MALATTIA DI PEYRONIE
Buongiorno Dottori,
scrivo non per me, ma per mio padre (età dai 50 ai 60 anni), da circa 3/4 mesi lamentava un indolenzimento generale del pene che non presentava altri sintomi, nell'ultimo mese di colpo si è ritrovato (in erezione) un pene curvo in modo anomalo e, dopo visita dall'andrologo gli è stata diagnosticata purtroppo la malattia di Peyronie (prima solo a vista, poi dopo aver fatto ECO COLOR DOPPLER DINAMICO PENIENO è stata diagnosticata in via ufficiale).
Per lui a breve partirà l'inizio di quella che sarà la cura farmacologica (sta prendendo ora vitamina E 2 compresse al giorno), con iniezioni di XAPEX previste per il futuro.
Ora le mie domande sono queste:
Potete cortesemente spiegare quanta percentuale di successo hanno le iniezioni di XAPEX (che da quanto ho capito è una terapia nata da pochissimo ma che risulta forse la prima vera cura farmacologica che da risultati significativi)?
Inoltre presentando una curvatura di 70 gradi più o meno c'è la possibilità di riportarlo in posizione dritta o rimarrà sempre un grado di curvatura (considerando che di suo fisiologicamente ce l'ha sempre avuta)?
Non avendo subito ne traumi, ne niente di significativo che possa aver contribuito alla formazione di questa placca / calcificazione fibrosa, può essersi formata solo per una questione di età? Inoltre il fatto che fisiologicamente era già "storto" può aver contribuito? Oppure anche chi presenta un pene in linea di massima "dritto" può riscontrare questa problematica senza nessun tipo di trauma particolare?
Grazie mille per le vostre risposte in anticipo, mi piacerebbe parlarne anche perchè mi sembra che di questa malattia se ne parli molto, ma che si parli poco di come affrontarla e di come curaralra con efficacia senza ricorrere per forza di cose alla chirurgia
scrivo non per me, ma per mio padre (età dai 50 ai 60 anni), da circa 3/4 mesi lamentava un indolenzimento generale del pene che non presentava altri sintomi, nell'ultimo mese di colpo si è ritrovato (in erezione) un pene curvo in modo anomalo e, dopo visita dall'andrologo gli è stata diagnosticata purtroppo la malattia di Peyronie (prima solo a vista, poi dopo aver fatto ECO COLOR DOPPLER DINAMICO PENIENO è stata diagnosticata in via ufficiale).
Per lui a breve partirà l'inizio di quella che sarà la cura farmacologica (sta prendendo ora vitamina E 2 compresse al giorno), con iniezioni di XAPEX previste per il futuro.
Ora le mie domande sono queste:
Potete cortesemente spiegare quanta percentuale di successo hanno le iniezioni di XAPEX (che da quanto ho capito è una terapia nata da pochissimo ma che risulta forse la prima vera cura farmacologica che da risultati significativi)?
Inoltre presentando una curvatura di 70 gradi più o meno c'è la possibilità di riportarlo in posizione dritta o rimarrà sempre un grado di curvatura (considerando che di suo fisiologicamente ce l'ha sempre avuta)?
Non avendo subito ne traumi, ne niente di significativo che possa aver contribuito alla formazione di questa placca / calcificazione fibrosa, può essersi formata solo per una questione di età? Inoltre il fatto che fisiologicamente era già "storto" può aver contribuito? Oppure anche chi presenta un pene in linea di massima "dritto" può riscontrare questa problematica senza nessun tipo di trauma particolare?
Grazie mille per le vostre risposte in anticipo, mi piacerebbe parlarne anche perchè mi sembra che di questa malattia se ne parli molto, ma che si parli poco di come affrontarla e di come curaralra con efficacia senza ricorrere per forza di cose alla chirurgia
[#1]
La terapia con xiapex funziona, ma solo provando si può sapere quanto. In genere si esegue una infiltrazione e se c è beneficio evidente in termini di curvatura se ne fanno altre due al massimo, 1 -
Al mese
Il Peyronie è malattia replicativs legata ad alterazioni di 4 geni del braccio corto del cromosoma 19, cui età, diabete, fumo, arteriosclerosi, traumi permettono L epifania.
Al mese
Il Peyronie è malattia replicativs legata ad alterazioni di 4 geni del braccio corto del cromosoma 19, cui età, diabete, fumo, arteriosclerosi, traumi permettono L epifania.
[#2]
Utente
Grazie mille per il riscontro dottore,
c'è quindi anche la possibilità che le iniezioni di xiapex non facciano minimamente effetto? O si può sempre comunque ottenere quanto meno un organo in grado di essere meccanicamente "utilizzato" liberandosi di questo, a mio modo di vedere, handicap vero e proprio?
grazie per il riscontro
c'è quindi anche la possibilità che le iniezioni di xiapex non facciano minimamente effetto? O si può sempre comunque ottenere quanto meno un organo in grado di essere meccanicamente "utilizzato" liberandosi di questo, a mio modo di vedere, handicap vero e proprio?
grazie per il riscontro
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.3k visite dal 21/03/2018.
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