Ulteriore diminuzione della libido e aumento deficit erettie
gentili dottori
sono un ragazzo di 32 anni,
ho avuto una pubertà e uno sviluppo sessuale assolutamente normale, con un accentuato desiderio,un'attività masturbatoria giornaliera o bigiornaliera, con erezioni mattutine,notturne e diurne ampiamente nella soglia alta della norma.
poi intorno all'età di 17 anni,qualche equilibrio si è spezzato e ho iniziato ad avere serie difficoltà di erezione.
feci un profilo ormonale ei risultati furono nella norma tranne il livello della prolattina che arrivò a 38 ng/ml su un range massimo di 19 ng/ml.
Fui tranquillizzato sul fatto che non era un valore suggestivo di adenoma ipofisario,ma comunque feci una tac confermò questa tesi.
Ripetei le analisi molte volte negli anni, più volte all'anno e questo valore più o meno rimaneva leggermente alterato.
Feci le mie prime visite urologiche (ripetute negli anni)con ecografia dove si evidenziarono un varicocele di terzo grado e una prostata con aree lievemente ipoecogene e delle calcificazioni come da pregresse prostatiti, ma sostanzialmente tutto nella norma.
A due rm encefalo fu refertata una sindrome della sella vuota.( ma a quanto pare non le fu attribuito un significato clinico)
alla fine in un modo o in un altro, negli anni,questa prolattina rientrò nella norma ,ma non i miei sintomi che allo stato attuale circa,15 anni dopo, sono:
erezione difficoltosa ( con alti e bassi) ,libido bassa, potenza sessuale bassa, eiaculazione debole ed "effusiva", poca quantità di eiaculato, tempi refrattari molto lunghi, impossibilità di avere due rapporti di seguito o nello stesso giorno, no erezioni mattutine o notturne da 15 anni, no erezioni psicogene.
ho eseguito 2 ecografie dinamiche con pge (l'ultima con il mio attuale andrologo, con 10mcg) che hanno portato ad una leggera tumescenza ma non ad una erezione (come ne ho quando le cose vanno bene). sostanzialmente tutto bene : perfetta la parte arteriosa, un pochino meno quella venosa.
per circa un mese ho assunto 10 mg di cialis e ovviamente le cose iniziavano ad andare leggermente meglio,un circolo virtuoso e a fasi alterne.
per una settimana ho assunto anche 12,5 mg di clomid. e la mia sensazione è che da quando ho iniziato il clomid le cose vadano molto peggio...è come se tutto si fosse bloccato:erezioni,libido,produzione di liquido seminale.
riporto le mie ultime analisi
tsh = 1.46 0,35 - 3.20
ft3 = 3.9 2.4 - 4,2
ft4 = 12.7 8,5 - 16.5
tst = 5.31 2,50 - 8,40
tst libero = 55.84 40.000 - 110.000
DHEAS = 1750 1.500 - 4.800
SHBG = 33 15 - 65
17-b-estradiolo (E2) = 27 15 - 44
prl = 9,4 3,5 - 15,5
fsh = 2,8 1.0 - 8.0
LH = 2,4 2,5 -
mi piacerebbe capire se il clomid può avere un'influenza negativa su libido ed erezione, insomma se possa peggiorare la situazione invece che migliorarla.
e mi piacerebbe avere una vostra opinione su questo quadro sintomatologico.
ho provato più e più volte a cercare aiuto da vari specialisti, ma non sono riuscito a trovare una causa, una diagnosi, una prognosi, una cura.
apprezzerò ogni aiuto.
sono un ragazzo di 32 anni,
ho avuto una pubertà e uno sviluppo sessuale assolutamente normale, con un accentuato desiderio,un'attività masturbatoria giornaliera o bigiornaliera, con erezioni mattutine,notturne e diurne ampiamente nella soglia alta della norma.
poi intorno all'età di 17 anni,qualche equilibrio si è spezzato e ho iniziato ad avere serie difficoltà di erezione.
feci un profilo ormonale ei risultati furono nella norma tranne il livello della prolattina che arrivò a 38 ng/ml su un range massimo di 19 ng/ml.
Fui tranquillizzato sul fatto che non era un valore suggestivo di adenoma ipofisario,ma comunque feci una tac confermò questa tesi.
Ripetei le analisi molte volte negli anni, più volte all'anno e questo valore più o meno rimaneva leggermente alterato.
Feci le mie prime visite urologiche (ripetute negli anni)con ecografia dove si evidenziarono un varicocele di terzo grado e una prostata con aree lievemente ipoecogene e delle calcificazioni come da pregresse prostatiti, ma sostanzialmente tutto nella norma.
