Xatral, dubbi su inizio terapia...
Salve dottori!
Sono un ragazzo di 20 anni, dovrei cominciare la terapia con lo Xatral per una possibile sclerosi del collo vescicale (probabile), oppure una prostatite cronica (possibile).
L'urologo, per iniziare mi ha prescritto mezza compressa al giorno, di sera, per verificare se funziona (nel caso funzionasse verrebbe confermato il collo vescicale stretto e mi aumenterebbe il dosaggio).
La mia domanda è questa: lo Xatral come interagisce con la sessualità?
La domanda la faccio in generale, cioè considerando sia i pro che i contro, che differenza ci saranno durante l'atto sessuale?
Ho sentito parlare di vasi sanguigni dilatati che quindi favoriscono l'erezione, ma ho anche sentito parlare di eiaculazione retrograda, e questo mi spaventa molto, teoricamente ho capito cos'è, ma nella pratica cosa mi porta? Dolore? Fastidio? Mancanza totale di eiaculazione esterna? Può portare altri tipi di problemi?
Dottori, vi faccio queste domande perché voglio capire se vale la pena prendere lo Xatral, perché per quanto la sclerosi del collo vescicale possa essere fastidiosa, negli anni mi sono abituato, e se dovessi rovinarmi il sesso con lo Xatral a questo punto preferisco tenermi il problema!
In alternativa, è possibile utilizzare un dosaggio basso per ottenere miglioramenti senza effetti collaterali?
Altra cosa, il precedente urologo mi voleva fare la cistoscopia per confermare il collo vescicale, invece questo con cui sto in cura adesso vuole confermare direttamente con lo Xatral, e in più mi ha prescritto una uroflussimetria, una ecografia prostatica transrettale, e da esaminare un tampone per batteri lieviti protozoi.
Questi esami bastano per una diagnosi completa e chiara, o era meglio fare la uretrocistoscopia?
Scusate se sono stato prolisso, ma entrambe le questioni sono molto importanti, grazie mille!
Sono un ragazzo di 20 anni, dovrei cominciare la terapia con lo Xatral per una possibile sclerosi del collo vescicale (probabile), oppure una prostatite cronica (possibile).
L'urologo, per iniziare mi ha prescritto mezza compressa al giorno, di sera, per verificare se funziona (nel caso funzionasse verrebbe confermato il collo vescicale stretto e mi aumenterebbe il dosaggio).
La mia domanda è questa: lo Xatral come interagisce con la sessualità?
La domanda la faccio in generale, cioè considerando sia i pro che i contro, che differenza ci saranno durante l'atto sessuale?
Ho sentito parlare di vasi sanguigni dilatati che quindi favoriscono l'erezione, ma ho anche sentito parlare di eiaculazione retrograda, e questo mi spaventa molto, teoricamente ho capito cos'è, ma nella pratica cosa mi porta? Dolore? Fastidio? Mancanza totale di eiaculazione esterna? Può portare altri tipi di problemi?
Dottori, vi faccio queste domande perché voglio capire se vale la pena prendere lo Xatral, perché per quanto la sclerosi del collo vescicale possa essere fastidiosa, negli anni mi sono abituato, e se dovessi rovinarmi il sesso con lo Xatral a questo punto preferisco tenermi il problema!
In alternativa, è possibile utilizzare un dosaggio basso per ottenere miglioramenti senza effetti collaterali?
Altra cosa, il precedente urologo mi voleva fare la cistoscopia per confermare il collo vescicale, invece questo con cui sto in cura adesso vuole confermare direttamente con lo Xatral, e in più mi ha prescritto una uroflussimetria, una ecografia prostatica transrettale, e da esaminare un tampone per batteri lieviti protozoi.
Questi esami bastano per una diagnosi completa e chiara, o era meglio fare la uretrocistoscopia?
Scusate se sono stato prolisso, ma entrambe le questioni sono molto importanti, grazie mille!
[#1]
Salve, lo xatral incide sulla sessualità perché può determinare eiaculazione retrograda in maniera più o meno importante.
Della questione se utilizzarlo o meno, dipende dalla patologia della quale si è affetti, certo è che una prostatite viene trattata in maniera differente; una valutazione urologica completa con esplorazione digito-rettale, ecografia sovrapubica, uroflussometria ed eventualmente un'uretrocistoscopia in caso di sospetto di malattia del collo vescicale possono dirimere ogni dubbio. C'è ovviamente da valutare bene l'aspetto qualità della vita sessuale in un giovane di 20 anni, eventualmente utilizzandolo ad un dosaggio più basso o sostituendolo con altre molecole con minori effetti collaterali.
