Problemi di disfunzione - vorrei vederci chiaro

Gentili dottori, ho 38 anni, ho da sempre convissuto con problemi di disfunzione erettile.
Alle prime visite da andrologi la risposta è stata categorica: la causa è psicologica.
Ho iniziato ad assumere il Cialis (dapprima 10 mg poi 5 mg) e devo dire che i primi esiti sono stati soddisfacenti.
Ho intrapreso una relazione durata fino a 4 mesi fa in cui la componente sessuale andava benissimo grazie all'uso del cialis.
Una pasticca da 5 mg mi faceva tirare avanti anche per 3 giorni alla grande.
Ora, dopo 4 mesi di astinenza dal sesso per via della relazione finita, ho avuto 2-3 rapporti, con due ragazze molto attraenti peraltro, ma con mio grande stupore ho notato che il Cialis non mi fa più nessun effetto..ZERO!! e ovviamente la cosa mi sta deprimendo oltremodo, perché pensavo di aver trovato una soluzione che adesso, all'improvviso, non funziona più..com'è possibile? Potrei provare a cambiare e passare al Levitra?
Una cosa che mi preme molto chiedervi: nelle visite con gli andrologi non mi è stato fatto alcun esame oltre ai prelievi richiesti (testosterone, prolattina ecc), mentre ho visto che qui spesso consigliate anche altri tipi di esami, ad esempio sul sistema circolatorio.
Vi chiedo questo perché, sebbene io abbia sempre ottime erezioni mattutine, la perdita di erezione durante i rapporti avviene sempre secondo la seguente modalità: ho subito una forte erezione nei preliminari e nei primi momenti della penetrazione, poi con l'aumentare del coinvolgimento e del "dispendio" fisico (non a caso la cosa si presenta maggiormente quando sono io sopra alla compagna), al primo segnale di piccola stanchezza fisica avverto come un forte calore che mi prende per tutto il corpo, appena dopo questa sensazione di "divampamento", perdo l'erezione, praticamente all'istante, e non c'è modo alcuno per riprenderla. A volte questo avviene dopo, a volte prima, ma avviene praticamente sempre. Con il Cialis sembrava parzialmente risolta questa cosa (nel senso che se mi iniziavo a sentire stanco, cercavo una posizione più comoda ma l'erezione non la perdevo) ma ora sono punto da capo, con gli stessi sintomi. A quali indizi sembrerebbe, secondo voi, portare questa situazione? Io ho tanto l'impressione che c'entri il qualcosa il sistema cardiocircolatorio ma agli andrologi è bastato sapere che avessi erezioni mattutine per escludere il problema, senza fare ulteriori accertamenti.
Vi fornisco alcune informazioni: soffro leggermente di ipertensione (sto, per ora, cercando di curarla con un'alimentazione adeguata) e anche di colesterolo leggermente alto. Faccio sport 3 volte a settimana, 2 volte di tipo anaerobico, 1 volta di tipo aerobico.
Non mi piace piangermi addosso, ma non vi nascondo che il ripresentarsi del problema mi abbia gettato nello sconforto, per non dire nella disperazione, più totale.
Grazie a chi volesse darmi un parere.
[#1]
Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
Caro signore sono personalmente contrario per lo meno in linea di principio alla terapia farmacologica di disfunzione sessuale su base psicologica. La sua ne ha tutte le caratteristiche, non possiamo esserne sicuro di qua, ma sposerei la causa dei colleghi. Il farmaco da lei usato è ben lungi da curare il problema: in genere o perde di attività col tempo o alla sua sospensione il problema si ripresenta immantinente.
Detto questo uno psicologo potrebbe aiutare molto. di più della.chimica
[#2]
Utente
Utente
Dottore, grazie per la risposta, ne approfitto della Sua gentilezza per farle alcune domande più dirette, premettendo che è mia intenzione risolvere il problema anche da un punto di vista psicologico (sto seguendo una terapia cognitivo-comportamentale per altri problemi legati all'ansia, domani sottoporrò al mio terapeuta anche questo problema!):

1) Se, come Lei dice, il farmaco col tempo perde di efficacia, può risultare utile passare ad un altro tipo di farmaco (tipo Levitra) o la risposta, oramai, sarà uguale anche per le altre famiglie di farmaci? In altre parole, se mi sono "assuefatto" al Tadalafil, rischio di esserlo diventato in automatico anche al Vardenafil?

2) Il criterio della regolare erezione mattutina è davvero l'unico che possa escludere complicanze di natura circolatoria e a farsì che non si necessitino di esami approfonditi? Perché io ho l'impressione che, come ho scritto, a "riposo" funziona tutto bene, è quando mi inizio a "muovere" ed a far aumentare la frequenza cardiaca che subisco un vero e proprio "collaso". Quella sensazione di cui le parlavo di forti "vampate" di calore al viso e al corpo, a Suo avviso da cosa potrebbero dipendere?

3) Potrebbe la mia ipertensione (ho scoperto di poco di averla) influire sul problema?

Grazie infinite
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
Personalmente sconsiglio L utilizzo di farmaci in psicoterapia : lo psicologo le insegna a cadere, se le do il paracadute non imparerà mai a cadere.
Non posso entrare nel merito delle dinamiche della visita; due pareri uguali tagliano la testa al toro, non esistono sintomi di per se specifici ma quadri sintomatologici multipli. Le vampate di calore; tipico scarica ansiosa, ipertensione bene compensata fastidio non ne da
[#4]
Utente
Utente
Grazie Dottore, continuo a nutrire un piccolo dubbio solamente su una cosa, lei dice che "due pareri uguali tagliano la testa al toro", ma quello che volevo dire è che, sebbene 2 andrologi abbiano dato lo stesso parere, nessuno dei due ha richiesto esami che qui e su altri siti vengono consigliati. Entrambi hanno chiesto: "lei ha erezioni spontanee mattutine?", alla mia risposta affermativa, entrambi hanno ritenuto opportuno non procedere con alcun tipo di esame. Chiedevo dunque se davvero, a vostro parere, il solo fatto di avere erezioni mattutine scongiuri QUALSIASI tipo di problema a livello circolatorio o cardiocircolatorio. Evidentemente è così.
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