Quando utilizzare le onde d'urto a bassa intensità

Gentili dottori,
ho quasi 27 anni ed è da un paio d'anni circa che soffro di disfunzione erettile. Pur potendo raggiungere un'erezione a mezzo di stimolazione manuale, anche in breve tempo (più velocemente ancora se da solo), non riesco ad ottenerla spontaneamente -cioè senza l'ausilio manuale- in fase di preliminari. Mentre fino ad alcuni anni fa bastava baciarmi con partner per ottenere una discreta erezione, oggi non mi riesce neppure in condizioni di nudità durante i preliminari. Sottopostomi già a due visite andrologiche, non si sono riscontrate anomalie al pene, ai testicoli ed alla prostata. L'ecocolordoppler penieno, pur rilevando una piena rigidità dell'organo che si è raggiunta dopo i primi 10 minuti (pur tuttavia perdendosi abbastanza rapidamente nei dieci minuti successivi), non ha riscontrato alcun problema nel flusso sanguigno, tanto in fase di flaccidità che di erezione. Anche quando avevo vita sessuale soddisfacente, tuttavia, non ho mai avuto erezioni mattutine. Occasionalmente, svegliandomi accidentalmente durante la notte, ho riscontrato però più volte buone erezioni notturne. Le analisi del sangue, effettuate in modo dettagliato, hanno rilevato della carenza di vitamina D3 (a 9, dovuta probabilmente al fatto che sono tre anni che non vado al mare) ed un'eccedenza di prolattina (a 23). L'andrologo mi ha temporaneamente prescritto una bustina di Androfix al giorno e dell'assunzione di un flacone settimanale di D-Base 50.000 (in ogni caso da assumersi a prescindere dalla disfunzione erettile). Il dottore mi ha pure riferito che, se non avessi riscontrato benefici di ordine sessuale dopo il primo mese, la suddetta terapia avrebbe dovuto esser sostituita con una più specifica, contestualmente menzionandomi le onde d'urto a bassa intensità. Poiché -facile ad immaginarsi- la terapia con androfix e vitamina D3 non mi ha arrecato benefici in relazione alla patologia per cui mi sono rivolto all'andrologo, il prossimo step saranno le onde d'urto a bassa intensità. Se non fosse che, da attente letture in rete, ne ricavo che questa metodica ha il fine della creazione di nuove reti di vasi sanguigni, presupponendo pertanto una disfunzione erettile causata da un'insufficienza dei vasi sanguigni, dunque da un problema organico. L'ecodoppler, pur rilevando una veloce perdita d'erezione, non ha tuttavia constatato alcun tipo di problema nel flusso sanguigno, quindi mi sembrerebbe un controsenso ricorrere alle onde d'urto, allorquando il mio problema ha forse origine psicogena inconscia (essendo io piuttosto sereno all'atto sessuale). Gentili dottori, voi -teoricamente parlando- che terapia mi suggerireste? Vi prego di non limitarvi a scrivere di seguire il mio andrologo (perché lo sto già facendo). Cerco solo di capire le possibili via potenzialmente percorribili, dato che quelle sperimentate si son rivelate inefficaci (e quelle potenziali prospettatemi non mi sembrano coerenti con la causa della mia patologia). Grazie infinite.
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Dr. Carlo Maretti Andrologo, Sessuologo 9.6k 194
Gent.mo utente
le sue deduzioni corrispondono al vero infatti la proposta terapeutica che le hanno prospettato è priva di ogni logica mentre sarebbe opportuno confrontarsi con altro specialista e se sono già stati eseguiti i dosaggi ormonali un consulto con il sessuologo potrebbe certamnte giovare.

Un cordiale saluto

Dott. Carlo Maretti
Specializzato in Andrologia
www.andrologia-online.it

[#2]
Utente
Utente
Grazie mille per la sincera e celere risposta, dottor Maretti. Sì, i dosaggi ormonali li ho fatti. Richiesi in un primo momento -di mia iniziativa- il dosaggio del solo testosterone totale, risultato a 6,88 ng/ml (nel range tra 2,49 e 8,36). Poi, su puntuale indicazione dell'andrologo, ne effettuai uno più completo (FT3, FT4, TSH, FSH, LH, ecc e tanti altri valori che ometto per ragioni di spazio). In questa occasione il testosterone totale risultò di 5,75 ng/ml, il testosterone libero di 37,1 pg/ml (in una scala da 5,0 e 43), mentre la prolattina risultò un po' alta (a 22,9, in un range da 2,1 e 17,7). In definitiva, di tutti gli esami effettuati, risultarono non nella norma solo la prolattina e la vitamina D3. Io stessi mi accorsi al momento che sia Androfix che D-Base 50.000 costituissero una terapia blanda in relazione alla mia patologia. Stesso il mio medico di base, quando mi ci recai per la prescrizione del D-Base 50.000, ebbe a "ridere" quando gli parlai di Androfix, a suo dire assolutamente inutile. Mentre le onde d'urto, come ho letto un po' ovunque, sono funzionali ad un problema di vascolarizzazione che non ho. Mi sento molto frustrato perché, sebbene sia un ragazzo piuttosto attraente (lo dico senza immodestia), causa questo problema, sto praticamente assistendo all'annullamento della mia vita sessuale.
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Dr. Carlo Maretti Andrologo, Sessuologo 9.6k 194
Gent.mo utente
purtroppo ci vuole un po' di pazienza ma vedrà che riuscirà a riavere una equilibrata vita sessuale, bussando ad un'altra porta potrebbe avere le sue risposte mentre per gli esami da lei descritti non vi sono anomalie e questo vale anche per la PRL.

Ancora cordiali saluti
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Utente
Utente
La ringrazio tanto Dottore, seguirò i suoi consigli.
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