Deficit erettile, una grande confusione personale
Salve Dottori, soffro di disfunzione erettile. nello specifico perdo l'erezione in brevissimo tempo dopo aver raggiunto una fase di moderata turgidità. Sono in cura da un andrologo e da uno psicoterapeuta. Entrambi concordano sul fatto che la mia problematica sia psicologica ma io ho dei dubbi. Vi elenco gli esami clinici fatti con i risultati:
-Ecografia peniena basale e dinamica + ECDPW dei vasi penieni:
Lo studio ecografico del pene, eseguito sia in condizioni di riposo che dopo somministrazione endocavernosa di una bassa dose di PGE1, ha evidenziato:
Nello stato di flaccidità sono state notate alcune alterazioni nella regione centrale dell' asta, lungo il versante dorso-laterale ds a livello delle tuniche di rivestimento e nell'ecostruttura del corpo cavernoso di questo lato. Le prime hanno presentato tratti discontinui leggermente ispessiti, mentre all'interno del corpo cavernoso è stata evidenziata un'accentuazione della trabecolatura per circa 1 cm. lungo la circonferenza. Sono stati notati anche dei piccoli tratti lineari iperecogeni verso il glande ed un minuscolo addensamento ovoidale nella regione ventrale del setto. Entrambe le arterie cavernose centrali sono risultate normopulsanti alla loro emergenza alla base del pene.
Dopo somministrazione di circa 5 mgr. di PGE1 si è ottenuta una discreta rigidità caratterizzata da un incremento simmetrico delle dimensioni del pene per la distensione e la dilatazione delle due arterie cavernose centrali, apparse rettilinee, pervie almeno nei primi 2/3 della loro estensione e di calibro interno al mm. Questa condizione era stata raggiunta anche spontaneamente in precedenza, per un breve periodo prima della somministrazione del farmaco, in relazione ad un probabile accentuato eretismo psichico (confermato dal Pz.) Tale situazione potrebbe essere responsabile del deficit erettivo lamentato in considerazione della maggiore suscettibilità alle sollecitazioni emotive esterne. Durante la fase di rigidità è stata evidenziata una lieve depressione delle tuniche di rivestimento nei tratti descritti lungo il versante dorsolaterale ds. nel terzo medio dell' asta, senza importanti incurvamenti dell' asta
L'analisi dello spettro CDPW ha rilevato picchi sistolici > 30 cm/s con interruzione ed inversione del flusso diastolico nella fase di rigidità. I.R : 1.2
Conclusioni: Buona risposta al test farmacologico a basso dosaggio. Tono adrenergico aumentato. Probabili esiti consolidati del pregresso intervento lungo le tuniche di rivestimento del corpo cavernoso (> a ds) che non hanno determinato importanti incurvamenti dell' asse penieno nella fase di rigidità.
- Esami Ormonali:
TSH = nella norma
Testosterone = nella norma
Vitamina D3 = bassa
17 beta estradiolo = nella norma
DHEA solfato = nella norma
Omocisteina = nella norma
Prolattina = nella norma
Cortisone = nella norma
-Ecografia peniena basale e dinamica + ECDPW dei vasi penieni:
Lo studio ecografico del pene, eseguito sia in condizioni di riposo che dopo somministrazione endocavernosa di una bassa dose di PGE1, ha evidenziato:
Nello stato di flaccidità sono state notate alcune alterazioni nella regione centrale dell' asta, lungo il versante dorso-laterale ds a livello delle tuniche di rivestimento e nell'ecostruttura del corpo cavernoso di questo lato. Le prime hanno presentato tratti discontinui leggermente ispessiti, mentre all'interno del corpo cavernoso è stata evidenziata un'accentuazione della trabecolatura per circa 1 cm. lungo la circonferenza. Sono stati notati anche dei piccoli tratti lineari iperecogeni verso il glande ed un minuscolo addensamento ovoidale nella regione ventrale del setto. Entrambe le arterie cavernose centrali sono risultate normopulsanti alla loro emergenza alla base del pene.
Dopo somministrazione di circa 5 mgr. di PGE1 si è ottenuta una discreta rigidità caratterizzata da un incremento simmetrico delle dimensioni del pene per la distensione e la dilatazione delle due arterie cavernose centrali, apparse rettilinee, pervie almeno nei primi 2/3 della loro estensione e di calibro interno al mm. Questa condizione era stata raggiunta anche spontaneamente in precedenza, per un breve periodo prima della somministrazione del farmaco, in relazione ad un probabile accentuato eretismo psichico (confermato dal Pz.) Tale situazione potrebbe essere responsabile del deficit erettivo lamentato in considerazione della maggiore suscettibilità alle sollecitazioni emotive esterne. Durante la fase di rigidità è stata evidenziata una lieve depressione delle tuniche di rivestimento nei tratti descritti lungo il versante dorsolaterale ds. nel terzo medio dell' asta, senza importanti incurvamenti dell' asta
L'analisi dello spettro CDPW ha rilevato picchi sistolici > 30 cm/s con interruzione ed inversione del flusso diastolico nella fase di rigidità. I.R : 1.2
Conclusioni: Buona risposta al test farmacologico a basso dosaggio. Tono adrenergico aumentato. Probabili esiti consolidati del pregresso intervento lungo le tuniche di rivestimento del corpo cavernoso (> a ds) che non hanno determinato importanti incurvamenti dell' asse penieno nella fase di rigidità.
- Esami Ormonali:
TSH = nella norma
Testosterone = nella norma
Vitamina D3 = bassa
17 beta estradiolo = nella norma
DHEA solfato = nella norma
Omocisteina = nella norma
Prolattina = nella norma
Cortisone = nella norma
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 979 visite dal 12/02/2018.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Disfunzione erettile
La disfunzione erettile è la difficoltà a mantenere l'erezione. Definita anche impotenza, è dovuta a varie cause. Come fare la diagnosi? Quali sono le cure possibili?