Fitta al glande
Buongiorno dottori, questa mattina mi sono svegliato che, già nel letto, sentivo alcune fitte di dolore al glande, parte centrale orientativamente, lato superiore (non quello inferiore, dove si trova il frenulo). Sono andato al lavoro come sempre, le fitte non le ho più avvertite spontaneamente. Tuttavia, mi accorgo che se provo ad esercitare sul glande una leggera pressione tenendolo tra due dita, queste fitte si ripresentano. E sento come della pressione sanguigna più forte internamente al glande. Salvo queste fitte sparire dopo qualche secondo. Lo stesso avviene se, da seduto, allineo le gambe, congiungendo le ginocchia: fitta al glande e sensazione di maggiore pressione sanguigna. Faccio presente che la cosa non mi procura particolari fastidi, anche perché è avvenuta da stamattina. Ma per curiosità, cercavo di capire di cosa poteva trattarsi e da cosa potesse dipendere. Anche perché ieri non ho in nessun modo stressato l'organo né questo ha subito colpi o traumi.
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Gentile lettore,
potrebbe trattarsi di una infiammazione del glande , detta anche balanite ma, in questi casi, senza una valutazione clinica diretta, è impossibile formulare una risposta corretta, cioè capire la vera causa del suo problema e dare quindi una indicazione su quali passi successivi fare sia a livello diagnostico ma soprattutto terapeutico.
Bisogna, a questo punto, consultare in diretta un esperto andrologo.
Detto questo le ricordo ancora che sempre la visita medica specialistica in diretta rappresenta il solo strumento valido per poterle dare un’indicazione diagnostica mirata e poi eventualmente una prospettiva terapeutica corretta e che i consigli forniti via internet vanno sempre intesi come meri suggerimenti clinici e di comportamento.
Un cordiale saluto.
potrebbe trattarsi di una infiammazione del glande , detta anche balanite ma, in questi casi, senza una valutazione clinica diretta, è impossibile formulare una risposta corretta, cioè capire la vera causa del suo problema e dare quindi una indicazione su quali passi successivi fare sia a livello diagnostico ma soprattutto terapeutico.
Bisogna, a questo punto, consultare in diretta un esperto andrologo.
Detto questo le ricordo ancora che sempre la visita medica specialistica in diretta rappresenta il solo strumento valido per poterle dare un’indicazione diagnostica mirata e poi eventualmente una prospettiva terapeutica corretta e che i consigli forniti via internet vanno sempre intesi come meri suggerimenti clinici e di comportamento.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.7k visite dal 07/03/2018.
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