Spermiocoltura e ricerca di batteri fecali
Gentili Dottori,
dopo aver fatto (credo) tutti gli esami possibili ed inimmaginabili (di laboratorio ed ecografici) che possono essere eseguiti su prostata, liquido spermatico, urine, testicoli, scroto, vie spermatiche e via dicendo (tra l'altro come testimonia la mia storia clinica), e dopo aver eseguito diverse cure sopratutto antibiotiche, mi ritrovo più o meno a punto e a capo, e ancora oggi non ho capito fino in fondo quale sia esattamente il mio problema o la natura di esso, anche dopo aver fatto visita a diversi specialisti.
Tralasciando tutti i dettagli, vi riassumo brevemente la situazione:
1) Ho un varicocele di secondo-terzo livello a sinistra e uno di primo livello a destra, e sono in attesa di operazione che dovrei fare ad ottobre. gli specialisti che mi hanno visitato ritengono che mi debba sottoporre all' operazione al fine di migliorare, si spera, i valori (anche abbastanza alterati) dello spermiogramma, quindi di migliorare la fertilità.
2) Dall' ecografia trans-rettale della prostata, si evince che dovrei avere una prostatite. La prostata non presenta alterazioni morfologiche e volumetriche, e senza alterazioni a focolaio dell' ecostruttura, ma come recita il referto stesso: "appare tuttavia diffusamente ipoeocogena e disomogenea come per processo flogistico". Un altro sintomo che andrebbe a confermare la diagnosi è il colore giallastro dello sperma, che a seguito di analisi al microscopio, mi è stato confermato che presenta una notevole quantità di batteri e granulociti.
Detto questo mi riallaccio alla domanda generale: le spermiocolture fatte fino ad oggi (anche con ricerca genica) hanno riguardato germi generici, funghi, e i germi specifici sopratutto mycoplasmi e ureoplasmi, ma sono sempre risultate negative. Cercando informazioni, leggevo che c'è la possibilità che i batteri fecali, normalmente presenti nell' intestino, possono invadere la prostata e li diventare patogeni, quindi la mia domanda è: è opportuno parlarne con il mio medico di base/specialista affinchè si allarghi alla ricerca a questi batteri? Se si, nello specifico, quali ceppi andrebbero ricercati?.
Detto questo non so se la mia domanda è pertinente, ma in ogni caso, non riesco a capire come mai, nonostante la presenza batterica confermata sullo sperma, le spermiocolture risultino sempre negative. Non sono un medico ma la logica mi impone di credere che il motivo sta nel fatto che non si è fatta la ricerca sui batteri giusti.
Cosa ne pensate?
Grazie
dopo aver fatto (credo) tutti gli esami possibili ed inimmaginabili (di laboratorio ed ecografici) che possono essere eseguiti su prostata, liquido spermatico, urine, testicoli, scroto, vie spermatiche e via dicendo (tra l'altro come testimonia la mia storia clinica), e dopo aver eseguito diverse cure sopratutto antibiotiche, mi ritrovo più o meno a punto e a capo, e ancora oggi non ho capito fino in fondo quale sia esattamente il mio problema o la natura di esso, anche dopo aver fatto visita a diversi specialisti.
Tralasciando tutti i dettagli, vi riassumo brevemente la situazione:
1) Ho un varicocele di secondo-terzo livello a sinistra e uno di primo livello a destra, e sono in attesa di operazione che dovrei fare ad ottobre. gli specialisti che mi hanno visitato ritengono che mi debba sottoporre all' operazione al fine di migliorare, si spera, i valori (anche abbastanza alterati) dello spermiogramma, quindi di migliorare la fertilità.
2) Dall' ecografia trans-rettale della prostata, si evince che dovrei avere una prostatite. La prostata non presenta alterazioni morfologiche e volumetriche, e senza alterazioni a focolaio dell' ecostruttura, ma come recita il referto stesso: "appare tuttavia diffusamente ipoeocogena e disomogenea come per processo flogistico". Un altro sintomo che andrebbe a confermare la diagnosi è il colore giallastro dello sperma, che a seguito di analisi al microscopio, mi è stato confermato che presenta una notevole quantità di batteri e granulociti.
Detto questo mi riallaccio alla domanda generale: le spermiocolture fatte fino ad oggi (anche con ricerca genica) hanno riguardato germi generici, funghi, e i germi specifici sopratutto mycoplasmi e ureoplasmi, ma sono sempre risultate negative. Cercando informazioni, leggevo che c'è la possibilità che i batteri fecali, normalmente presenti nell' intestino, possono invadere la prostata e li diventare patogeni, quindi la mia domanda è: è opportuno parlarne con il mio medico di base/specialista affinchè si allarghi alla ricerca a questi batteri? Se si, nello specifico, quali ceppi andrebbero ricercati?.
Detto questo non so se la mia domanda è pertinente, ma in ogni caso, non riesco a capire come mai, nonostante la presenza batterica confermata sullo sperma, le spermiocolture risultino sempre negative. Non sono un medico ma la logica mi impone di credere che il motivo sta nel fatto che non si è fatta la ricerca sui batteri giusti.
Cosa ne pensate?
Grazie
[#1]
Perché sono esami assolutamente inattendibili poiché è molto facile là contaminazioni dei campioni. Faccia test di stamey: esame urine prima e dopo massaggio prostatico poi vediamo. Lasci stare tutto il resto è quelle elucubrazioni
[#2]
Utente
Gentile Dottore la ringrazio della risposta e mi scuso per il ritardo.
Il test di Stamey l'ho eseguito circa un paio di volte eseguendo la procedura completa analizzando i campioni di urina e di secreto prostatico prima e dopo massaggio prostatico e sono risultati sempre negativi. Cosa mi consiglia di fare a questo punto?
Il test di Stamey l'ho eseguito circa un paio di volte eseguendo la procedura completa analizzando i campioni di urina e di secreto prostatico prima e dopo massaggio prostatico e sono risultati sempre negativi. Cosa mi consiglia di fare a questo punto?
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.2k visite dal 05/09/2017.
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