A due rm encefalo fu refertata una sindrome della sella vuota.( ma a quanto pare non le fu attribuito un significato clinico)
alla fine in un modo o in un altro, negli anni,questa prolattina rientrò nella norma ,ma non i miei sintomi che allo stato attuale circa,15 anni dopo, sono:
erezione difficoltosa ( con alti e bassi) ,libido bassa, potenza sessuale bassa, eiaculazione debole ed "effusiva", poca quantità di eiaculato, tempi refrattari molto lunghi, impossibilità di avere due rapporti di seguito o nello stesso giorno, no erezioni mattutine o notturne da 15 anni, no erezioni psicogene.
ho eseguito 2 ecografie dinamiche con pge (l'ultima con il mio attuale andrologo, con 10mcg) che hanno portato ad una leggera tumescenza ma non ad una erezione (come ne ho quando le cose vanno bene). sostanzialmente tutto bene : perfetta la parte arteriosa, un pochino meno quella venosa.
per circa un mese ho assunto 10 mg di cialis e ovviamente le cose iniziavano ad andare leggermente meglio,un circolo virtuoso e a fasi alterne.
per una settimana ho assunto anche 12,5 mg di clomid. e la mia sensazione è che da quando ho iniziato il clomid le cose vadano molto peggio...è come se tutto si fosse bloccato:erezioni,libido,produzione di liquido seminale.
riporto le mie ultime analisi
tsh = 1.46 0,35 - 3.20
ft3 = 3.9 2.4 - 4,2
ft4 = 12.7 8,5 - 16.5
tst = 5.31 2,50 - 8,40
tst libero = 55.84 40.000 - 110.000
DHEAS = 1750 1.500 - 4.800
SHBG = 33 15 - 65
17-b-estradiolo (E2) = 27 15 - 44
prl = 9,4 3,5 - 15,5
fsh = 2,8 1.0 - 8.0
LH = 2,4 2,5 -
mi piacerebbe capire se il clomid può avere un'influenza negativa su libido ed erezione, insomma se possa peggiorare la situazione invece che migliorarla.
e mi piacerebbe avere una vostra opinione su questo quadro sintomatologico.
ho provato più e più volte a cercare aiuto da vari specialisti, ma non sono riuscito a trovare una causa, una diagnosi, una prognosi, una cura.
apprezzerò ogni aiuto.
[#2]
Utente
gentile dottore la ringrazio e ringrazio chiunque vorrà intervenire.
non dubito sul fatto che, l'aspetto psicologico abbia avuto un peso rilevante in questo quadro sintomatologico, che tra l'altro si infila nel mezzo di altri quadri sintomatologici sistemici più ampi e complessi da spiegare in poche righe.
è pur vero che trovo strano che una sessualità assolutamente normale nel giro di pochi anni abbia iniziato a mostrare problemi senza evidenti cause psico sociali circostanti.
come trovo anche difficile addossare ad un problema psicogeno una diminuzione evidentissima di eiaculato, una emissione effusiva di quest'ultimo, una tendenza alla "risalita" dei testicoli, una assenza di erezioni notturne e mattutine, tempi refrattari molto lunghi, almeno 24 ore,perdita di erezione in particolare in determinate posizioni, etc etc.
mentre dal punto di vista fisiopatologico qualche "elemento di disturbo"( prolattina-varicocele-prostatiti sub acute- sindrome di empty sella ) immagino possa aver quantomeno contribuito in modo incisivo al instaurarsi di questo stato.
vorrei chiarire oltretutto che vivo una relazione stabile da 9 anni in cui ho sempre avuto rapporti sessuali, non mi trovo quindi in uno stato di "emergenza,allarme o stress elevato) che potrebbe magari vivere una persona che affronta questi problemi per la prima volta e magari nell'ambito di una relazione agli inizi o di una cilecca del sabato sera.
è un situazione sedimentata.
come se su una scala da uno a dieci in cui dieci rappresenta la norma per un ragazzo della mia età, avessi un livello 5 in tutti gli aspetti (nell'ambito di questa relazione, probabilmente un livello 1 in altre situazioni meno familiari)
mi piacerebbe in oltre capire come mai in uno stato di miglioramento sintomatologico e quindi emotivo dovuto principalmente al cialis, l'aggiunta di un farmaco verso cui ero ben disposto (clomid) in quanto creduto benefico dal sottoscritto, abbia portato un risultato diametralmente opposto a ciò che era stato preventivato.
e su questo sento di aver davvero necessità di capire, perchè la relazione di causa-effetto è stata più evidente.
