Sperma liquido e poco consistente
Salve e grazie per lo spazio concessomi.
Ho 35 anni, mia moglie 34. Siamo stati fidanzati 15 anni e in questo periodo sono negli ultimi 2 o tre anni abbiamo avuto rapporti sessuali completi con eiaculazione esterna. Ci siamo sposati da due anni e fin dall'inizio abbiamo avuto rapporti sessuali completi e senza programmare specificatamente un bambino ma neanche senza rifiutarlo. A maggio 2007 mia moglie risulta in attesa, ma la gravidanza si interrompe al terzo mese e siamo costretti ad intervenire chirurgicamente con il raschiamento. La nostra attività sessuale riprende dopo circa 6 mesi. Mia moglie a giugno 2008 è nuovamente in attesa ma anche questa volta la gravidanza si interrompe circa a terzo mese e, benchè stimolata con dei farmaci, non essendoci espulsione spontanea il ginecologo è costretto ad effettuare nuovamente il raschiamento.
Premetto che mentre nella prima gravidanza al momento della prima ecografia era visibile il concepimento, nella seconda non si è visto nulla, tanto da far ipotizzare al ginecologo "un uovo cieco".
Dopo il secondo aborto, su nostra insistenza, abbiamo avviato una serie di indagini.
1) Sul prodotto abortivo viene effettuata l’analisi citologica, che esclude anomalie o patologie (stessa indagine era stata compiuta sulla prima gravidanza);
2) Sul prodotto abortivo viene effettuata l’analisi citogenetica da cui risulta che il feto era cromosomicamente sano, normale, maschile (per cui viene esclusa l’ipotesi di uovo cieco);
3) Effettuiamo sia io che mia moglie l’esame cromosomico e non risultato anomalie o anormalità;
4) Mia moglie effettua una isteroscopia che non evidenzia nulla di particolare salvo una probabile infiammazione o piccola lacerazione, a detta dei medici probabilmente dovuta ai due raschiamenti (anzi i medici evidenziano che nonostante i due raschiamenti l’utero sia in ottimo stato);
5) Vengono effettuati dei tamponi, sia sul punto della presunta infiammazione sia del liquido uterino che extrauterino (di questi attendiamo a giorni l’esito, ma il ginecologo che ci segue non ipotizza cause rilevanti).
Probabilmente sarà effettuata anche un’analisi immunologia su mia moglie.
Scusatemi la lunghezza, per quanto stia cercando di sintetizzare.
Al ginecologo ho espresso una mia perplessità: il timore che possa essere io la causa degli aborti e la necessità di dover effettuare analisi sul mio sperma (timore dovuto anche da stress e complessi mentali).
Il ginecologo, rassicurandomi, mi ha detto che poteva essere problema di sperma se la fecondazione non ci fosse stata per nulla e se la gravidanza non partiva.
Tuttavia, saranno complessi mentali, noto che il mio sperma, soprattutto se dopo parecchi giorni di inattività sessuale, è abbastanza liquefatto, poco consistente, di colore giallino verso il trasparente. Dopo alcuni giorni di attività sessuale (spesso con masturbazione personale per verificare) lo sperma diventa più consistente, bianco ma di modeste quantità e con scarso getto d’espulsione.
Gradirei ricevere pareri sulle Vostre esperienze, grazie.
Ho 35 anni, mia moglie 34. Siamo stati fidanzati 15 anni e in questo periodo sono negli ultimi 2 o tre anni abbiamo avuto rapporti sessuali completi con eiaculazione esterna. Ci siamo sposati da due anni e fin dall'inizio abbiamo avuto rapporti sessuali completi e senza programmare specificatamente un bambino ma neanche senza rifiutarlo. A maggio 2007 mia moglie risulta in attesa, ma la gravidanza si interrompe al terzo mese e siamo costretti ad intervenire chirurgicamente con il raschiamento. La nostra attività sessuale riprende dopo circa 6 mesi. Mia moglie a giugno 2008 è nuovamente in attesa ma anche questa volta la gravidanza si interrompe circa a terzo mese e, benchè stimolata con dei farmaci, non essendoci espulsione spontanea il ginecologo è costretto ad effettuare nuovamente il raschiamento.
Premetto che mentre nella prima gravidanza al momento della prima ecografia era visibile il concepimento, nella seconda non si è visto nulla, tanto da far ipotizzare al ginecologo "un uovo cieco".
Dopo il secondo aborto, su nostra insistenza, abbiamo avviato una serie di indagini.
