Azoospermia e ricerca spermatozoi

Buongiorno,ho 39 anni e da piccolo (a circa 3 anni) ho subito una operazione per criptorchidismo bilaterale. Nel 2010 ho subito l'asportazione del testicolo destro per un seminoma (stadio I-IA) a cui è seguita radioterapia adiuvante. Prima della RT ho fatto crioconservazione del seme ma purtroppo è stata rilevata una azoospermia. I dosaggi ormonali nel 2010 erano:
LH: 5.7
FSH: 12.8
Testosterone: 5.94
B-estradiolo < 10
Inibina B: 84.4
All'epoca non avevo una compagnia e non ho approfondito ulteriormente l'eventualità di recupero di spermatozoi (visto anche il periodo poco tranquillo che stavo passando per via degli altri problemi intercorsi).
Ora con la mia compagnia stiamo indagando su questa possibilità.
L'andrologo da cui mi sono rivolto ha chiesto di ripetere l'esame FSH (=13.6) e mi ha sottoposto a ecografia da cui risulta il testicolo sinistro di circa 7,5cc e consistenza nettamente diminuita. Struttura lievemente disomogenea e conformazione deformata per la presenza di numerose cisti nella testa e nel corpo dell'epididimo (diametro max circa 2,5cm).
Mi è stata quindi illustrata la possibilità di eseguire una microTESE sul testicolo residuo ma con possibilità di recupero comunque non superiori a 20%.
Condividete questa valutazione? Sono abbastanza combattuto...tentare questa strada (anche se andasse bene il recupero, non è detto che vada a buon fine l'iter successivo che dovrà seguire la mia compagna) o metterci una pietra sopra e passare direttamente all'eterologa avendo davanti un percorso, probabilmente, per noi meno stressante e tortuoso.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Gentile lettore,

vedo che già ha ben inquadrata e ponderata la sua situazione clinica complessiva.

Le osservazioni e la prognosi del collega consultato sono condivisibili, visto soprattutto il suo passato problema oncologico e la relativa radioterapia, anche se l'FSH non è particolarmente mosso.

A questo punto bene comunque risentire in diretta sempre il vostro andrologo di riferimento e decidere il "che fare", cioè quale strategia finale adottare ma vedo che su questo lei ha già le idee chiare.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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Utente
Utente
Grazie dottore per la tempestiva risposta.
Sapere che le indicazioni del mio andrologo siano condivise mi rincuora sul fatto che mi sia affidato ad un medico competente.
In realtà ho le idee chiare sulle strade che abbiamo di fronte ma sono ancora confuso su quale prendere. Tale scelta mi rendo però conto che non rientra nella sfera medica di vostra competenza.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
gentile lettore

generalmente queste scelte sono maturate e condivise all'interno della coppia con l'eventuale sostegno di uno specialista esterno ma con chiare competenze in patologia della riproduzione umana.

Ancora un cordiale saluto.