Attività regolare e prestante ma pochissimo o assenza sperma
Buongiorno.
Ho 46 anni, in salute, attività sessuale abbastanza regolare senza compagna fissa e praticamente quotidiana con autoerotismo.
Non ho alcun problema di erezione, anzi, posso durare ore e ore senza eiaculare o ricominciare subito dopo come fosse la prima volta; il ché ovviamente fa piacere alla donna che sta con me quella notte ad esempio.
Purtroppo 'da sempre' (quindi non si tratta di disturbo recente o di qualche mese) la quantità di liquido seminale, sebbene io abbia orgasmi molto forti, si riduce nel 90% dei casi in poche gocce. Eppure a me sembra di eiaculare tanto dato che il piacere dura spesso molti secondi, ma il risultato è quasi pari a zero. Questo è demoralizzante tanto per me quanto per la compagna, dopo ore e ore di sesso di alto livello senza minimo segno di... "cedimento" dell'erezione. Ho scritto 90% perchè a volte, invece, e non dipende affatto dai gg di astinenza (a volte la quantità è sufficiente anche diverse volte in una notte) dopo essermi demoralizzato per uno scarso 'finale' torno a casa e masturbandomi (ho sempre gli ormoni in subbuglio) emetto una quantità più che soddisfacente di sperma. Ma dove era prima???
Ho letto di eiaculazione retrograda, nella vescica, che sembrerebbe proprio essere ciò che provo io.
Segnalo, credo importanti fattori, di aver sofferto di calcolosi renale bilaterale con diversi trattamenti di litotrissia; adesso non ho più coliche e siccome riesco ogni tanto, solo con malessere generale il 1 giorno prima, ad espellere anche 2-3mm di calcolo senza minimo dolore, i medici che mi han seguito dicono che le vie urinarie possono essersi tipo 'modificate, allargate'. Può essere questa patologia causa dell'ulteriore riduzione spermatica? Ho eseguito anche un paio di anni fa una spermiocultura risultata negativa (avevo un'infiammazione prostatica curata con antibiotici) ma ad esempio il medico mi ha detto che con quella minima q.tà (forse giorno 'no') aveva fatto fatica a procedere con la valutazione e per uno spermiogramma non sarebbe assolutamente bastato.
Ultima ma credo significativa notizia: essendo soggetto ansioso per un vecchio esaurimento, devo ricorrere spesso a gocce di tranquillanti (Lexotan) che cmq non sento il bisogno di assumere nelle giornate serene che portano poi a rapporti sessuali (non ho minimo calo fisico o di libido come dicevo). Eseguito anche visite urologiche con urinocoltura ed esami sangue ok. Prostata nella norma al tatto.
Al momento non ricordo altro da segnalare. Rimango col dubbio del perchè a volte ci sia fuoriuscita normale di liquido ed altre quasi nulla... è sempre una 'sorpresa' dato che gli orgasmi sono medesimi.
Grazie per l'attenzione.
Ho 46 anni, in salute, attività sessuale abbastanza regolare senza compagna fissa e praticamente quotidiana con autoerotismo.
Non ho alcun problema di erezione, anzi, posso durare ore e ore senza eiaculare o ricominciare subito dopo come fosse la prima volta; il ché ovviamente fa piacere alla donna che sta con me quella notte ad esempio.
Purtroppo 'da sempre' (quindi non si tratta di disturbo recente o di qualche mese) la quantità di liquido seminale, sebbene io abbia orgasmi molto forti, si riduce nel 90% dei casi in poche gocce. Eppure a me sembra di eiaculare tanto dato che il piacere dura spesso molti secondi, ma il risultato è quasi pari a zero. Questo è demoralizzante tanto per me quanto per la compagna, dopo ore e ore di sesso di alto livello senza minimo segno di... "cedimento" dell'erezione. Ho scritto 90% perchè a volte, invece, e non dipende affatto dai gg di astinenza (a volte la quantità è sufficiente anche diverse volte in una notte) dopo essermi demoralizzato per uno scarso 'finale' torno a casa e masturbandomi (ho sempre gli ormoni in subbuglio) emetto una quantità più che soddisfacente di sperma. Ma dove era prima???
Ho letto di eiaculazione retrograda, nella vescica, che sembrerebbe proprio essere ciò che provo io.
Segnalo, credo importanti fattori, di aver sofferto di calcolosi renale bilaterale con diversi trattamenti di litotrissia; adesso non ho più coliche e siccome riesco ogni tanto, solo con malessere generale il 1 giorno prima, ad espellere anche 2-3mm di calcolo senza minimo dolore, i medici che mi han seguito dicono che le vie urinarie possono essersi tipo 'modificate, allargate'. Può essere questa patologia causa dell'ulteriore riduzione spermatica? Ho eseguito anche un paio di anni fa una spermiocultura risultata negativa (avevo un'infiammazione prostatica curata con antibiotici) ma ad esempio il medico mi ha detto che con quella minima q.tà (forse giorno 'no') aveva fatto fatica a procedere con la valutazione e per uno spermiogramma non sarebbe assolutamente bastato.
