Problemi riscontrati nei primi rapporti sessuali
Buongiorno, sono un uomo di 27 anni. Nonostante la “tarda” età, da pochi giorni ho iniziato a frequentarmi con la mia prima partner.
Durante la giornata, passando il tempo con lei, baciandoci o entrando a stretto contatto, spesso (anche se non sempre) ho erezioni spontanee e il desiderio di avere un rapporto sessuale con lei.
Quando però abbiamo l’occasione di entrare in intimità, dunque di avere effettivamente un rapporto, il desiderio sessuale da parte mia (e non da parte sua) cala, non so se per ansia da prestazione o altro: ho molta più difficoltà a raggiungere un’erezione soddisfacente ed a concentrarmi sull'atto fisico, tanto che fino ad ora sono riuscito ad avere un solo (breve) rapporto, comunque senza essere pienamente eccitato e senza raggiungere l’eiaculazione (un’altra volta soltanto ho avuto un’erezione soddisfacente seguita da eiaculazione, durante un atto masturbatorio da lei effettuato).
Dopo ciò, ammetto di farmi “prendere dal panico” e di aver paura di fallire ancor prima di cominciare, ogni volta che ho l’occasione di avere un rapporto sessuale con lei. Ciò ovviamente non aiuta la mia eccitazione.
Fino a poche settimane fa (prima di conoscerla) ho sempre praticato con frequenza la masturbazione individuale (anche più di 3 volte al giorno), e tuttora mi risulta molto facile eccitarmi da solo che con la mia partner. Oltretutto ci sono momenti in cui mi sento attratto sessualmente dal lei ed altri meno, ma suppongo ciò sia normale: durante la masturbazione non ho difficoltà a raggiungere un’erezione ottimale (anche pensando a lei), mentre il problema sopraggiunge entrando in contatto intimo (a volte perdo l’erezione durante i preliminari). Non ho nemmeno la possibilità di continuare ad avere rapporti (almeno tentare) nei prossimi mesi, dato che la mia partner è straniera ed attualmente possiamo vederci solo per brevi periodi.
Preciso, ovviamente, che non posso imputare la colpa di questi “fallimenti” né a lei (sempre gentile e comprensiva, con la quale ho parlato più volte di questo problema) né alla mia situazione familiare (ottimale direi). La mia totale inesperienza in questo “campo” ed il mio essere "ansioso di natura" penso poi non siano d'aiuto.
Non ho certamente intenzione di cercare una soluzione su internet. Per questo ho prenotato una visita andrologica a settembre (già effettuata 7 anni fa per altri motivi, dalla quale non è stato riscontrato nulla di anomalo), quantomeno per poter escludere eventuali cause fisiche alla mia mancanza di desiderio al momento dell’atto sessuale. Faccio spesso esami del sangue e delle urine (sono celiaco e tengo sotto controllo vari parametri), per il momento tutto risulta nella norma.
Volevo porvi due domande:
1 - Nella vostra esperienza, vi sono mai capitate casistiche simili alla mia?
2 - La visita andrologica è il primo step da effettuare per risolvere il problema, o ci sono altri iter da seguire prima di ciò?
Vi ringrazio anticipatamente per le risposte, cordiali saluti.
Durante la giornata, passando il tempo con lei, baciandoci o entrando a stretto contatto, spesso (anche se non sempre) ho erezioni spontanee e il desiderio di avere un rapporto sessuale con lei.
Quando però abbiamo l’occasione di entrare in intimità, dunque di avere effettivamente un rapporto, il desiderio sessuale da parte mia (e non da parte sua) cala, non so se per ansia da prestazione o altro: ho molta più difficoltà a raggiungere un’erezione soddisfacente ed a concentrarmi sull'atto fisico, tanto che fino ad ora sono riuscito ad avere un solo (breve) rapporto, comunque senza essere pienamente eccitato e senza raggiungere l’eiaculazione (un’altra volta soltanto ho avuto un’erezione soddisfacente seguita da eiaculazione, durante un atto masturbatorio da lei effettuato).
Dopo ciò, ammetto di farmi “prendere dal panico” e di aver paura di fallire ancor prima di cominciare, ogni volta che ho l’occasione di avere un rapporto sessuale con lei. Ciò ovviamente non aiuta la mia eccitazione.
Fino a poche settimane fa (prima di conoscerla) ho sempre praticato con frequenza la masturbazione individuale (anche più di 3 volte al giorno), e tuttora mi risulta molto facile eccitarmi da solo che con la mia partner. Oltretutto ci sono momenti in cui mi sento attratto sessualmente dal lei ed altri meno, ma suppongo ciò sia normale: durante la masturbazione non ho difficoltà a raggiungere un’erezione ottimale (anche pensando a lei), mentre il problema sopraggiunge entrando in contatto intimo (a volte perdo l’erezione durante i preliminari). Non ho nemmeno la possibilità di continuare ad avere rapporti (almeno tentare) nei prossimi mesi, dato che la mia partner è straniera ed attualmente possiamo vederci solo per brevi periodi.
Preciso, ovviamente, che non posso imputare la colpa di questi “fallimenti” né a lei (sempre gentile e comprensiva, con la quale ho parlato più volte di questo problema) né alla mia situazione familiare (ottimale direi). La mia totale inesperienza in questo “campo” ed il mio essere "ansioso di natura" penso poi non siano d'aiuto.
