Corporoplastica

Buonasera gentili dottori e grazie del servizio offerto.
Circa 7 anni fa mi sono sottoposto a corporoplastica secondo nesbit per incurvamento ventrale del pene.
La curvatura è stata ridotta ma non corretta del tutto. La curvatura residua non crea problemi di penetrazione,ma mi crea disagio psicologico.
Sarei orientato a rioperarmi ma ho paura di complicanze tipo deficit erettile o iposensibilità del pene.
Secondo voi, è rischioso rioperarsi perchè potrebbero esserci serie complicanze legate all'erezione (visto che si tratterebbe di un secondo intervento chirurgico), oppure posso rioperarmi senza problemi?
Il mio chirurgo ha lasciato a me la scelta. Volevo sentire altri pareri per capire se è meglio evitare assolutamente un reintervento. Purtroppo mi crea disagio psicologico la curvatura residua. Grazie
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
I rischi sono un po' suoerioiori al primo intervento, essendovi aderenze post operatorie. Personalmente valuterei con bravo psicologo anche il disagio, che non ci si trovi con problema , quello della curvatura, ipertrofizzato da un modo di vedere le cose che non guarisce certo con chirurgia
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Utente
Utente
grazie Dottore per la risposta. Valuterò il da farsi come da lei suggerito. Da un punto di vista tecnico volevo chiederle: le complicanze tipo aderenze sono legate al tipo di tecnica usata? Le spiego: il mio chirurgo esegue una nesbit modificatata e per accedere alla zona da plicare effettua un taglio di un centimetro direttamente sulla cute in corrispondenza della zona dove effettuare la plicatura. Senza procedere con lo scuoiamento del pene. Infatti nel primo intervento non ho subito circoncisione ma solo un taglio minimo direttamente sulla cute nella zona dove ha effettuato la plicatura ( circa a metà pene). Non ci sono rischi deficit erettile o perdita permanente di sensibilità? Visto che si tratta di un secondo intevento?Grazie
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Dr. Edoardo Pescatori Urologo, Andrologo 4.8k 111
Gentile lettore,
una nuova plicatura di principio non dovrebbe causare difficoltà di erezione. Dovrebbe però mettere in conto una minima perdita di lunghezza del pene in erezione. L'accesso diretto attraverso la cute del pene è da taluni eseguito; ha un modesto rischio di adesione / aderenze tra cute e tessuti sottostanti, che può associarsi a una alterata scorrevolezza della cute sull'asta, ed espone a rischio di cicatrice non brillante sul pene.
Spero di esserle stato d'aiuto.

Dott. Edoardo Pescatori
Specialista in Urologia - Andrologo
www.andrologiapescatori.it

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Utente
Utente
Vi ringrazio molto per la disponibilità. Se permettete, avrei altri 2 quesiti. Il secondo intervento consiste nel dare qualche altra semplice "aggiustatina" con nuova plicatura o bisognerebbe re intervenire rimuovendo le vecchie cicatrici della nesbit e effettuare plicatura nella stessa zona? ( suppongo più complesso) ? Altra domanda: gradirei venisse fatta la circoncisione, perché sono nato con un prepuzio abbastanza esuberante , che risulta ancora più lungo dopo il primo intervento di Nesbit ( visto che non sono stato circonciso). Questo prepuzio è veramente troppo lungo cn disagio funzionale ed estetico. Sarebbe meglio cn la nuova corporoplastica ( cn accesso diretto sulla cute, senza scuoiamento del pene) , effettuare circoncisione parziale o totale? Io la farei parziale, ma ho il timore di una cicatrizzazione anomala che rischia di dover essere rivista. Voi che suggerite? Grazie mille per la vostra cortese attenzione.
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Dr. Edoardo Pescatori Urologo, Andrologo 4.8k 111
Iniziamo ad entrare in considerazioni molto individuali e bisognerebbe averla visitata per dire qualcosa di sensato. Detto ciò:
-non si può dire che intervento tecnicamente verrebbe fatto;
-la circoncisione è sempre eseguibile, ma a questo punto farei l'intervento da lì senza fare una seconda incisione.
Ne discuta in dettaglio preoperatoriamente con chi la opererà.
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Utente
Utente
Ok grazie.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
Personalmente non ho una gran simpatia per le incisioni dorsali: danno poca luce, l isolamento della tunica è più laborioso, i rischi di lesioni del fascio vascolo nervoso più elevati e poi cicatrizzano male, soprattutto nei reinterveti. Lo scuoia memento implica circoncisione che come viene, viene dipendendendo non dalla volontà del chirurgo o dalla sua ma dalle condizioni cutanee, . Personalmente non faccio plicature poiché danno cicatrici evidenti al tatto ma asporto tessuto e faccio plastica oppure faccio direttamente plastica
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Utente
Utente
Grazie Dott. Cavallini. La tecnica usata dal mio chirurgo credo sia una classica nesbit per quanto riguarda la plicatura e le escissioni di tunica albuginea ( spero di esprimermi correttamente). Cambia solo il punto di accesso. Mi sono rivolto a lui su consiglio di altri medici in quanto questo chirurgo a quanto pare ha fatto tantissimi interventi di questo tipo e in generale gode di una buona fama nella mia città. Dopo il primo intervento non ho avuto alcuna complicanza eccetto nodulosita(tuttora presente dopo anni) nella zona dei punti ( riassorbibili).E ridotta sensibilità al glande transitoria ( poi recuperata spontaneamente ) E curvatura residua. Secondo lei prima di rioperarmi sarebbe il caso di rivolgersi a qualcun altro? Io sono di Palermo. Mi fido del mio chirurgo ma se il tipo di tecnica può influire sul risultato finale sono disposto a cambiare chirurgo. E disposto ad accettare consigli da parte vostra anche in privato. Grazie mille.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
Quei disturbi postoperatori indicano che si è andato molto/troppo vicino al fascio vascolonervoso, e tale pericolo aumenta in un reintervento. Si intenda ben bene col chirurgo
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Utente
Utente
Grazie della cortese attenzione. Aldilà delle tecniche operatorie, A questo punto, mi sembra di capire che nel dubbio sarebbe più saggio non rioperarsi....giusto? Perché se per un difetto estetico rischio danni seri.... purtroppo ho sempre " sognato" di risolvere definitivamente questo incurvamento....So che c'è di peggio nella vita, ma convivere con questo problema non è stato facile. ma date le sue risposte, ora come ora ho paura di rioperarmi ... non vorrei pentirmene e rovinarmi la vita. Grazie della disponibilità.
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Dr. Edoardo Pescatori Urologo, Andrologo 4.8k 111
La decisione se rioperarsi o no è esclusivamente sua; dagli elementi che ci ha dato ritengo vi siano i margini per un re-intervento in ragionevole sicurezza, ma va da sé che via web non si possono dare risposte dettagliate, bisognerebbe valutarla direttamente.
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