Peyronie, ecocolordoppler e dolore in erezione

Gentile
Soffro da sette mesi della malattia di La Peyronie. L'andrologo mi ha prescritto un ecocolordopller che ho eseguito ieri).
Durante l'esame, e dopo la somministrazione di Caverject, il pene non è stato eretto, ma appena in tumescenza e l'esame è durato al massimo 10 minuti. Leggo ora che l'ecolordopller basale e dinamico deve essere fatto a pene completamente eretto e deve durare 30 minuti. Devo quindi considerare attendibile la risposta (che parlava di flussi arteriosi regolari) o devo richiamare il chirurgo vascolare che ha fatto l'esame per fare presenti questi fatti e chiedere di ripetere l'esame? Aggiungo che il pene non si è indurito nemmeno dopo l'esame.

La malattia di La Peyronie mi ha ha infatti provocato un grave problema di disfunzione erettile per cui lo specialista (che ora è in ferie e non reperibile) mi ha prescritto farmaci per entrambi gli aspetti (Peironimev,. Propolberry e Reigentex-vitamina E per la malattia; Sensimev, Ezerex, Cialis 5mg a giorni alterni e Levitra 10 mg prima dei rapporti per la disfunzione). Dopo 20 giorni di terapia provo dolore in caso di erezione e l'andrologo mi aveva suggerito Indoxen 50 due volte al giorno (dopo pranzo e cena) per 10 giorni in caso di persistenza del dolore invitandomi a risentirlo prima d'iniziare. In precedenza, per calmare il dolore (che mi rendeva difficile indossare il preservativo) assumevo una pastiglia di Ketoprofene 200 prima dei tentativi di rapporto sessuale (coronati da alterni successi e da rapporti comunque brevi). Non riuscendo a contattarlo chiedo a voi, gentile dottori, se, in funzione analgesica, è consigliabile la terapia prolungata di Indoxen 50 o quella occasionale (fin qui usata) con Ketoprofene.200?

Grazie in anticipo per la risposta.
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Dr. Edoardo Pescatori Urologo, Andrologo 4.8k 111
Gentile lettore,
il dolore è un elemento importante nella malattia di La Peyronie; ci dice innanzitutto che la malattia è in fase evolutiva; secondariamente è un sintomo che potremmo definire "guida" nel senso che va ascoltato e rispettato durante i rapporti. Avere dolore durante i rapporti vuol dire che stiamo forzando la curvatura, o meglio l'area infiammatoria della placca. Ciò può ulteriormente stimolare il processo infiammatorio e ritardare la risoluzione dello stesso. E' importante nella dinamica del rapporto rispettare la curvatura per quanto possibile proprio per non avere dolore. Personalmente non consiglio né l'uso di antidolorifici ne' l'impiego di farmaci per l'erezione (più rigido è il pene in fase attiva di malattia più e' esposto a rischio di ulteriore trauma - e dolore - in corso di coito). Da ultimo la difficoltà di rigidità che ora sta verificando potrebbe anche essere, almeno in parte, dovuta proprio al dolore in erezione, che le impedisce di rilassarsi adeguatamente. Potrebbe quindi regredire quando il dolore cesserà. Potrebbe vedere anche il dolore sotto la prospettiva di fattore protettivo: fase acuta di malattia -> dolore -> minor rigidità in erezione -> minor rischio di ulteriore trauma/infiammazione durante i rapporti.

Dott. Edoardo Pescatori
Specialista in Urologia - Andrologo
www.andrologiapescatori.it

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Utente
Utente
Grazie per la gentile risposta, dottor Pescatori. Le chiedo anche se è così cortese da rispondere alla prima parte della mia domanda e cioè se l'ecocolordoppler basale e dinamico cge gi eseguito a pene non pienamente eretto (ma solo con una leggera tumescenza dopo l'iniezione di Caverject) e in meno di 10 minuti sia da ritenersi comunque attendibile o se devo richiamare il chirurgo per chiedere di ripetere l'esame. Il referto parlava di "normale perfusione arteriosa a livello penieno".
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Dr. Edoardo Pescatori Urologo, Andrologo 4.8k 111
L'erezione da un punto di vista circolatorio è il risultato dell'integrità di due fattori: efficienza delle arterie e capacità del tessuto del pene di intrappolare il sangue che gli arriva (si parla più propriamente di "integrità del meccanismo veno-occlusivo" che quando non funziona a modo determina la cosiddetta "fuga venosa"). Se l'ecografia ha rilevato buona efficienza delle arterie, ciò può essere anche in assenza di rigidità peniena. Quindi per il versante arterioso l'esame non dovrebbe essere ripetuto. Il fatto che non abbia avuto una piena rigidità può dipendere da molti fattori, uno chiave è che spesso il contesto medico di un esame inibisce il paziente quindi, nonostante il farmaco somministrato, ciò può prevenire lo sviluppo dell'erezione.
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Utente
Utente
Grazie infinite per la sua gentilezza.
Rileggendo la sua prima risposta (sul dolore) ho un ultimo quesito. Il mio calvario dura già dall'inizio dell'anno (quasi 8 mesi). Quand'è che questa maledetta malattia si stabilizzerà e il dolore smetterà? Se capisco bene bisogna ridurre al minimo i rapporti sessuali (per me è già così: tre volte negli ultimi due mesi e meno ancora in precedenza) e persino le occasioni di rigidità del pene per evitare il prolungamento del circolo vizioso trauma->dolore
->peggioramento della malattia.. Ma quanto devo ragionevolmente attendere per arrivare a questa benedetta stabilizzazione? Aggiungo che prima di prendere i medicinali e gli integratori suggeriti dallo specialista (Ezerex, Sensimev, Cialis 5 mg a giorni alterni) sentivo il mio pene, anche a riposo, come un organo morente e l'erezione mattutina (se così si può chiamare) era solo un grumo appena tumescente. Lui mi ha dato questa terapia anche per riportare ossigeno e circolazione nel pene e, almeno in questo le cose, sono migliorate. Capisco che devo tenere un equilibrio tra questi due elementi (una buona circolazione nel pene e il rischio di traumi), ma posso prevedere un termine in cui trovare la stabilizzazione e quindi la speranza di un miglioramento del mio calvario? Ancora grazie per la sua disponibilità e gentilezza.
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Dr. Edoardo Pescatori Urologo, Andrologo 4.8k 111
I tempi non sono prevedibili: ogni caso è a se'. Ritengo che i rapporti non siano controindicati, né lo siano le erezioni: non si tratta di averne o non averne, ma come averli, come le ho esposto nel mio primo post.
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Utente
Utente
La ringrazio molto delle risposte e della disponibilità che, nel bel mezzo d'agosto, è dote davvero rara.
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