La qualita' funzionale dei miei spermatozoii post-icsi

Salve,

ho 30 anni, non bevo, fumo, ho uno stile di vita e dieta bilanciato.

Ho effettuato 3 spermiogrammi con esito di oligoasthenoteratozoospermia. Spermiocoltura e' risultata negativa.

Visto che anche mia moglie ha problemi con malformazioni uterine faremo un ICSI.

Volevo sapere se vale la pena investigare oltre le ragioni della mia oligoasthenoteratozoospermia per verificare se possono andare a influenzare la qualita' funzionale dei miei spermatozoii post-ICSI per quanto riguarda la creazione di blastocisti e implantazione oppure se visto non ci sono di questi problemi visto che nella ICSI individuano il 'soggetto' migliore

Grazie,

Ale
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Gentile lettore,

quali sono state le indicazioni diagnostiche del suo andrologo di fiducia?

Già fatta almeno una valutazione ormonale ed una indagine ecografica delle vie uro-seminali?

Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica in diretta rappresenta il solo strumento diagnostico per poterle dare un’indicazione diagnostica e poi terapeutica corretta e mirata; i consigli forniti via internet vanno sempre intesi come meri suggerimenti di comportamento.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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[#2]
Utente
Utente
grazie della risposta - certo il mio andrologo mi sta seguendo ma voglio vagliare i suggerimenti con altri esperti nel campo.

Esame ormonale fatto e tutto e' sotto controllo ;)

La mia domanda e' appunto questa: visto che in ogni modo faremo la ICSI - vale la pena continuare con i vari esami tipo ecodopler scrotale e ecografia prostatica transrettale e massaggio prostatico ? se non ci sono comunque altri ripercussioni non vedo il perche' continuare a capire il motivo della mia 'infertilita'.

grazie mille

Ale
[#3]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Ma il motivo è molto semplice: in alcuni casi compresa la vera causa del problema si può impostare una terapia mirata e così "alleggerire la prognosi" o meglio migliorare i risultati anche di una futura ed eventuale ICSI.

Risenta ora, sempre in diretta, sempre il suo andrologo di fiducia che si spera abbia chiare competenze in patologia della riproduzione umana.

Ancora un cordiale saluto.