Disfunzione erettile, sono sulla strada giusta?
Salve,
ho 23 anni.
La prima volta che si è manifestato un episodio di disfunzione erettile è stato la prima volta in cui dovevo effettuare un rapporto sessuale, li per li pensai, ansia da prestazione (anche se la cosa mi ha abbattuto molto), così ho lasciato stare per un po e fortunatamente la ragazza con cui stavo è stata paziente.
Qualche tempo dopo abbiamo riprovato e tutto è andato per il meglio, siamo stati insieme per 2 anni e ogni volta è filato tutto liscio anche se non riesco a giudicare la qualità delle erezioni (ma per me e la mia partner erano più che sufficienti).
quando mi sono lasciato tuttavia, ho sperimentato un certo calo, forse dovuto alla depressione per quella relazione finita male, da quel momento in poi non sono più riuscito a riprendermi sessualmente parlando (e anche un pò emotivamente).
Sono ormai 2 anni che soffro di questo problema, il punto è che non ho mai cercato di risolverlo perchè sono convinto che sia soltanto un fatto psicologico, ma a distanza di così tanto tempo mi sembra quasi impossibile.
Negli ultimi 2 anni tutto quello che ho fatto è stato aspettare che passasse, ma forse il più grande errore è stato quello di continuare a fare utilizzo di video porno, i quali ho letto che alterano la condizione di eccitazione a partire dal cervello ponendo soglie sempre più alte.
Mi sono accorto nell'arco di tutto questo tempo, forse perché rassegnato alla disfunzione erettile (condizione psicologica che di certo non aiuta), di non avere stimoli, nel senso, quando vedo una bella ragazza un pensiero ce lo faccio (il quale viene spesso accompagnato da un "si, se il membro funzionasse" che però è più una frase buttata li sul ridere che altro), ma nelle parti basse non si smuove niente e spesso anche pensando a "fantasie" il tutto rimane in silenzio, e anche per quanto riguarda le erezioni giornaliere, quasi nulle.
Ho pensato che fosse un problema di testosterone in quanto non sono la persona più attiva e più carismatica di questo pianeta, ma ho anche pensato che questa sia una conseguenza indotta dalla mia "depressione e rassegnazione".
Da una settimana a questa parte, stanco di questa situazione, ho cominciato a fare ricerche su cosa potessi fare per migliorare circolazione del sangue, testosterone ed essere più rilassato, così ho smesso di fumare e ho iniziato a mangiare cibi come noci, miele, banane, pesce che a detta di alcuni possono favorire lo sviluppo di certe sostanze, ed in più ho smesso di guardare video porno e ho cominciato a masturbarmi solo se veramente invogliato.
Ho notato che le erezioni durante il giorno sono circa 2/3 ma create da una minima fantasia (la quale però a volte non porta sempre allo stesso risultato) le quali mi danno molta più carica di quanta me ne davano prima, sono un po' più energetico e ho cominciato ad assumere un atteggiamento più positivo, carismatico e menefreghista anche riguardo al problema.
Che cosa ne pensate della mia situazione? sono nella strada giusta?
ho 23 anni.
La prima volta che si è manifestato un episodio di disfunzione erettile è stato la prima volta in cui dovevo effettuare un rapporto sessuale, li per li pensai, ansia da prestazione (anche se la cosa mi ha abbattuto molto), così ho lasciato stare per un po e fortunatamente la ragazza con cui stavo è stata paziente.
Qualche tempo dopo abbiamo riprovato e tutto è andato per il meglio, siamo stati insieme per 2 anni e ogni volta è filato tutto liscio anche se non riesco a giudicare la qualità delle erezioni (ma per me e la mia partner erano più che sufficienti).
quando mi sono lasciato tuttavia, ho sperimentato un certo calo, forse dovuto alla depressione per quella relazione finita male, da quel momento in poi non sono più riuscito a riprendermi sessualmente parlando (e anche un pò emotivamente).
Sono ormai 2 anni che soffro di questo problema, il punto è che non ho mai cercato di risolverlo perchè sono convinto che sia soltanto un fatto psicologico, ma a distanza di così tanto tempo mi sembra quasi impossibile.
Negli ultimi 2 anni tutto quello che ho fatto è stato aspettare che passasse, ma forse il più grande errore è stato quello di continuare a fare utilizzo di video porno, i quali ho letto che alterano la condizione di eccitazione a partire dal cervello ponendo soglie sempre più alte.
Mi sono accorto nell'arco di tutto questo tempo, forse perché rassegnato alla disfunzione erettile (condizione psicologica che di certo non aiuta), di non avere stimoli, nel senso, quando vedo una bella ragazza un pensiero ce lo faccio (il quale viene spesso accompagnato da un "si, se il membro funzionasse" che però è più una frase buttata li sul ridere che altro), ma nelle parti basse non si smuove niente e spesso anche pensando a "fantasie" il tutto rimane in silenzio, e anche per quanto riguarda le erezioni giornaliere, quasi nulle.
Ho pensato che fosse un problema di testosterone in quanto non sono la persona più attiva e più carismatica di questo pianeta, ma ho anche pensato che questa sia una conseguenza indotta dalla mia "depressione e rassegnazione".
Da una settimana a questa parte, stanco di questa situazione, ho cominciato a fare ricerche su cosa potessi fare per migliorare circolazione del sangue, testosterone ed essere più rilassato, così ho smesso di fumare e ho iniziato a mangiare cibi come noci, miele, banane, pesce che a detta di alcuni possono favorire lo sviluppo di certe sostanze, ed in più ho smesso di guardare video porno e ho cominciato a masturbarmi solo se veramente invogliato.
Ho notato che le erezioni durante il giorno sono circa 2/3 ma create da una minima fantasia (la quale però a volte non porta sempre allo stesso risultato) le quali mi danno molta più carica di quanta me ne davano prima, sono un po' più energetico e ho cominciato ad assumere un atteggiamento più positivo, carismatico e menefreghista anche riguardo al problema.
Che cosa ne pensate della mia situazione? sono nella strada giusta?
[#1]
Caro signore,
errare umanum est, diabolicum perseverare. E lei persevera a non farsi visitare.
Solo un fattore psicologico? SOLO? Ma lo sa che sono i fattori psicologici a condizionare gli omicidi.
Veda lei quello che vuol fare.
errare umanum est, diabolicum perseverare. E lei persevera a non farsi visitare.
Solo un fattore psicologico? SOLO? Ma lo sa che sono i fattori psicologici a condizionare gli omicidi.
Veda lei quello che vuol fare.
[#2]
Utente
Caro Dr. Cavallini,
mi pare di aver capito che allora mi consiglia di farmi vedere, la ringrazio.
Tuttavia anche dei feedback negativi a seguito di richieste di aiuto possono portare a squilibri mentali.
Un po' di tatto nel trattare certi argomenti in quanto molto scomodi per un uomo direi che sono dovuti.
Grazie per la pazienza.
mi pare di aver capito che allora mi consiglia di farmi vedere, la ringrazio.
Tuttavia anche dei feedback negativi a seguito di richieste di aiuto possono portare a squilibri mentali.
Un po' di tatto nel trattare certi argomenti in quanto molto scomodi per un uomo direi che sono dovuti.
Grazie per la pazienza.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.5k visite dal 28/09/2017.
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Approfondimento su Disfunzione erettile
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