Come affrontare l'andrologo

La mia domanda principale è: se ho un problema da quattro anni e potevo andare dal medico prima e non ci sono andato soprattutto per mancanza di progettualità nei confronti del futuro, come devo affrontare l'andrologo, e come mi devo aspettare che si comporterà lui quando sentirà la mia storia nella quale non ho consultato il medico?

Ora passo a raccontare la situazione: personlemente penso di avere un problema di emorroidi e prostatite cronica.
Ho iniziato ad avere i primi episodi di emorroidi esterne a 16 anni ma a 25 il problema è aumentato fino al punto di avere frequenti trombosi emorroidali di quelle esterne che si gonfiavano anche solo stando in stazione eretta. Invece di andare dal medico ho pensato di risolvere il problema a forza di ripetute trombizzazioni medicate con pomata del supermercato a base di escina e mentolo, più incremento dell'attività fisica ( lunghe passeggiate quotidiane). Le emorroidi in un anno si sono ridotte ma sono andato incontro a peso e appesantimento nella zona anale, successivamente è comparso un gocciolamento postminzionale (anno 2014), lieve riduzione del getto urinario, poi bruciore dell'uretra poi bruciore/dolore al pene. Negli anni successivi ancora non ho consultato il medico ma ho mantenuto un ritmo di 3 -5 km al giorno a piedi che sicuramente fanno bene alla sintomatologia, l'entità delle emorroidi si è ridotta ancora tanto da non gonfiarsi più spontaneamente, diciamo che si sono dimezzate ma continuo a sentire infiammazione nella zona anale, il gocciolamento post minzionale si è ridotto, come il dolore la pene ma continua a ridursi la sensibilità del pene, mentre persistono seppure in modo variabile gli altri sintomi; saltuariamente fanno male le vene dei testicoli insieme alle emorroidi e i linfonodi inguinali, in tal caso uno spicchio d'aglio nell'ano risolve la sintomatologia, a volte capita anche maggiore urgenza minzionale. Attenuano i sintomi infiammatori bagni caldi , attenuano i sintomi lunghe camminate. Ho notato inoltre che mangiare noci fresche diminuisce i sintomi eccetto che per la perdita di sensibilità del pene. Ho recentemente fatto urinocoltura e spermiocoltura, autoprescritte, che sono risultate negative, ma che dovrò comunicare la medico se prenoterò come dovrei fare una vista specialistica in cui approfondire la situazione. Anche esame urine nella norma.
Nel 2011 ho rimosso varicocele sx di III grado per scleroembolizzazione, mentre ho lasciato varicocele dx di II grado.

Oltre a delle ipotesi sulla possibile patologia che io penso sia probabilmente ascrivile a prostatite cronica, vorrei soprattutto consigli su come affrontare la visita dall'urologo/andrologo. Questo è quello che dovrei raccontare. Preciso che inizialmente non sono andato dal medico per mancanza di sguardo al futuro e poi per evitare di raccontare la storia pregressa sempre più lunga. Grazie
[#1]
Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 16k 473
Caro lettore

dalla sua storia direi di consultare un chirurgo o un proctologo per capire come trattare le sue emorroidi
la visita dall'andrologo è una semplice visita medica. L'andrologo raccoglie la sua storia familiare, remota e recente, valuta i suoi problemi connessi alla fertilità e funzione sessuale, la visita e le può consigliare la effettuazione di accertamenti generici (analisi, ormoni) o specifici (esami seminali, ecografie testicolari, prostatiche...) per arrivare ad un sospetto diagnostico e di conseguenza a consigli terapeutici.
in pratica una semplice visita medica
stia tranquillo
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

[#2]
Attivo dal 2016 al 2018
Ex utente
Ringrazio per la risposta, più esplicitamente la mia domanda era che figura ci faccio col medico a raccontare tutta questa storia e non esserci andato prima?

Per quanto riguarda i medici, credo che in questo caso andrologo e proctologo dovrebbero lavorare in sinergia. Però penserei di consultare prima l'andrologo, preciso che al momento ho emorroidi sia interne che esterne, al momento quelle esterne rientrano da da sole e non peggiorano se faccio almeno 3 chilometri al giorno a piedi mentre quelle interne sono ascrivibili probabilmente a un 1° grado al massimo 2° (non credo se fuoriescano, le vedo solo se spingo e guardo l'ano allo specchio) generalmente non sanguinanti ma con infiammazione cronica locale che non riesco a capire in che misura sia emorroidale e in che misura prostatica.
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