Malattia di la peyronie

Salve, scrissi un po di tempo fa per una curvatura del pene. Mi consultai come consigliatomi da voi da un urologo che mi consigliò un ecografia dei corpi cavernosi. Ho effettuato questa ecografia da un dottore urologo-andrologo martedì di questa settimana con questa precisa conclusione:
"Recurvatum dorsale-sinistro di circa 30. Ispessimento della tunica albuginea dorsale-sinistra tra terzo inferiore e terzo medio dell'asta.
Quadro compatibile con la malattia di la Peyronie (Induratio Penis Plastica)."
In seguito a questa diagnosi mi ha consigliato la seguente terapia: "2 compresse al giorno di Fibrosil per 90 giorni e in più una terapia di 6 sedute di onde d'urto peniene".
Ora, visto che mi sono sempre trovato bene con voi e vi ringrazio in anticipo, ritenete una terapia adatta a questa diagnosi o è troppo azzardata come mi dicono alcuni andrologi o urologi che sto contattando per le terapie d'urto?. Premetto che non sento nessun tipo di dolore durante un eruzione o un rapporto completo, solo che con il passar del tempo durante un rapporto faccio fatica a mantenere la completa erezione, il rapporto riesco a concluderlo ma con un erezione non totale e sto notando che sto soffrendo di eiaculazione precoce (ora può essere anche un fatto psicologico questo?) e la cosa che mi da fastidio in eruzione, purtroppo, è questa curvatura che non avevo mai avuto. Secondo voi ripeto è la terapia adatta oppure meglio indagare ancora? E come ultima domanda vi volevo chiedere se questa curvatura può scomparire o no. Come terapia ho iniziato solo quella orale per ora. In attesa di vostre risposte colgo l occasione per porgervi tanti saluti. Ah una cosa che mi sono dimenticato è quella di dirvi che ho 26 anni.
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Dr. Pierluigi Izzo Andrologo, Sessuologo 28.9k 643
Caro Utente,alla sua età, il riscontro di una IPP è, quantomeno,un dato eccezionale.Quanto alla strategia terapeutica proposta, può essere condivisibile ma,da questa postazione telematica, senza poterla visitare, si rimane nel campo delle ipotesi.Cordialità.

Dr. Pierluigi Izzo
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