Del grosso intestino t3n0m0 già operato ho effettuato 8 cicli di chemioterapia adiuvante a scopo
dopo avermi diagnosticato un adenocarcinoma del grosso intestino t3n0m0 già operato ho effettuato 8 cicli di chemioterapia adiuvante a scopo preventivo mi ritrovo a 29 anni con problemi di eiaculazione. prima che mi succedesse l'impensabile era tutto ok ma ad oggi mi ritrovo che al momento dell'orgasmo e quindi dell'eiaculazione non c'è traccia di liquido seminale. ora chiedo se ciò è dato dalla terapia che ho effettuato e quindi devo attendere un po di mesi oppure sono irrecuperabile? o altrimenti come dovrei e potrei comportarmi? grazie.
[#1]
Egergio signore,
se ha la sensazione di eiaculare faccia un esame delle urine post eiaculato su tre campioni e poi vada da un collega, che il suo problema richiede una attenta valutazione. In mancanza di tale sensazione vada direttamente da un collega. Faccia sapere.
se ha la sensazione di eiaculare faccia un esame delle urine post eiaculato su tre campioni e poi vada da un collega, che il suo problema richiede una attenta valutazione. In mancanza di tale sensazione vada direttamente da un collega. Faccia sapere.
[#2]
caro lettore,
spesso dopo una resezione intestinale per neoplasia in un soggetto giovane si procede ad una linfadenectomia paraorto-cavale che, purtroppo spesso, comporta una lesioni delle terminazioni simpatiche che controllano la eiaculazione determinando una eiaculazione retrograda ( verso la vescica piuttosto che verso l'esterno).
Questa mi sembra l'ipotesi più verosimile.
per comprovarla, come le è stato suggerito, provi a masturbarsi fino a raggiungere l'orgasmo poi vada ad urinare direttamente in un contenitore per urine che porterà in un laboratorio di analisi chiedendo, specificatamente, che osservino se sono presenti spermatozoi ( si ricordi di sottolineare tale aspetto altrimenti nel laboratorio effettuano solo il classico esame delle urine che ormai si fa con un semplice stick che non dice se ci sono spermatozoi !!).
Nel caso fosse confermata tale situazione ci sarebbe la conferma della eiaculazione retrograda a cui, purtroppo, non esiste rimedio
cari saluti
spesso dopo una resezione intestinale per neoplasia in un soggetto giovane si procede ad una linfadenectomia paraorto-cavale che, purtroppo spesso, comporta una lesioni delle terminazioni simpatiche che controllano la eiaculazione determinando una eiaculazione retrograda ( verso la vescica piuttosto che verso l'esterno).
Questa mi sembra l'ipotesi più verosimile.
per comprovarla, come le è stato suggerito, provi a masturbarsi fino a raggiungere l'orgasmo poi vada ad urinare direttamente in un contenitore per urine che porterà in un laboratorio di analisi chiedendo, specificatamente, che osservino se sono presenti spermatozoi ( si ricordi di sottolineare tale aspetto altrimenti nel laboratorio effettuano solo il classico esame delle urine che ormai si fa con un semplice stick che non dice se ci sono spermatozoi !!).
Nel caso fosse confermata tale situazione ci sarebbe la conferma della eiaculazione retrograda a cui, purtroppo, non esiste rimedio
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#3]
Caro signore,
mi scusi se le do opinione differente dal collega Pozza, ma la medicina è così fatta. L' eiaculazione retrograda paventata è dovuta ad alterazioni dei nervi o della anatomia del collo vescicale. Solo in quest' ultimo caso è irreversibile, ma non mi consta che lei abbia subito interventi che abbiano alterato tale distretto, ho letto il suo storico. Altro discorso se il danno è neurologico, anche in questo caso puiò essere irreversibile prevalentemente dopo interventi sul piccolo bacino, come nel suo caso, ma non è detto. Inoltre se tale problema è insorto dopo chemioterapia è pensabile un recupero, anche se non è così scontato.
Faccia sapere come vanno le cose.
mi scusi se le do opinione differente dal collega Pozza, ma la medicina è così fatta. L' eiaculazione retrograda paventata è dovuta ad alterazioni dei nervi o della anatomia del collo vescicale. Solo in quest' ultimo caso è irreversibile, ma non mi consta che lei abbia subito interventi che abbiano alterato tale distretto, ho letto il suo storico. Altro discorso se il danno è neurologico, anche in questo caso puiò essere irreversibile prevalentemente dopo interventi sul piccolo bacino, come nel suo caso, ma non è detto. Inoltre se tale problema è insorto dopo chemioterapia è pensabile un recupero, anche se non è così scontato.
Faccia sapere come vanno le cose.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.6k visite dal 03/01/2009.
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