Grumi nel liquido seminale, rossore al glande, gocciolamento dopo la minzione
Salve a tutti medici mi rivolgo in particolar modo agli andrologi,
sono un ragazzo di 17 anni e ormai da un anno noto la presenza di grumi gelatinosi nello sperma. Da qualche mese, inoltre, noto una frequenza maggiore nel dover urinare (circa ogni due/tre ore), un gocciolamento finale e un rossore in alcune zone del glande dopo un'eiaculazione (in genere parti adiacenti al buco dell'uretra). Premetto che mi è stato rilevato un lieve varicocele (che non necessita intervento in quanto di primo grado se non erro), spermiogramma, esame delle urine, esame del liquido seminale tutto nella norma. L'unica nota nell'esame del liquido seminale è appunto la presenza di una flora polimicrobica non significativa. Di cosa potrebbe trattarsi? Grazie in anticipo.
sono un ragazzo di 17 anni e ormai da un anno noto la presenza di grumi gelatinosi nello sperma. Da qualche mese, inoltre, noto una frequenza maggiore nel dover urinare (circa ogni due/tre ore), un gocciolamento finale e un rossore in alcune zone del glande dopo un'eiaculazione (in genere parti adiacenti al buco dell'uretra). Premetto che mi è stato rilevato un lieve varicocele (che non necessita intervento in quanto di primo grado se non erro), spermiogramma, esame delle urine, esame del liquido seminale tutto nella norma. L'unica nota nell'esame del liquido seminale è appunto la presenza di una flora polimicrobica non significativa. Di cosa potrebbe trattarsi? Grazie in anticipo.
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Gentile lettore,
pensare forse ad una infiammazione delle vie seminali?
Che dice il suo andrologo di riferimento?
Detto questo poi è ben noto che entro 5 minuti dall’eiaculazione lo sperma umano sempre coagula per assumere l’aspetto di una gelatina semisolida; questo processo serve a “fermare” il liquido seminale e gli spermatozoi a livello vaginale ed è dovuto alle varie “sostanze” contenute nelle secrezioni di origine dalle vescicole seminali.
Entro 20 minuti poi il tutto si trasforma in un liquido viscoso per un processo di liquefazione che invece è legato soprattutto alle “sostanze” contenute nella frazione dell’eiaculato che proviene dalla prostata e dalle ghiandole del Cowper.
Se questi coaguli permango a volte si sospetta un non perfetto funzionamento della ghiandola prostatica più raramente delle sole ghiandole del Cowper.
Un cordiale saluto.
pensare forse ad una infiammazione delle vie seminali?
Che dice il suo andrologo di riferimento?
Detto questo poi è ben noto che entro 5 minuti dall’eiaculazione lo sperma umano sempre coagula per assumere l’aspetto di una gelatina semisolida; questo processo serve a “fermare” il liquido seminale e gli spermatozoi a livello vaginale ed è dovuto alle varie “sostanze” contenute nelle secrezioni di origine dalle vescicole seminali.
Entro 20 minuti poi il tutto si trasforma in un liquido viscoso per un processo di liquefazione che invece è legato soprattutto alle “sostanze” contenute nella frazione dell’eiaculato che proviene dalla prostata e dalle ghiandole del Cowper.
Se questi coaguli permango a volte si sospetta un non perfetto funzionamento della ghiandola prostatica più raramente delle sole ghiandole del Cowper.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
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[#2]
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Utente
Gentile dottor Beretta,
innanzitutto grazie per la solerte risposta.
Ho fatto una visita da un urologo poiché ai tempi non conoscevo la distinzione tra questa figura e quella dell'andrologo. A breve dovrei fare una visita invece da un andrologo, ancora da prenotare.
Nell'ipotesi in cui vi fosse un'infiammazione delle vie seminali, come lei propone, andrebbe curata con dei semplici medicinali?
Un'altra domanda, vi potrebbe essere una correlazione tra ciò e la frequenza maggiore nel dover andare in bagno e lo sgocciolamento post-minzionale?
Ancora grazie preventivamente per la risposta.
innanzitutto grazie per la solerte risposta.
Ho fatto una visita da un urologo poiché ai tempi non conoscevo la distinzione tra questa figura e quella dell'andrologo. A breve dovrei fare una visita invece da un andrologo, ancora da prenotare.
Nell'ipotesi in cui vi fosse un'infiammazione delle vie seminali, come lei propone, andrebbe curata con dei semplici medicinali?
Un'altra domanda, vi potrebbe essere una correlazione tra ciò e la frequenza maggiore nel dover andare in bagno e lo sgocciolamento post-minzionale?
Ancora grazie preventivamente per la risposta.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.6k visite dal 05/01/2018.
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