Dolore capezzolo
Buongiorno..
Da 6anni soffro di Gastrite cronica ed Esofagite curate quasi in modo continuativo con Lansox30 o Pantorc40 più a cicli Gaviscon o Riopan.
A Settembre il Gastroenterolo per accelerare lo svuotamento gastrico mi ha prescritto Levopraid 25mg 2pastiglie al giorno,ma a visita non ci siamo intesi e lui intendeva 20giorni di ciclo sospesione per 10giorni e così via ciclicamente.
Mentre io da Settembre a fine Gennaio ho preso il Levopraide in modo continuativo sempre 2pastiglie al giorno,
Fin quando ho cominciato ad avvertire una sensazione di dolore al tatto al capezzolo sinistro..se lo premo sento pungere..toccando non sento palline o noduli ma se premo mi fa male...e poi il capezzolo sembra più duro e sensibile rispetto a quello destro.
Ora leggendo il bugiardino ho chiamato il Gastroenterolo e mi ha detto di sospendere il farmaco.
Farmaco sospeso a fine Gennaio(30 del mese)...possibile che ancora tutt'ora dopo più di 1mese di sospensione continuo ad avere il capezzolo dolorante al tatto e più sensibile?
Per smaltire 5mesi continuativi di Levopraide ci va così tanto?
Consigliate esami da fare tipo ecografia mammaria?mammografia nei maschi?
Ecografia dei tessuti molli?
Grazie per le future risposte.
Saluti
Da 6anni soffro di Gastrite cronica ed Esofagite curate quasi in modo continuativo con Lansox30 o Pantorc40 più a cicli Gaviscon o Riopan.
A Settembre il Gastroenterolo per accelerare lo svuotamento gastrico mi ha prescritto Levopraid 25mg 2pastiglie al giorno,ma a visita non ci siamo intesi e lui intendeva 20giorni di ciclo sospesione per 10giorni e così via ciclicamente.
Mentre io da Settembre a fine Gennaio ho preso il Levopraide in modo continuativo sempre 2pastiglie al giorno,
Fin quando ho cominciato ad avvertire una sensazione di dolore al tatto al capezzolo sinistro..se lo premo sento pungere..toccando non sento palline o noduli ma se premo mi fa male...e poi il capezzolo sembra più duro e sensibile rispetto a quello destro.
Ora leggendo il bugiardino ho chiamato il Gastroenterolo e mi ha detto di sospendere il farmaco.
Farmaco sospeso a fine Gennaio(30 del mese)...possibile che ancora tutt'ora dopo più di 1mese di sospensione continuo ad avere il capezzolo dolorante al tatto e più sensibile?
Per smaltire 5mesi continuativi di Levopraide ci va così tanto?
Consigliate esami da fare tipo ecografia mammaria?mammografia nei maschi?
Ecografia dei tessuti molli?
Grazie per le future risposte.
Saluti
[#1]
Caro signore, possibile. Probabilmente quello che è successo è una crescita anomala della ghiandola mammaria e/o del tessuto che la circonda. Per scrupolo senta collega poi sospenda il farmaco come le è stato detto. In più della metà dei casi il problema regredisce spontaneamente in 7-12 mesi. Negli altri bisogna utilizzare farmaci o chirurgia
[#2]
Utente
Buonasera Grazie per la risposta...
Con la frase "Senta il collega" intende il Gastroenerologo?
Il Levopraide l'ho interrotto il 30Gennaio,
ad ora continuo ad avere dolori alla ghiandola e zona circostante sopratutto se premo il capezzolo che sembra più duro turgido...a livello invece di volume(dimensione)non mi sembra cresciuta rispetto all'altra.
Comunque il Levopraide può portare questi problemi?Gli effetti collaterali quanto possono durare dopo 5mesi di terapia continua.
Grazie
Saluti
Con la frase "Senta il collega" intende il Gastroenerologo?
Il Levopraide l'ho interrotto il 30Gennaio,
ad ora continuo ad avere dolori alla ghiandola e zona circostante sopratutto se premo il capezzolo che sembra più duro turgido...a livello invece di volume(dimensione)non mi sembra cresciuta rispetto all'altra.
