Possono problemi psicologici influenzare spermiogramma?
Salve dottore,
Dalla sera in cui abbiamo deciso di avere un figlio, mio marito ha problemi di erezione (mai avuti prima). Ha creduto di essere diventato impotente per giorni, poi percependo la natura psicologica del problema ha avuto nuove erezioni ma di breve durata. Ormai sono passati 4 mesi in cui continua a durare poco e soprattutto non raggiunge l'orgasmo se non con stimolazione esterna e molti tentativi. Il getto di sperma non è nemmeno più potente come prima. In questi mesi è stato da un andrologo per tranquillizzarsi ma a peggiorare la situazione i risultati dello spermiogramma sono tragici. Non so quanto questa situazione psicologica precaria abbia potuto condizionare l'analisi ma lui continua a ripetere che il campione esaminato aveva una consistenza diversa dal passato ed era "poco" quantitativamente. Non so più dove sbattere la testa. Il suo andrologo sessuologo ci ha consigliato una terapia da 15 sedute per 150 euro a seduta e al momento abbiamo difficoltà economiche per affrontarla. Preciso che abbiamo lui 34 e io 32 anni e che da visite e analisi non sono emersi ulteriori problemi. Volevo inoltre specificare che la sua non è paura di avere un figlio quanto l'esatto opposto: la paura di non poterlo avere. Attualmente sta seguendo una cura per aumentare quantità e motilità spermatozoi. Ci consiglia di ripetere lo spermiogramma tra tre mesi? Nel frattempo come muoverci?
Dalla sera in cui abbiamo deciso di avere un figlio, mio marito ha problemi di erezione (mai avuti prima). Ha creduto di essere diventato impotente per giorni, poi percependo la natura psicologica del problema ha avuto nuove erezioni ma di breve durata. Ormai sono passati 4 mesi in cui continua a durare poco e soprattutto non raggiunge l'orgasmo se non con stimolazione esterna e molti tentativi. Il getto di sperma non è nemmeno più potente come prima. In questi mesi è stato da un andrologo per tranquillizzarsi ma a peggiorare la situazione i risultati dello spermiogramma sono tragici. Non so quanto questa situazione psicologica precaria abbia potuto condizionare l'analisi ma lui continua a ripetere che il campione esaminato aveva una consistenza diversa dal passato ed era "poco" quantitativamente. Non so più dove sbattere la testa. Il suo andrologo sessuologo ci ha consigliato una terapia da 15 sedute per 150 euro a seduta e al momento abbiamo difficoltà economiche per affrontarla. Preciso che abbiamo lui 34 e io 32 anni e che da visite e analisi non sono emersi ulteriori problemi. Volevo inoltre specificare che la sua non è paura di avere un figlio quanto l'esatto opposto: la paura di non poterlo avere. Attualmente sta seguendo una cura per aumentare quantità e motilità spermatozoi. Ci consiglia di ripetere lo spermiogramma tra tre mesi? Nel frattempo come muoverci?
[#1]
Cara signora,
cambi andrologo-sessuologo, che o si fa una cosa o si fa l' altra, e non aggiungo altro.
Poi se non ha raggiunto l' erezione mentre faceva lo spermiogramma, i risultati saranno sempre tragici.
Dare terapie per lo sperma senza ecodoppler scrotale e profili ormonali è una roba da matti.
Quindi vale quanto detto nel primo paragrafo.
cambi andrologo-sessuologo, che o si fa una cosa o si fa l' altra, e non aggiungo altro.
Poi se non ha raggiunto l' erezione mentre faceva lo spermiogramma, i risultati saranno sempre tragici.
Dare terapie per lo sperma senza ecodoppler scrotale e profili ormonali è una roba da matti.
Quindi vale quanto detto nel primo paragrafo.
[#2]
Utente
Mi perdoni, probabilmente mi sono spiegata male. L'andrologo sessuologo ha sottoposto mio marito ad esami clinici, quindi ecografia, ecodoppler e spermiogramma (con erezione raggiunta, anche se mi ha raccontato di non sentirsi a suo agio e che ci ha messo un po' più del solito). Dai primi esami non sono stati riscontrati problemi se non un leggerissimo varicocele. Quindi ha prescritto una terapia di 15 sedute di sesso analisi diagnostiche/terapeutiche. Al ritiro dello spermiogramma purtroppo ha saputo che i valori sono molto scarsi. Il dottore dice che non può essere uno stato psicologico ad influenzare certi risultati, però volevo sentire un altro parere. Mio marito dice di aver raggiunto l'erezione solo pochi secondi prima di eiaculare, che non riusciva a eccitarsi sapendo che nella stanza affianco stavano attendendo il suo sperma e che ne è uscito davvero poco e anche il colore non era quello di sempre. Sicuramente lui è condizionato da questo problema psicologico da risolvere quanto prima, mi chiedevo però se anche i risultati potevano essere influenzati da una cattiva raccolta in termini di stress/ansia/scarso eccitamento.
[#3]
Allora purtroppo i dati vanno quantificati quindi senza dati numerici di spermiogramma non posso dire nulla, certo sì è che alterazioni modeste della motilità o del volume possono essere imputabili a fenomeni ansiosi, ma senza dati non posso dire nulla. Ho seri dubbi sulla liceità delle 15 sedute.
[#4]
Utente
Eccoli:
Quantità 2 ml
Aspetto torbido lieve
Colore trasparente biancastro
Odore lieve
Fluidificazione 25' completa
Ph 7.6
Spermatozoi/ml 2 milioni
Spermatozoi totali 4 milioni
Mobili a 60 minuti 20%
Mobili a 120 minuti 10%
Forme normali 40%
Forme anormali 60%
Per quanto riguarda le sedute ovviamente il dottore ha specificato che si aprirebbe una "macchina" e non può garantire un risultato sicuro entro tale periodo, ma che ritiene il caso di mio marito non grave e risolvibile probabilmente in questo numero di sedute. Attualmente, superato lo shock iniziale, riesce ad avere erezioni, riesce ad effettuare penetrazione ma perde l'erezione quando si avvicina all'eiaculazione. Lui dice di non "sentire" il suo organo come prima, ha un calo generale della libido, e riesce ad eiaculare se stimolato anche se con tempi superiori a quelli di prima di un paio di minuti.
Quantità 2 ml
Aspetto torbido lieve
Colore trasparente biancastro
Odore lieve
Fluidificazione 25' completa
Ph 7.6
Spermatozoi/ml 2 milioni
Spermatozoi totali 4 milioni
Mobili a 60 minuti 20%
Mobili a 120 minuti 10%
Forme normali 40%
Forme anormali 60%
Per quanto riguarda le sedute ovviamente il dottore ha specificato che si aprirebbe una "macchina" e non può garantire un risultato sicuro entro tale periodo, ma che ritiene il caso di mio marito non grave e risolvibile probabilmente in questo numero di sedute. Attualmente, superato lo shock iniziale, riesce ad avere erezioni, riesce ad effettuare penetrazione ma perde l'erezione quando si avvicina all'eiaculazione. Lui dice di non "sentire" il suo organo come prima, ha un calo generale della libido, e riesce ad eiaculare se stimolato anche se con tempi superiori a quelli di prima di un paio di minuti.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3k visite dal 30/12/2017.
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