mia moglie, sia praticando masturbazione, pare mancare l'imput tra fisico e mente.
Premetto che già in passato per raggiungere l'orgasmo nei rapporti intimi dovevo "impegnarmi" molto, mentre risultava più agevole con la masturbazione.
Per concludere, di mia iniziativa, nei mesi scorsi ho richiesto il dosaggio della vitamina D, risultavo carente (valore 15 ug/L) e ho rimediato assumendola per via orale, per cui attualmente il valore appare normale a 35 ug/L.
Richiedo pareri in merito al Tadalafil "a scoppio ritardato" e riguardo alle mie problematiche che fatico a capire se di tipo organico, psicologico o psico-organico. Grazie a chiunque vorrà rispondermi
ho 58 anni, e non ho problemi di salute. Sono sposato con figli.
Da quasi 2 anni soffro di scarsa risposta erettiva e calo della libido. Gli esami del sangue (glicemia, colesterolo, trigliceridi e altro) sono nella norma, cosi come circa 15 esami ormonali (PSA, TESTOSTERONE e altri) sono regolari. Circa 3 anni su consiglio di un urologo ho eseguito
flussometria ed ecografria transrettale dove la prostata risultava regolare come dimensioni e morfologia.
L'andrologo cui mi sono rivolto nei mesi scorsi, dopo visita, ritenendo inizialmente la mia problematica di tipo psicologico mi ha prescritto un mese di cialis 5mg a giorni alterni e trattamento con integratore a base di arginina con risultati poco soddisfacenti.
Ad una successiva visita, su mia richiesta, è stato eseguito ecodoppler dinamico con erezione indotta. Struttura e arterie cavernose del pene sono risultate in buono stato cosi come come flusso diastolico e telediastolico ( 89 e -13 cm/sec a Dx e 52 e 0 cm/sec a Sx ).
Al cavernoso dx è stata riscontrata tuttavia una placca fibrocalcifica di 26x5x10 mm esito di probabile trauma pregresso, sicuramente plausibile considerato che è tastabile a "riposo" almeno da quando avevo 13-14 anni, pur non sapendo quale trauma potrei aver subito, non mi mai creato problemi ne dolore, semplicemente crea una lieve deviazione verso dx del pene in fase erettiva del tutto ininfluente sulla mia vita sessuale fino 2 anni fa
Il mio andrologo ritenendo questa la causa delle mie disfunzioni mi ha prescritto Tadalafil 20mg 2 volte a settimana.
Dopo 3 mesi di cura, utilizzando sia Tadalfil generico, che in forma galenica prodotto da 2 distinte farmacie, i risultati sono poco soddisfacenti e mi lasciano perplesso.
Mi spiego. A parte la presenza di libido che appare solo a sprazzi, ma so che il farmaco non ha effetto su questo, noto che l'effetto sull'erezione è molto blando per 24-30 ore, mentre risulta più "deciso" e potente al secondo giorno dall'assunzione, quando non dovrebbe esservi più emivita. Il tutto si protrae per 2-3 giorni fino a calare. Malgrado in questa fase transitoria le erezioni siano buone e soddisfacenti, l'eccitazione è raramente alta, difficile risulta anche r aggiungere l'eiaculazione sia nei rapporti con mia moglie, sia praticando masturbazione, pare mancare l'imput tra fisico e mente.
Premetto che già in passato per raggiungere l'orgasmo nei rapporti intimi dovevo "impegnarmi" molto, mentre risultava più agevole con la masturbazione.
Per concludere, di mia iniziativa, nei mesi scorsi ho richiesto il dosaggio della vitamina D, risultavo carente (valore 15 ug/L) e ho rimediato assumendola per via orale, per cui attualmente il valore appare normale a 35 ug/L.
Richiedo pareri in merito al Tadalafil "a scoppio ritardato" e riguardo alle mie problematiche che fatico a capire se di tipo organico, psicologico o psico-organico. Grazie a chiunque vorrà rispondermi
[#1]
Caro lettore
a 58 anni le arterie potrebbero essere un po' "sclerotiche" e funzionare meglio con un vasodilatatore come il tadalafil
La presenza di una placca ( non creo riferibile ad un trauma !!!) può far pensare ad una Induratio Penis plastica che , accanto alla placca, alla possibile curvatura del pene, porta ad una alterazione dei meccanismi veo-occlusiva dei corpi cavernosi con difficoltà ad ottenere una valida rigidità ed a mantenerla nel tempo
veda di usare il cialis solo al bisogno
senta il suo andrologo
cari saluti
a 58 anni le arterie potrebbero essere un po' "sclerotiche" e funzionare meglio con un vasodilatatore come il tadalafil
La presenza di una placca ( non creo riferibile ad un trauma !!!) può far pensare ad una Induratio Penis plastica che , accanto alla placca, alla possibile curvatura del pene, porta ad una alterazione dei meccanismi veo-occlusiva dei corpi cavernosi con difficoltà ad ottenere una valida rigidità ed a mantenerla nel tempo
veda di usare il cialis solo al bisogno
senta il suo andrologo
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#2]
Utente
Gentile dott. Pozza, grazie per la rapida risposta. Non metto in dubbio che alla mia età le arterie non siano paragonabili a quelle di quando avevo 18 anni, ma l'ecodoppler eseguito dal mio andrologo ha rilevato come, a parte la placca, i corpi cavernosi siano simmettrici a normale morfologia ed ecostruttura con membrana albuginea nella norma. Nessun accenno a fuga venosa confermata dalla velocità dei flussi telediastolici e telediastolici assolutamente nella norma.
Ribadisco che la placca, la "cicatrice" è percepibile al tatto da quando avevo 13-14 anni, solo che nella mia ignoranza, fino a qualche mese fa, l'ho sempre considerata "normale" e non ha mai creato problemi. La curvatura, verso dx, è lieve, 4/5°, secondo molti pareri fisiologica, probabilmente ce l'ho da sempre, mia moglie ci scherza da quando siamo sposati , oltre vent'anni. Non mi risulta la IPP si manifesti in età adolescenziale, mi pare tra l'altro che sia una malattia progressiva, se cosi fosse in oltre 40 anni ora avrei il pene completamente calcificato.Cari saluti
Ribadisco che la placca, la "cicatrice" è percepibile al tatto da quando avevo 13-14 anni, solo che nella mia ignoranza, fino a qualche mese fa, l'ho sempre considerata "normale" e non ha mai creato problemi. La curvatura, verso dx, è lieve, 4/5°, secondo molti pareri fisiologica, probabilmente ce l'ho da sempre, mia moglie ci scherza da quando siamo sposati , oltre vent'anni. Non mi risulta la IPP si manifesti in età adolescenziale, mi pare tra l'altro che sia una malattia progressiva, se cosi fosse in oltre 40 anni ora avrei il pene completamente calcificato.Cari saluti
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 8.7k visite dal 23/03/2018.
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