Comunque il Levopraide può portare questi problemi?Gli effetti collaterali quanto possono durare dopo 5mesi di terapia continua.
Grazie
Saluti
[#4]
Utente
Buongiorno a causa del dolore comparso alle ghiandole mammarie in cocomitanza all'uso di 5mesi di Levopraid ho eseguito un ecografia:
Ecografia mammaria e cavi ascellari.
Si osservano seni con struttura fibroadiposa, con presenza di alcune areole che presentano fibroadenosi a configurare un quadro ecografico di ginecomastia vera. In particolare a destra, il tessuto fibroghiandolare é posto in corrispondenza di Q1 e di Q3, dove si rileva inoltre lieve ectasia duttale. Allo studio ecocolordoppler non si rilevano alterazioni della vascolarizzazione. A sinistra il tessuto fibroghiandolare é posto unicamente in Q1. Al controllo odierno non si osservano in entrambe le mammelle formazioni nodulari solide o cistiche. Bilateralmente sui restanti quadranti i dotti galattofori non sono dilatati. In sede ascellare si apprezzano alcune linfoadenopatie di aspetto reattivo delle dimensioni massime di 11.8 mm a destra e di 11.3 mm a sinistra. In considerazione della sintomatologia segnalata dal paziente si estende l'esame in sede pettorale destra sede sintomatica. A tale livello l'esame non evidenzia attualmente alterazioni patologiche a carico delle strutture esaminate, rilevabili con la metodica, nè immagini US riferibili a processi occupanti spazio o raccolte fluide. CONCLUSIONI: reperto ecografico senza immagini di tipo evolutivo, si apprezza lieve ginecomatia, più evidente a destra. Bilateralmente in sede ascellare si apprezzano piccole linfoadenopatie reattive.
Cosa sono le linfoadenopatie reattive?sono gravi?sono dovute all'infiammazione delle ghiandole?
Perchè cercando in rete si va dalla semplice infiammazione al tumore.
Devo fare un ecografia generale dei linfonodi?
Grazie
Ecografia mammaria e cavi ascellari.
Si osservano seni con struttura fibroadiposa, con presenza di alcune areole che presentano fibroadenosi a configurare un quadro ecografico di ginecomastia vera. In particolare a destra, il tessuto fibroghiandolare é posto in corrispondenza di Q1 e di Q3, dove si rileva inoltre lieve ectasia duttale. Allo studio ecocolordoppler non si rilevano alterazioni della vascolarizzazione. A sinistra il tessuto fibroghiandolare é posto unicamente in Q1. Al controllo odierno non si osservano in entrambe le mammelle formazioni nodulari solide o cistiche. Bilateralmente sui restanti quadranti i dotti galattofori non sono dilatati. In sede ascellare si apprezzano alcune linfoadenopatie di aspetto reattivo delle dimensioni massime di 11.8 mm a destra e di 11.3 mm a sinistra. In considerazione della sintomatologia segnalata dal paziente si estende l'esame in sede pettorale destra sede sintomatica. A tale livello l'esame non evidenzia attualmente alterazioni patologiche a carico delle strutture esaminate, rilevabili con la metodica, nè immagini US riferibili a processi occupanti spazio o raccolte fluide. CONCLUSIONI: reperto ecografico senza immagini di tipo evolutivo, si apprezza lieve ginecomatia, più evidente a destra. Bilateralmente in sede ascellare si apprezzano piccole linfoadenopatie reattive.
Cosa sono le linfoadenopatie reattive?sono gravi?sono dovute all'infiammazione delle ghiandole?
Perchè cercando in rete si va dalla semplice infiammazione al tumore.
Devo fare un ecografia generale dei linfonodi?
Grazie
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.6k visite dal 13/03/2018.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Tumore al seno
Il tumore al seno è il cancro più diffuso in Italia: quali sono i fattori di rischio e come fare prevenzione? Sintomi, diagnosi e cura del carcinoma mammario.