Per forma mentis immagino che sia condiviso e intuibile che ognuno di noi abbia una sensibilità individuale ad ogni elemento stressogeno che sia esso di origine bio-psico-sociale o fisio-patologico.
perchè non ipotizzare quindi in questo caso che una modesta alterazione su un indice statistico si stata invece determinante nel mio singolo caso?
così ,ad esempio, magari la prolattina,il varicocele, la prostatite,un livello di testosterone, di dheas l'uso di marijuana nel passato,un problema di conduzione nervosa a livello simpatico o parasimpatico, un'alterazione nel sistema neurorecettoriale etc. etc. come anche ovviamente ansia, stress, potrebbero, nel sistema UTENTE 437324 cioè io, potrebbero essere causa o conseguenza di questa situazione?
perchè escludere a priori che una cura ad sempio (sparo) di cabergolina, o bupropione, o trazodone, o un inibitore della aromatasi, o un serm, con uno specifico intervento psicologico non possa rivelarsi la scelta vincente?
dette da me ovviamente sono solo nomi a caso.... e lungi da me ovviamente suggerire cure a professionisti del vostro calibro
purtroppo le mie insignificanti conoscenze mi permettono solo di ipotizzare che in un sistema complesso come quello di cui stiamo parlando, le variabili sono infinite, ma magari lo sono anche le possibilità di intervento.
detto ciò ... devo risolvere il problema, e la strada che ho percorso stava dando risutati che poi il clomid ha vanificato.
spero possiate rispondere a tutti questi "perchè" e magari se possibile ipotizzare anche un'altra strada a quella sacrosanta indicatami dal gentile dott. Cavallini.
grazie in anticipo.
non dubito sul fatto che, l'aspetto psicologico abbia avuto un peso rilevante in questo quadro sintomatologico, che tra l'altro si infila nel mezzo di altri quadri sintomatologici sistemici più ampi e complessi da spiegare in poche righe.
è pur vero che trovo strano che una sessualità assolutamente normale nel giro di pochi anni abbia iniziato a mostrare problemi senza evidenti cause psico sociali circostanti.
come trovo anche difficile addossare ad un problema psicogeno una diminuzione evidentissima di eiaculato, una emissione effusiva di quest'ultimo, una tendenza alla "risalita" dei testicoli, una assenza di erezioni notturne e mattutine, tempi refrattari molto lunghi, almeno 24 ore,perdita di erezione in particolare in determinate posizioni, etc etc.
mentre dal punto di vista fisiopatologico qualche "elemento di disturbo"( prolattina-varicocele-prostatiti sub acute- sindrome di empty sella ) immagino possa aver quantomeno contribuito in modo incisivo al instaurarsi di questo stato.
vorrei chiarire oltretutto che vivo una relazione stabile da 9 anni in cui ho sempre avuto rapporti sessuali, non mi trovo quindi in uno stato di "emergenza,allarme o stress elevato) che potrebbe magari vivere una persona che affronta questi problemi per la prima volta e magari nell'ambito di una relazione agli inizi o di una cilecca del sabato sera.
è un situazione sedimentata.
come se su una scala da uno a dieci in cui dieci rappresenta la norma per un ragazzo della mia età, avessi un livello 5 in tutti gli aspetti (nell'ambito di questa relazione, probabilmente un livello 1 in altre situazioni meno familiari)
mi piacerebbe in oltre capire come mai in uno stato di miglioramento sintomatologico e quindi emotivo dovuto principalmente al cialis, l'aggiunta di un farmaco verso cui ero ben disposto (clomid) in quanto creduto benefico dal sottoscritto, abbia portato un risultato diametralmente opposto a ciò che era stato preventivato.
e su questo sento di aver davvero necessità di capire, perchè la relazione di causa-effetto è stata più evidente.
Per forma mentis immagino che sia condiviso e intuibile che ognuno di noi abbia una sensibilità individuale ad ogni elemento stressogeno che sia esso di origine bio-psico-sociale o fisio-patologico.
perchè non ipotizzare quindi in questo caso che una modesta alterazione su un indice statistico si stata invece determinante nel mio singolo caso?
così ,ad esempio, magari la prolattina,il varicocele, la prostatite,un livello di testosterone, di dheas l'uso di marijuana nel passato,un problema di conduzione nervosa a livello simpatico o parasimpatico, un'alterazione nel sistema neurorecettoriale etc. etc. come anche ovviamente ansia, stress, potrebbero, nel sistema UTENTE 437324 cioè io, potrebbero essere causa o conseguenza di questa situazione?
perchè escludere a priori che una cura ad sempio (sparo) di cabergolina, o bupropione, o trazodone, o un inibitore della aromatasi, o un serm, con uno specifico intervento psicologico non possa rivelarsi la scelta vincente?
dette da me ovviamente sono solo nomi a caso.... e lungi da me ovviamente suggerire cure a professionisti del vostro calibro
purtroppo le mie insignificanti conoscenze mi permettono solo di ipotizzare che in un sistema complesso come quello di cui stiamo parlando, le variabili sono infinite, ma magari lo sono anche le possibilità di intervento.
detto ciò ... devo risolvere il problema, e la strada che ho percorso stava dando risutati che poi il clomid ha vanificato.
spero possiate rispondere a tutti questi "perchè" e magari se possibile ipotizzare anche un'altra strada a quella sacrosanta indicatami dal gentile dott. Cavallini.
grazie in anticipo.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.7k visite dal 20/03/2018.
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