Una possibile forma
Salve,
Dopo 10 mesi io e la mia ragazza abbiamo deciso di avere rapporti sessuali completi. Preciso che da lei sono fortemente attratto sia fisicamente che sentimentalmente. Il mio problema è che da solo riesco a completare il rapporto nell'arco di 5/10 min, anche tutti i giorni (tra l'altro rivolgendo il mio pensiero a lei), mentre con la mia ragazza potrei andare avanti fino all'esaurimento delle forze e purtroppo non riesco a raggiungere l'orgasmo anche se mantengo l'erezione per tutta la durata del rapporto. Nell'arco degli ultimi tre mesi è successo 7 volte su 8. Anche se la cosa potrebbe essere ritenuta appagante per alcuni punti di vista è molto frustrante soprattutto per lei e la cosa preoccupa ormai in ogni rapporto anche me. Volevo sapere se questa cosa è una possibile forma di ansia da prestazione. La ringrazio molto, complimenti e cordiali saluti.
Marco
[#1]
Caro utente,
può trattarsi di tale fenomeno. Talvolta l'ansia di fornire una performance di ottimo livello (per il timore della critica? di essere lasciato?...) rallenta fino a rendere talora impossibile l'orgasmo.
Ci rifletta su e provi a lasciarsi andare: nessuno la guidicherà.
Se la situazione non cambia, un bravo sessuologo potrà aiutarla (a Milano, dr. Marco Rossi o dr.ssa Graziottin)
Auguri
Silvio Presta
www.silvio-presta-psichiatra.tk
può trattarsi di tale fenomeno. Talvolta l'ansia di fornire una performance di ottimo livello (per il timore della critica? di essere lasciato?...) rallenta fino a rendere talora impossibile l'orgasmo.
Ci rifletta su e provi a lasciarsi andare: nessuno la guidicherà.
Se la situazione non cambia, un bravo sessuologo potrà aiutarla (a Milano, dr. Marco Rossi o dr.ssa Graziottin)
Auguri
Silvio Presta
www.silvio-presta-psichiatra.tk
Silvio Presta
[#2]
Gentile Utente,
condivido il parere del Collega Presta.
Troppo spesso si trascura l'aspetto psicoanalitico di alcune delle patologie dell'apparato genitale maschile.
Auguri affettuosi e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
condivido il parere del Collega Presta.
Troppo spesso si trascura l'aspetto psicoanalitico di alcune delle patologie dell'apparato genitale maschile.
Auguri affettuosi e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it
[#3]
Sono d'accordo con i colleghi, anche se prima eslcuderei, attraverso un consulto andrologico, eventuali cause mediche relative al disturbo. In ogni caso la componente psicologica di questa situazione mi sembra decisamente significativa, per questo effettuerei un approfondimento psicologico.
Se vuole mi può scrivere a dbulla@libero.it
Cordialmente
Daniel Bulla
Se vuole mi può scrivere a dbulla@libero.it
Cordialmente
Daniel Bulla
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_
[#5]
Anche io sono daccordo con i colleghi: prima è opportuna una valutazione andrologica-urologica, se questa risultasse negativa potrebbe essere fondamentale una consulenza psichiatrica. In quest'ultimo caso potrebbe essere utile una terapia farmacologica (per la verità sono pochi i farmaci che si possono utilizzare in un caso come il suo dato che molti antidepressivi-antiansia hanno come effetto collaterale un ritardo nell'ejaculazione) o ancor meglio una psicoterapia ad orientamento cognitivo-comportamentale.
Cordiali saluti.
Cordiali saluti.
Dr. Claudio Lorenzetti
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 4.9k visite dal 21/03/2006.
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