Esito corporoplastica
Buonasera. Due anni fa sono stato sottoposto ad un intervento di corporoplastica secondo Nesbit per un notevole incurvamento congenito del pene verso il basso (circa 90°). Nel post-operatorio si era creato un edema notevole del prepuzio, che non si assorbì completamente, per cui l'anno scorso mi è stata praticata la circoncisone totale. Il pene ha subito inoltre un'ipercorrezione (ora infatti devia verso l'alto di circa 30-40°) e una riduzione di calibro dei corpi cavernosi, credo a causa di un restringimento da un lato del pene dove l'innesto sembra essere meno elastico. Inoltre si è accorciato di circa 3 cm. Per essere più chiaro riporto alcune parti del responso di un andrologo diverso da chi mi ha operato ad una recente visita di controllo:
"Attualmente è presente una modesta curvatura dorsale da ipercorrezione che non ostacola il rapporto e dunque non necessita di ulteriore intervento chirurgico. Aderenze con successivo restringimento, circoscritto, nella posizione distale e laterale sx di modesta entità (v. ecografia).
Ecografia peniena: normale ecogenicità di entrambi i corpi cavernosi. Piccola placca fibrotica di 16-26 mm x 5 x 74 mm (?) interessante i tessuti superficiali e non la tunica albuginea. Tale referto può essere messo in relazione a sclerosi distrettuale dei tessuti dartoici.
Si consiglia: Fibrase crema, 1 applicazione al dì, 15 giorni al mese per 2 mesi."
Quello che chiedo è:
1) Questa placca fibrotica può realmente scomparire con questa crema e se no che altre possibilità ci sono?
2) L'ipercorrezione può ridursi se si elimina tale placca o è dovuta solo ad un eccessiva asportazione di tessuto dell'albuginea dal lato che prima era il più lungo? Non si poteva in sede chirurgica fare una semplice differenza tra la misura del lato convesso e quella del lato concavo del pene per stabilire di quanto si doveva accorciare il lato convesso? O tutto ciò è stato voluto tenendo conto che l'innesto nel tempo si allenta e si elasticizza?
3) Vorrei capire fino a che punto tutto ciò è dovuto alla imprevedibilità dell'esito per ognuno o ad un errore del chirurgo-urologo (visto che egli non potrà mai ammetterlo!).
Grazie.
"Attualmente è presente una modesta curvatura dorsale da ipercorrezione che non ostacola il rapporto e dunque non necessita di ulteriore intervento chirurgico. Aderenze con successivo restringimento, circoscritto, nella posizione distale e laterale sx di modesta entità (v. ecografia).
Ecografia peniena: normale ecogenicità di entrambi i corpi cavernosi. Piccola placca fibrotica di 16-26 mm x 5 x 74 mm (?) interessante i tessuti superficiali e non la tunica albuginea. Tale referto può essere messo in relazione a sclerosi distrettuale dei tessuti dartoici.
Si consiglia: Fibrase crema, 1 applicazione al dì, 15 giorni al mese per 2 mesi."
Quello che chiedo è:
1) Questa placca fibrotica può realmente scomparire con questa crema e se no che altre possibilità ci sono?
2) L'ipercorrezione può ridursi se si elimina tale placca o è dovuta solo ad un eccessiva asportazione di tessuto dell'albuginea dal lato che prima era il più lungo? Non si poteva in sede chirurgica fare una semplice differenza tra la misura del lato convesso e quella del lato concavo del pene per stabilire di quanto si doveva accorciare il lato convesso? O tutto ciò è stato voluto tenendo conto che l'innesto nel tempo si allenta e si elasticizza?
3) Vorrei capire fino a che punto tutto ciò è dovuto alla imprevedibilità dell'esito per ognuno o ad un errore del chirurgo-urologo (visto che egli non potrà mai ammetterlo!).
Grazie.
[#1]
Caro lettore ,
segua le indicazioni terapeutiche ricevute anche se io personalmente confido poco nella risoluzione di queste "fibrosi" post-chirurgiche con l'uso di una pomata.
In alcuni casi, "assorbita" o "ridotta" la placca, questi esiti sfavorevoli post- chirurgici possono in parte "modificarsi".
Alla terza domanda poi le posso dire che solo una valutazione clinica diretta, con tutta la documentazione in suo possesso , compresa la cartella clinca del ricovero, potrà permetterci di darle una risposta più precisa e corretta.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com
segua le indicazioni terapeutiche ricevute anche se io personalmente confido poco nella risoluzione di queste "fibrosi" post-chirurgiche con l'uso di una pomata.
In alcuni casi, "assorbita" o "ridotta" la placca, questi esiti sfavorevoli post- chirurgici possono in parte "modificarsi".
Alla terza domanda poi le posso dire che solo una valutazione clinica diretta, con tutta la documentazione in suo possesso , compresa la cartella clinca del ricovero, potrà permetterci di darle una risposta più precisa e corretta.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
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Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/
[#2]
Gent.mo
non capisco cosa significhi "l'innesto" quando il secondo "andrologo" all'ecografia peniena evidenziava "normale ecogenicità di entrambi i corpi cavernosi". Non ci può essere normale ecogenecità se è stato fatto un innesto. Inoltre vorrei sapere, se possibile, con quale sonda ecografica è stato possibile valutare "una piccola placca fibrotica di 16-26 mm x 5 x 74 mm (?) interessante i tessuti superficiali e non la tunica albuginea". Ci chiarisca questi aspetti e avrà delucidazioni in merito.
Cordiali saluti
non capisco cosa significhi "l'innesto" quando il secondo "andrologo" all'ecografia peniena evidenziava "normale ecogenicità di entrambi i corpi cavernosi". Non ci può essere normale ecogenecità se è stato fatto un innesto. Inoltre vorrei sapere, se possibile, con quale sonda ecografica è stato possibile valutare "una piccola placca fibrotica di 16-26 mm x 5 x 74 mm (?) interessante i tessuti superficiali e non la tunica albuginea". Ci chiarisca questi aspetti e avrà delucidazioni in merito.
Cordiali saluti
Dott. Carlo Maretti
Specializzato in Andrologia
www.andrologia-online.it
[#4]
Gent.mo
se "l'innesto" è la "cicatrice chirurgica" ovviamente proprio perchè la cicatrice è un tessuto diverso rispetto all'albuginea dei corpi cavernosi l'ecogenicità degli stessi non può risultare normale (sarebbe come dire che le cicatrici sono scomparse)e non voglio dilungarmi sulla placca fibrosa valutata come? Con pene a riposo o dopo un'iniezione farmacologica nei corpi cavernosi? Ci faccia sapere.
Cordiali saluti
se "l'innesto" è la "cicatrice chirurgica" ovviamente proprio perchè la cicatrice è un tessuto diverso rispetto all'albuginea dei corpi cavernosi l'ecogenicità degli stessi non può risultare normale (sarebbe come dire che le cicatrici sono scomparse)e non voglio dilungarmi sulla placca fibrosa valutata come? Con pene a riposo o dopo un'iniezione farmacologica nei corpi cavernosi? Ci faccia sapere.
Cordiali saluti
[#5]
Ex utente
Non sono un medico ma se l'ecogenicità di una cicatrice non può essere normale forse l'andrologo si riferiva al tessuto sano... Non penso che un andrologo non lo sappia, l'ho capito persino io! L'ecografia è stata fatta con pene a riposo ma durante l'esame ho avuto volutamente un'erezione... così da fare anche un esame dinamico... :)
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 4.3k visite dal 15/12/2008.
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