1) Sul prodotto abortivo viene effettuata l’analisi citologica, che esclude anomalie o patologie (stessa indagine era stata compiuta sulla prima gravidanza);
2) Sul prodotto abortivo viene effettuata l’analisi citogenetica da cui risulta che il feto era cromosomicamente sano, normale, maschile (per cui viene esclusa l’ipotesi di uovo cieco);
3) Effettuiamo sia io che mia moglie l’esame cromosomico e non risultato anomalie o anormalità;
4) Mia moglie effettua una isteroscopia che non evidenzia nulla di particolare salvo una probabile infiammazione o piccola lacerazione, a detta dei medici probabilmente dovuta ai due raschiamenti (anzi i medici evidenziano che nonostante i due raschiamenti l’utero sia in ottimo stato);
5) Vengono effettuati dei tamponi, sia sul punto della presunta infiammazione sia del liquido uterino che extrauterino (di questi attendiamo a giorni l’esito, ma il ginecologo che ci segue non ipotizza cause rilevanti).
Probabilmente sarà effettuata anche un’analisi immunologia su mia moglie.
Scusatemi la lunghezza, per quanto stia cercando di sintetizzare.
Al ginecologo ho espresso una mia perplessità: il timore che possa essere io la causa degli aborti e la necessità di dover effettuare analisi sul mio sperma (timore dovuto anche da stress e complessi mentali).
Il ginecologo, rassicurandomi, mi ha detto che poteva essere problema di sperma se la fecondazione non ci fosse stata per nulla e se la gravidanza non partiva.
Tuttavia, saranno complessi mentali, noto che il mio sperma, soprattutto se dopo parecchi giorni di inattività sessuale, è abbastanza liquefatto, poco consistente, di colore giallino verso il trasparente. Dopo alcuni giorni di attività sessuale (spesso con masturbazione personale per verificare) lo sperma diventa più consistente, bianco ma di modeste quantità e con scarso getto d’espulsione.
Gradirei ricevere pareri sulle Vostre esperienze, grazie.
[#1]
Caro Signore ,
anch'io , forse perchè sono un andrologo, condivido la sua idea di arrivare a valutare anche la sua situazione andrologica e il primo passo è sicuramente l'esame del liquido seminale.
Se desidera poi avere ulteriori informazioni più precise sulla “complessità” che accompagna una infertilità di coppia può trovarle anche nell’articolo pubblicato dalla collega Chelo sul nostro sito e visibile all’indirizzo:
https://www.medicitalia.it/minforma/ginecologia-e-ostetricia/.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com
anch'io , forse perchè sono un andrologo, condivido la sua idea di arrivare a valutare anche la sua situazione andrologica e il primo passo è sicuramente l'esame del liquido seminale.
Se desidera poi avere ulteriori informazioni più precise sulla “complessità” che accompagna una infertilità di coppia può trovarle anche nell’articolo pubblicato dalla collega Chelo sul nostro sito e visibile all’indirizzo:
https://www.medicitalia.it/minforma/ginecologia-e-ostetricia/.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
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www.centrodemetra.com
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/
[#2]
Caro lettore,
io sono un po' perplesso sulla effettuazione degli esami genetici.
Supponiamo che alcuni, molti, quasi tutti i suoi spermatozoi possano avere un difetto genetico che possa indurre un aborto al terzo mese (!!!!)
Cosa fa lei con sua moglie ?? Non avete più rapporti ? Cercate di utilizzare il profilattico per evitare un possibile gravidanza con il rischio di aborto ?.
Credo proprio di no.
Allora potreste ricorrere alla ICSI.
Ma pensate che sia possibile vedere quali siano gli spermatozoi portatori del difetto genetico ? Assolutamente NO! e qundi anche con tale metodica non esiste soluzione a meno che non si possa procedere ad un esame genetico SICURO e CERTO da effettuare su una cellula dell'embrione,prima di impiantarlo in utero. In Italia non sarebbe possibile.
Mi rendo conto di essere un po' cinico ma cerco di "tenere i piedi per terra"
io continuerei a cercare una gravidanza naturalmente.
cari saluti
io sono un po' perplesso sulla effettuazione degli esami genetici.
Supponiamo che alcuni, molti, quasi tutti i suoi spermatozoi possano avere un difetto genetico che possa indurre un aborto al terzo mese (!!!!)
Cosa fa lei con sua moglie ?? Non avete più rapporti ? Cercate di utilizzare il profilattico per evitare un possibile gravidanza con il rischio di aborto ?.
Credo proprio di no.
Allora potreste ricorrere alla ICSI.
Ma pensate che sia possibile vedere quali siano gli spermatozoi portatori del difetto genetico ? Assolutamente NO! e qundi anche con tale metodica non esiste soluzione a meno che non si possa procedere ad un esame genetico SICURO e CERTO da effettuare su una cellula dell'embrione,prima di impiantarlo in utero. In Italia non sarebbe possibile.
Mi rendo conto di essere un po' cinico ma cerco di "tenere i piedi per terra"
io continuerei a cercare una gravidanza naturalmente.
