Ho quasi 29 anni ormai e da quando ho pulsioni sessuali combatto con l'eiaculazione precoce
Buongiorno, vi chiedo un aiuto per la mia situazione. Ho quasi 29 anni ormai e da quando ho pulsioni sessuali combatto con l'eiaculazione precoce. Vi premetto che essendo un ragazzo estremamente sensibile per me questo è un problema che a volte mi sembra "drammatico", per questo motivo (o almeno credo abbia un'incidenza del 90%) io non sono mai stato fidanzato con una ragazza. Ho avuto un paio di partner per le quali non provavo sentimenti con le quali ho avuto esperienze sessuali, ma per brevissimi periodi, (una delle quali mi ha fatto pesare il problema facendomi una sceneggiata)
Sono una persona estremamente ansiosa, devo programmare la mia vita al dettaglio, molto spesso mi preoccupo di cose che non esistono e sono portato a pensare troppo al futuro senza godermi il presente. Avere una ragazza è oramai un assillo perchè credo serva a completarmi, ho un buon lavoro, buoni amici e la salute, ma vivo condizionato da questo problema che si manifesta anche durante la normale masturbazione. Non posso dire di abusare della pornografia ma la utilizzo con buona regolarità e purtroppo ha effetti negativi su di me, poichè mi crea uno stato di eccitazione ansiosa praticamente incontrollabile che mi porta ad eiaculare in pochissimi secondi, cosa che non avviene in maniera così repentina masturbandomi tranquillamente senza l'ausilio pornografico (cmq pochi minuti). Non ho praticamente periodo refrattario, ma il primo orgasmo avviene molto spesso in pochi secondi con qualsiasi pratica.
Ho frequentato 2 psicologi, con il secondo ho intrapreso un lungo periodo di consulti (quasi 3 anni) che hanno portato dei benifici, ho sconfitto alcune paure e soprattutto ho acquisito un minimo di autostima (cosa che prima era totalmente assente), ora se mi guardo allo specchio non sono più infastidito dalla mia immagine, ho aperto alla possibilità di piacere ad una donna e ne sto notando qualche segnale.
Ovviamente ho trattato molto il discorso con loro, ed entrambi hanno rilevato che fornisco un eccessivo peso alla cosa, ingigantisco un problema che esiste ma che non è così rilevante ai fini della felicità di coppia. A volte credo fermamente in questa cosa, a volte invece non riesco a farla mia e mi sento schiacciato dal problema, ho parlato con numerose amiche di questo mio "difetto" e tutte mi hanno detto che quando c'è sentimento è una cosa che non ha nessun valore, purtroppo però essendo una persona molto pratica non credo troppo a queste affermazioni, il pensiero di rendere infelice la mia donna mi ferma ancora prima di trovarla.
Ovviamente essendo in astinenza sessuale forzata tendo a pensare troppo al sesso, una volta al mese frequento una prostituta che cerca di aiutarmi, lei mi dice che non devo preoccuparmi che sono molto dolce e sensibile e che secondo lei io ho solo bisogno di pratica e fiducia.
Rispetto a qualche anno fa ho ridimensionato il problema, ma la situazione mi confonde, il panico di restare solo e vivere il resto della mia vita così mi spaventa
Sono una persona estremamente ansiosa, devo programmare la mia vita al dettaglio, molto spesso mi preoccupo di cose che non esistono e sono portato a pensare troppo al futuro senza godermi il presente. Avere una ragazza è oramai un assillo perchè credo serva a completarmi, ho un buon lavoro, buoni amici e la salute, ma vivo condizionato da questo problema che si manifesta anche durante la normale masturbazione. Non posso dire di abusare della pornografia ma la utilizzo con buona regolarità e purtroppo ha effetti negativi su di me, poichè mi crea uno stato di eccitazione ansiosa praticamente incontrollabile che mi porta ad eiaculare in pochissimi secondi, cosa che non avviene in maniera così repentina masturbandomi tranquillamente senza l'ausilio pornografico (cmq pochi minuti). Non ho praticamente periodo refrattario, ma il primo orgasmo avviene molto spesso in pochi secondi con qualsiasi pratica.
Ho frequentato 2 psicologi, con il secondo ho intrapreso un lungo periodo di consulti (quasi 3 anni) che hanno portato dei benifici, ho sconfitto alcune paure e soprattutto ho acquisito un minimo di autostima (cosa che prima era totalmente assente), ora se mi guardo allo specchio non sono più infastidito dalla mia immagine, ho aperto alla possibilità di piacere ad una donna e ne sto notando qualche segnale.
Ovviamente ho trattato molto il discorso con loro, ed entrambi hanno rilevato che fornisco un eccessivo peso alla cosa, ingigantisco un problema che esiste ma che non è così rilevante ai fini della felicità di coppia. A volte credo fermamente in questa cosa, a volte invece non riesco a farla mia e mi sento schiacciato dal problema, ho parlato con numerose amiche di questo mio "difetto" e tutte mi hanno detto che quando c'è sentimento è una cosa che non ha nessun valore, purtroppo però essendo una persona molto pratica non credo troppo a queste affermazioni, il pensiero di rendere infelice la mia donna mi ferma ancora prima di trovarla.
Ovviamente essendo in astinenza sessuale forzata tendo a pensare troppo al sesso, una volta al mese frequento una prostituta che cerca di aiutarmi, lei mi dice che non devo preoccuparmi che sono molto dolce e sensibile e che secondo lei io ho solo bisogno di pratica e fiducia.
Rispetto a qualche anno fa ho ridimensionato il problema, ma la situazione mi confonde, il panico di restare solo e vivere il resto della mia vita così mi spaventa
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.4k visite dal 16/11/2017.
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