insensibilità glande SSRI
Gentili medici,
cerco di essere breve. Sono un ragazzo di 29 anni, non ho patologie organiche. Ho assunto per brevi periodi e sempre su consigli psichiatrico due molecole antidepressive (nello specifico prima paroxetina e poi escitalopram) per pochi mesi nell'arco temporale di un anno. Ho terminato un ciclo di escitalopram di 3 mesi, circa un mese fa. Diagnosi : distimia/ disturbo dell'umore di tipo depressivo. Faccio attività fisica regolare, ho un occupazione lavorativa attiva sebbene stressante (medico specializzando) e non ho una relazione affettiva stabile al momento. Il problema è il seguente: la sensibilità ridotta del glande. Non mi dilungo sulle conseguenze che essa comporta, magari innesca circoli viziosi di tipo psicogeno . Fatto sta che a me sembra proprio un qualcosa di oggettivo legato alla sensibilità del mio glande che si è estremamente ridotta sin da pochi giorni di assunzione della paroxetina circa un anno fa. All'epoca ha per fortuna contribuito ad un aumento della durata del rapporto (a prezzo devo dire di minori sensazioni piacevoli legate al sesso orale ma accettabili) . Ora dopo escitalopram sperimento una letterale impossibilità ad avere un erezione con la stimolazione orale la quale a volte può determinare addirittura sensazioni spiacevoli come di scarica elettrica che mi costringono ad interromperla. Ora: penso di sapere quanto voi che la sessualità è complessa, ci sono tanti fattori in gioco (equilibrio psicologico, relazione stabile etc) ma questo discorso della sensibilità a me sembra proprio una cosa oggettiva: a differenza del periodo precedente all'antidepressivo non ho fastidio esponendo il glande a forte getto d'acqua sotto la doccia, o posso tenerlo comodamente scoperto nella biancheria intima senza provare fastidio o irritazione (cosa prima davvero impossibile). Se mai la vostra esperienza lavorativa o documentazione abbia una risposta a questa ridotta sensibilità del glande dopo assunzione di ssri e ad i tempi con i quali essa regredisce (se regredisce) son contento di sentirla. Grazie. Devo assumere qualche comportamento particolare al riguardo, oltre a pensarci poco?
cerco di essere breve. Sono un ragazzo di 29 anni, non ho patologie organiche. Ho assunto per brevi periodi e sempre su consigli psichiatrico due molecole antidepressive (nello specifico prima paroxetina e poi escitalopram) per pochi mesi nell'arco temporale di un anno. Ho terminato un ciclo di escitalopram di 3 mesi, circa un mese fa. Diagnosi : distimia/ disturbo dell'umore di tipo depressivo. Faccio attività fisica regolare, ho un occupazione lavorativa attiva sebbene stressante (medico specializzando) e non ho una relazione affettiva stabile al momento. Il problema è il seguente: la sensibilità ridotta del glande. Non mi dilungo sulle conseguenze che essa comporta, magari innesca circoli viziosi di tipo psicogeno . Fatto sta che a me sembra proprio un qualcosa di oggettivo legato alla sensibilità del mio glande che si è estremamente ridotta sin da pochi giorni di assunzione della paroxetina circa un anno fa. All'epoca ha per fortuna contribuito ad un aumento della durata del rapporto (a prezzo devo dire di minori sensazioni piacevoli legate al sesso orale ma accettabili) . Ora dopo escitalopram sperimento una letterale impossibilità ad avere un erezione con la stimolazione orale la quale a volte può determinare addirittura sensazioni spiacevoli come di scarica elettrica che mi costringono ad interromperla. Ora: penso di sapere quanto voi che la sessualità è complessa, ci sono tanti fattori in gioco (equilibrio psicologico, relazione stabile etc) ma questo discorso della sensibilità a me sembra proprio una cosa oggettiva: a differenza del periodo precedente all'antidepressivo non ho fastidio esponendo il glande a forte getto d'acqua sotto la doccia, o posso tenerlo comodamente scoperto nella biancheria intima senza provare fastidio o irritazione (cosa prima davvero impossibile). Se mai la vostra esperienza lavorativa o documentazione abbia una risposta a questa ridotta sensibilità del glande dopo assunzione di ssri e ad i tempi con i quali essa regredisce (se regredisce) son contento di sentirla. Grazie. Devo assumere qualche comportamento particolare al riguardo, oltre a pensarci poco?
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Caro lettore
la mucosa del glande non dovrebbe avere una particolare "sensibilità" tanto da poter essere toccata, strofinata, dalle dita o da qualsiasi tessuto senza determinare sensazioni ne piacevoli ne spiscevoli
Che durante la masturbazione o rapporto vaginale, manuale, orale, anale la stimolazione della mucosa del glande possa avere un ruolo importante per innescare un orgasmo è cosa completamente diversa dalla "sensibilità" locale
ne parli con un andrologo competente
cari saluti
la mucosa del glande non dovrebbe avere una particolare "sensibilità" tanto da poter essere toccata, strofinata, dalle dita o da qualsiasi tessuto senza determinare sensazioni ne piacevoli ne spiscevoli
Che durante la masturbazione o rapporto vaginale, manuale, orale, anale la stimolazione della mucosa del glande possa avere un ruolo importante per innescare un orgasmo è cosa completamente diversa dalla "sensibilità" locale
ne parli con un andrologo competente
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.7k visite dal 21/01/2018.
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