Resto a disposizione
Cordialmente Giuseppe Romeo
Della questione se utilizzarlo o meno, dipende dalla patologia della quale si è affetti, certo è che una prostatite viene trattata in maniera differente; una valutazione urologica completa con esplorazione digito-rettale, ecografia sovrapubica, uroflussometria ed eventualmente un'uretrocistoscopia in caso di sospetto di malattia del collo vescicale possono dirimere ogni dubbio. C'è ovviamente da valutare bene l'aspetto qualità della vita sessuale in un giovane di 20 anni, eventualmente utilizzandolo ad un dosaggio più basso o sostituendolo con altre molecole con minori effetti collaterali.
Resto a disposizione
Cordialmente Giuseppe Romeo
Dr. giuseppe romeo
[#2]
Utente
Grazie dottore! Esistono molecole che possono contrastare il collo vescicale stretto senza infierire sulla sessualità?!
Mica me le potete riferire, così magari ne parlo anche con il mio urologo?
Anche perché preferisco "migliorare" senza effetti collaterali, che non risolvere il problema distruggendo la mia sessualità.
In ogni caso, un dosaggio basso come mezza compressa al giorno dovrebbe scongiurare forti effetti collaterali? Oppure è la stessa cosa?
Grazie ancora!
Mica me le potete riferire, così magari ne parlo anche con il mio urologo?
Anche perché preferisco "migliorare" senza effetti collaterali, che non risolvere il problema distruggendo la mia sessualità.
In ogni caso, un dosaggio basso come mezza compressa al giorno dovrebbe scongiurare forti effetti collaterali? Oppure è la stessa cosa?
Grazie ancora!
[#3]
Utente
Dottore scusatemi tanto se la disturbo ancora ma ho finalmente ricevuto la diagnosi e terapia specifica dal mio urologo, che dovrebbe essere risolutiva.
Ma prima di iniziarla voglio chiedere un parere anche a voi.
Diagnosi: Prostatite cronica batterica.
Dati: Prostata congesta di dimensioni regolari/lievemente aumentate, classici sintomi da ostruzione, infezioni da Streptococco, Escherichia coli e Mycoplasma (infezioni persistenti).
Terapia:
- Ciproxen 500mg (una compressa al giorno, prima di dormire, per 6 settimane, anche ad orari variabili).
- Bromiser capsule (2 al giorno ogni 12 ore subito prima dei pasti, per 6 settimane; una capsula contiene: Serenoa Repens 400mg, Bromelina 100mg, Uva ursina 40mg).
Mi ha detto che facendo questa terapia dovrei risolvere le infezioni e la prostatite.
Voi concordate? Potrò poi tornare alla vita normale e anche ad avere una sessualità normale? (Non che ora abbia chissà che problemi eh, però ho bruciori e costante stimolo di urinare).
A me non convince tanto la durata del trattamento, su Internet c'è scritto che l'antibiotico si dovrebbe prendere per 12 settimane in quanto difficilmente entra nella prostata, poi è stano il fatto che non debba prenderlo ad un orario specifico.
In ogni caso mi affido a voi: la ritenete una terapia giusta? Grazie!
Ma prima di iniziarla voglio chiedere un parere anche a voi.
Diagnosi: Prostatite cronica batterica.
Dati: Prostata congesta di dimensioni regolari/lievemente aumentate, classici sintomi da ostruzione, infezioni da Streptococco, Escherichia coli e Mycoplasma (infezioni persistenti).
Terapia:
- Ciproxen 500mg (una compressa al giorno, prima di dormire, per 6 settimane, anche ad orari variabili).
- Bromiser capsule (2 al giorno ogni 12 ore subito prima dei pasti, per 6 settimane; una capsula contiene: Serenoa Repens 400mg, Bromelina 100mg, Uva ursina 40mg).
Mi ha detto che facendo questa terapia dovrei risolvere le infezioni e la prostatite.
Voi concordate? Potrò poi tornare alla vita normale e anche ad avere una sessualità normale? (Non che ora abbia chissà che problemi eh, però ho bruciori e costante stimolo di urinare).
A me non convince tanto la durata del trattamento, su Internet c'è scritto che l'antibiotico si dovrebbe prendere per 12 settimane in quanto difficilmente entra nella prostata, poi è stano il fatto che non debba prenderlo ad un orario specifico.
In ogni caso mi affido a voi: la ritenete una terapia giusta? Grazie!
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5.9k visite dal 19/09/2017.
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