Non ho certamente intenzione di cercare una soluzione su internet. Per questo ho prenotato una visita andrologica a settembre (già effettuata 7 anni fa per altri motivi, dalla quale non è stato riscontrato nulla di anomalo), quantomeno per poter escludere eventuali cause fisiche alla mia mancanza di desiderio al momento dell’atto sessuale. Faccio spesso esami del sangue e delle urine (sono celiaco e tengo sotto controllo vari parametri), per il momento tutto risulta nella norma.
Volevo porvi due domande:
1 - Nella vostra esperienza, vi sono mai capitate casistiche simili alla mia?
2 - La visita andrologica è il primo step da effettuare per risolvere il problema, o ci sono altri iter da seguire prima di ciò?
Vi ringrazio anticipatamente per le risposte, cordiali saluti.
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Cro Utente,una diagnosi andrologica é ineludibile al fine di scongiurare i fantasmi negativi che hanno caratterizzato la sua vita sessuale e che l'hanno "costretta" a limitarsi alla sola pratica masturbatoria.Gli aspetti psicologici sono scontati e, quindi,ritengo che un intervento integrato di un esperto andrologo con uno psicosessuologo,con il supporto della partner, possano agevolmente metterla in condizioni tali da iniziare,finalmente,una vita sessuale di relazione.Cordialità.
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
[#3]
Caro Ragazzo,
aggiungo qualche nota e delle letture alle riflessioni del dr. Izzo.
"Fino a poche settimane fa (prima di conoscerla) ho sempre praticato con frequenza la masturbazione individuale (anche più di 3 volte al giorno)"
Bisognerebbe analizzare due fattori:
1-Il suo autoerotismo compulsivo (quali funzioni assolve,perché, da quanto tempo, ECC..)
Ed il difficile passaggio dal piacere solitario a quello condiviso.
2- ed il suo ritardo della vita intima e sessuale. Potrebbero essere motivazioni ingombranti...
Ci saranno dei motivi che devono essere analizzati ( ansie? Paure? Altro?)
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1313-verginita-la-fatidica-prima-volta.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1336-verginita-parte-seconda-dalla-parte-dell-uomo.html
aggiungo qualche nota e delle letture alle riflessioni del dr. Izzo.
"Fino a poche settimane fa (prima di conoscerla) ho sempre praticato con frequenza la masturbazione individuale (anche più di 3 volte al giorno)"
Bisognerebbe analizzare due fattori:
1-Il suo autoerotismo compulsivo (quali funzioni assolve,perché, da quanto tempo, ECC..)
Ed il difficile passaggio dal piacere solitario a quello condiviso.
2- ed il suo ritardo della vita intima e sessuale. Potrebbero essere motivazioni ingombranti...
Ci saranno dei motivi che devono essere analizzati ( ansie? Paure? Altro?)
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1313-verginita-la-fatidica-prima-volta.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1336-verginita-parte-seconda-dalla-parte-dell-uomo.html
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#4]
Utente
La ringrazio per il suo intervento, annoto le sue riflessioni e le esporrò durante la visita andrologica.
Effettivamente l'ansia e la paura di "essere all'altezza" penso giochino la loro parte, nella sfera della mia sessualità. Il fatto di aver cominciato tardi la mia vita intima penso sia dovuto principalmente alla mia timidezza nell'approcciare, e probabilmente a svariati altri fattori (comunque, non posso di certo definirmi asociale, generalmente ho ottimi rapporti personali con le persone che conosco, di entrambi i sessi).
L'autoerotismo, nonostante effettivamente l'alta frequenza con cui lo pratico, non lo definirei ancora compulsivo (volendo, riesco a gestirmi bene), quanto più un bisogno fisiologico da espletare (un piacere personale diciamo).
Tuttavia, essendo questo il suo campo, ha sicuramente ragione, valuterò adeguatamente questi punti con l'andrologo, in particolare il difficile passaggio dal piacere individuale a quello condiviso.
Grazie nuovamente per i suoi punti di riflessione, mi auguro di risolvere presto queste "tematiche".
Cordiali saluti.
Effettivamente l'ansia e la paura di "essere all'altezza" penso giochino la loro parte, nella sfera della mia sessualità. Il fatto di aver cominciato tardi la mia vita intima penso sia dovuto principalmente alla mia timidezza nell'approcciare, e probabilmente a svariati altri fattori (comunque, non posso di certo definirmi asociale, generalmente ho ottimi rapporti personali con le persone che conosco, di entrambi i sessi).
L'autoerotismo, nonostante effettivamente l'alta frequenza con cui lo pratico, non lo definirei ancora compulsivo (volendo, riesco a gestirmi bene), quanto più un bisogno fisiologico da espletare (un piacere personale diciamo).
Tuttavia, essendo questo il suo campo, ha sicuramente ragione, valuterò adeguatamente questi punti con l'andrologo, in particolare il difficile passaggio dal piacere individuale a quello condiviso.
Grazie nuovamente per i suoi punti di riflessione, mi auguro di risolvere presto queste "tematiche".
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.6k visite dal 01/08/2017.
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