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#3]
Utente
Anzitutto ringrazio i dottori per la cortese risposta.
Al dr. Beretta chiedo se nel caso esposto vi siano possibilità, contrariamente a quanto enunciatomi dal ginecologo che ci segue, che, benchè la gravidanza abbia avvio (si consideri che abbiamo sempre monitorato le "beta" e, in particolare nella seconda gravidanza, queste crescevano impressionantemente per poi arrestarsi di colpo), il fatto che si interrompa possa essere dovuto a fattore legati a me e, quindi, al mio sperma ovvero, se possa escludersi questa ipotesi.
Al dr. Pozza, che ringrazio per lo stimolo e la scossa psicologica ma che rassicuro in merito, essendo io e mia moglie di ampie vedute e culturalmente e religiosamente non ottusi, chiedo maggiori delucidazioni sul difetto genetico di cui parla. Infatti, l'analisi genetica sul prodotto abortivo della seconda gravidanza, effettuato in un centro di genetica specializzato, ha evidenziato una mappa cromosomica "normale" e senza alcuna osservazione ulteriore (anzi ci è stato evidenzato che, trattandosi di feto "maschio" si escludeva l'ipotesi di una confusione del prodotto abortivo con il sangue materno); stesso risultato è derivato dall'analisi cromosomica (su prelievo di sangue) effettuata da me e mia moglie.
Dovrei allora dedurre che l'analisi cromosomica o genetica (scusatemi se tecnicamente posso commettere errori) non si esaurisce alla sola analisi di sangue!
Al dr. Beretta chiedo se nel caso esposto vi siano possibilità, contrariamente a quanto enunciatomi dal ginecologo che ci segue, che, benchè la gravidanza abbia avvio (si consideri che abbiamo sempre monitorato le "beta" e, in particolare nella seconda gravidanza, queste crescevano impressionantemente per poi arrestarsi di colpo), il fatto che si interrompa possa essere dovuto a fattore legati a me e, quindi, al mio sperma ovvero, se possa escludersi questa ipotesi.
Al dr. Pozza, che ringrazio per lo stimolo e la scossa psicologica ma che rassicuro in merito, essendo io e mia moglie di ampie vedute e culturalmente e religiosamente non ottusi, chiedo maggiori delucidazioni sul difetto genetico di cui parla. Infatti, l'analisi genetica sul prodotto abortivo della seconda gravidanza, effettuato in un centro di genetica specializzato, ha evidenziato una mappa cromosomica "normale" e senza alcuna osservazione ulteriore (anzi ci è stato evidenzato che, trattandosi di feto "maschio" si escludeva l'ipotesi di una confusione del prodotto abortivo con il sangue materno); stesso risultato è derivato dall'analisi cromosomica (su prelievo di sangue) effettuata da me e mia moglie.
Dovrei allora dedurre che l'analisi cromosomica o genetica (scusatemi se tecnicamente posso commettere errori) non si esaurisce alla sola analisi di sangue!
[#4]
Caro lettore ,
le informazioni cliniche da lei aggiunte fanno pensare che il vostro problema deve essere attentamente rivalutato soprattutto da un punto di vita ginecologico e non sembra legato a cause andrologiche.
Le valutazioni citogenetiche già fatte, secondo il mio parere, sono più che sufficienti, da un punto di vista clinico, per escludere una tale problematica.
Detto questo poi rimangono attuali tutte le altre considerazioni già fatte precedentemente.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com
le informazioni cliniche da lei aggiunte fanno pensare che il vostro problema deve essere attentamente rivalutato soprattutto da un punto di vita ginecologico e non sembra legato a cause andrologiche.
Le valutazioni citogenetiche già fatte, secondo il mio parere, sono più che sufficienti, da un punto di vista clinico, per escludere una tale problematica.
Detto questo poi rimangono attuali tutte le altre considerazioni già fatte precedentemente.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com
[#6]
Gentile lettore,
ci tenga comunque aggiornati sull'evoluzione della sua situazione clinica, se lo desidera.
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
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www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com
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Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
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[#7]
Utente
Salve, scrivo solo ora per aggiornarvi dei risultati conseguiti. Dopo attente analisi di ogni sorta in cui io e mia moglie risultavamo sani, a luglio è nata la nostra bellissima bambina. La gravidanza è stata condotta regolarmente, anche se sempre sotto conotrollo e il parto è stato naturale. La bambina è nata sana con tanti capelli scuri (ora sono castani) e gli occhi che si stanno definendo sull'azzurro. Abbiamo ricominciato a vedere il problema passato con molta serenità, consapevoli di quanto siano molteplici i casi in circolazione simili a quanto ci è accaduto. grazie ancora per le confortevoli parole in quel periodo molto angosciante.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 14.7k visite dal 19/12/2008.
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