Ultima ma credo significativa notizia: essendo soggetto ansioso per un vecchio esaurimento, devo ricorrere spesso a gocce di tranquillanti (Lexotan) che cmq non sento il bisogno di assumere nelle giornate serene che portano poi a rapporti sessuali (non ho minimo calo fisico o di libido come dicevo). Eseguito anche visite urologiche con urinocoltura ed esami sangue ok. Prostata nella norma al tatto.
Al momento non ricordo altro da segnalare. Rimango col dubbio del perchè a volte ci sia fuoriuscita normale di liquido ed altre quasi nulla... è sempre una 'sorpresa' dato che gli orgasmi sono medesimi.
Grazie per l'attenzione.
[#1]
Gentile lettore,
cosa dice il suo andrologo di riferimento?
Detto questo, si può forse ipotizzare un problema di non perfetta eiaculazione "anteriore ; comunque, se desidera poi avere più informazioni dettagliate su questa particolare disfunzione sessuale, le consiglio di consultare anche l’articolo pubblicato sempre sul nostro sito e visibile all'indirizzo:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/211-quando-il-liquido-seminale-non-esce-ovvero-c-e-un-eiaculazione-retrograda.html
Un cordiale saluto.
cosa dice il suo andrologo di riferimento?
Detto questo, si può forse ipotizzare un problema di non perfetta eiaculazione "anteriore ; comunque, se desidera poi avere più informazioni dettagliate su questa particolare disfunzione sessuale, le consiglio di consultare anche l’articolo pubblicato sempre sul nostro sito e visibile all'indirizzo:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/211-quando-il-liquido-seminale-non-esce-ovvero-c-e-un-eiaculazione-retrograda.html
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/
[#2]
Utente
Gent.mo Dr. Beretta,
La ringrazio molto per la risposta. L'articolo era proprio uno di quelli letti sul sito :-)
L'ultima visita effettuata risale a diversi mesi fa presso l'urologo che mi ha sempre seguito negli anni antecedenti durante i trattamenti di litotrissia. La diagnosi, dopo le opportune spiegazioni al medico (al tempo avevo anche fastidi, non dolori, interni alla base del pene) è stata di prostatite acuta, dato che, sebbene io abbia una soglia dolore molto alta, appena ha sfiorato la ghiandola ho fatto 'salti' per il male e non è riuscito a sentire bene. Curato con 2 cicli di antibiotici e antinfiammatori il tutto è rientrato e (dopo gli esami descritti con valori normali) al controllo infatti, sempre leggermente dolorosa (non solo invasiva come visita ovviamente) la situazione si è calmata. Ho insistito quindi anche per il problema del liquido seminale e mi è stato risposto che la forte infiammazione poteva inibire quella funzione; ho ribadito che il problema era quasi sempre presente e non solo in concomitanza con il malessere preso in cura... ma lo specialista si è concentrato ancora sulla prostatite guarita.
Ho sentito e letto che vi sono ecografie apposite o altri esami per capire se internamente vi siano problematiche. A causa di trasferimenti per lavoro non avevo più affrontato la questione che però mi sembra da verificare, per quello ho provato a scrivere qui prima di eventuale controllo da andrologo.
Secondo lei quindi è la visita più mirata da fare? E riguardo gli esami 'eco' citati li ritiene importanti davvero o non sono attendibili?
Grazie di nuovo.
La ringrazio molto per la risposta. L'articolo era proprio uno di quelli letti sul sito :-)
L'ultima visita effettuata risale a diversi mesi fa presso l'urologo che mi ha sempre seguito negli anni antecedenti durante i trattamenti di litotrissia. La diagnosi, dopo le opportune spiegazioni al medico (al tempo avevo anche fastidi, non dolori, interni alla base del pene) è stata di prostatite acuta, dato che, sebbene io abbia una soglia dolore molto alta, appena ha sfiorato la ghiandola ho fatto 'salti' per il male e non è riuscito a sentire bene. Curato con 2 cicli di antibiotici e antinfiammatori il tutto è rientrato e (dopo gli esami descritti con valori normali) al controllo infatti, sempre leggermente dolorosa (non solo invasiva come visita ovviamente) la situazione si è calmata. Ho insistito quindi anche per il problema del liquido seminale e mi è stato risposto che la forte infiammazione poteva inibire quella funzione; ho ribadito che il problema era quasi sempre presente e non solo in concomitanza con il malessere preso in cura... ma lo specialista si è concentrato ancora sulla prostatite guarita.
Ho sentito e letto che vi sono ecografie apposite o altri esami per capire se internamente vi siano problematiche. A causa di trasferimenti per lavoro non avevo più affrontato la questione che però mi sembra da verificare, per quello ho provato a scrivere qui prima di eventuale controllo da andrologo.
Secondo lei quindi è la visita più mirata da fare? E riguardo gli esami 'eco' citati li ritiene importanti davvero o non sono attendibili?
Grazie di nuovo.
[#3]
Utente
Dimenticavo: in questo periodo sono single e nell'ultima settimana, a parte un paio di episodi 'quasi nulli', con l'autoerotismo ho notato che la q.tà di sperma è sufficiente, sempre poca ma tenendo sollecitato l'apparato mi sembra migliore. Solo casualità quindi come dicevo nella prima domanda?
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 6.2k visite dal 08/01/2018.
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