Disfunzione erettile e orchialgia
Salve,
da quasi cinque mesi soffro di problemi di erezione, accompagnati da un sostanziale calo della libido. Durante la masturbazione le erezioni sono poco consistenti, poco durature e necessitano di continua stimolazione fisica, peggio ancora durante l'attività sessuale con un partner, dove spesso l'erezione viene persa.
Per quanto riguarda i dolori ai testicoli, sono sorti per la prima volta nello stesso periodo e sono scemati col tempo. All'inizio erano episodi intensi che riguardavano maggiormente il testicolo destro e spesso si estendevano all'inguine, e si presentavano senza evidenti cause scatenanti, ora invece a parte qualche rarissimo episodio, l'ultimo risale a tre sett fa, resta qualche saltuario fastidio di lievissima entità, che interessa soltanto il testicolo destro, spesso in concomitanza con l'attività sessuale. Prima della visita andrologica di un mese fa avevo effettuato su richiesta del medico di base un'ecografia ai testicoli che non aveva evidenziato nulla di rilevante. A proposito di questo problema segnalo che sono stato operato all'età di un anno per idrocele destro e stenosi del prepuzio, e tutt'ora lo stesso testicolo presenta un'eccessiva mobilità.
L'andrologo che mi ha visitato ha diagnosticato prostata congesta, nonostante io non abbia mai avvertito dolore in quella zona, mentre per i testicoli ha solo constatato un ispessimento del deferente destro ma ha poi sorvolato sull'argomento (colpa mia che ero più preoccupato dall'altro problema). La terapia prescritta è: assunzione di peaprostil per due mesi e di ezerex e campedex5 per tre, eiaculazioni frequenti e non ritardate, astensione dal consumo di alcol, cibi piccanti e stupefacenti. Al termine esame ormonale e ulteriore visita. In sostanza ha detto di iniziare a risolvere il problema della prostata per eliminare interferenze e vedere poi come e se evolve la situazione.
So che le seguenti domande avrei dovuto porle durante la visita e sono conscio dei limiti di questa modalità di interazione, non ho la pretesa di ricevere una diagnosi (già ricevuta per altro, anche se poco esaustiva a posteriori) o una soluzione a tutti i miei problemi, ma spero di poter ottenere qualche informazione e consiglio di carattere generale.
-ho letto vostri articoli e quesiti a riguardo e so che queste problematiche sono tutte collegate, ma la prostatite può essere la sola causa di disfunzione erettile e calo del desiderio? che correlazione ha invece l'orchialgia?
-ezerex e campedex5 hanno una finalità terapeutica o solo di risolvere temporaneamente i problemi erettili in attesa di un'effettiva diagnosi e cura? e dopo quanto tempo dovrebbero mostrare degli effetti? perchè dopo tre settimane di assunzione non ho notato alcun miglioramento
-la durata di assunzione di tre mesi di questi integratori, un mese in più rispetto al peaprostil, è giustificata? stessa domanda anche per l'indicazione di effettuare l'esame al termine della terapia, questi integratori hanno effetti a livello ormonale?
da quasi cinque mesi soffro di problemi di erezione, accompagnati da un sostanziale calo della libido. Durante la masturbazione le erezioni sono poco consistenti, poco durature e necessitano di continua stimolazione fisica, peggio ancora durante l'attività sessuale con un partner, dove spesso l'erezione viene persa.
Per quanto riguarda i dolori ai testicoli, sono sorti per la prima volta nello stesso periodo e sono scemati col tempo. All'inizio erano episodi intensi che riguardavano maggiormente il testicolo destro e spesso si estendevano all'inguine, e si presentavano senza evidenti cause scatenanti, ora invece a parte qualche rarissimo episodio, l'ultimo risale a tre sett fa, resta qualche saltuario fastidio di lievissima entità, che interessa soltanto il testicolo destro, spesso in concomitanza con l'attività sessuale. Prima della visita andrologica di un mese fa avevo effettuato su richiesta del medico di base un'ecografia ai testicoli che non aveva evidenziato nulla di rilevante. A proposito di questo problema segnalo che sono stato operato all'età di un anno per idrocele destro e stenosi del prepuzio, e tutt'ora lo stesso testicolo presenta un'eccessiva mobilità.
L'andrologo che mi ha visitato ha diagnosticato prostata congesta, nonostante io non abbia mai avvertito dolore in quella zona, mentre per i testicoli ha solo constatato un ispessimento del deferente destro ma ha poi sorvolato sull'argomento (colpa mia che ero più preoccupato dall'altro problema). La terapia prescritta è: assunzione di peaprostil per due mesi e di ezerex e campedex5 per tre, eiaculazioni frequenti e non ritardate, astensione dal consumo di alcol, cibi piccanti e stupefacenti. Al termine esame ormonale e ulteriore visita. In sostanza ha detto di iniziare a risolvere il problema della prostata per eliminare interferenze e vedere poi come e se evolve la situazione.
So che le seguenti domande avrei dovuto porle durante la visita e sono conscio dei limiti di questa modalità di interazione, non ho la pretesa di ricevere una diagnosi (già ricevuta per altro, anche se poco esaustiva a posteriori) o una soluzione a tutti i miei problemi, ma spero di poter ottenere qualche informazione e consiglio di carattere generale.
-ho letto vostri articoli e quesiti a riguardo e so che queste problematiche sono tutte collegate, ma la prostatite può essere la sola causa di disfunzione erettile e calo del desiderio? che correlazione ha invece l'orchialgia?
-ezerex e campedex5 hanno una finalità terapeutica o solo di risolvere temporaneamente i problemi erettili in attesa di un'effettiva diagnosi e cura? e dopo quanto tempo dovrebbero mostrare degli effetti? perchè dopo tre settimane di assunzione non ho notato alcun miglioramento
-la durata di assunzione di tre mesi di questi integratori, un mese in più rispetto al peaprostil, è giustificata? stessa domanda anche per l'indicazione di effettuare l'esame al termine della terapia, questi integratori hanno effetti a livello ormonale?
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caro lettore,
la prostatite ha dei caratteri abbastanza precisi. Spesso una diagnosi di "prostatite" viene "buttata lì" da qualche specialista per tranquillizzare il paziente, (che può avere un motivo preciso alla base dei suoi disturbi), abbassando lo stato di ansia prestazionale sicuramente presente in un giovane che senta di avere una erezione non ottimale e giustificando la assunzione di farmaci con effetto "placebo".
qualche volta lo specialista dovrebbe anche cercare di aiutare il giovane a capire che la attività sessuale non è solo "un pene rigido", che la attività sessuale non può basarsi sulla masturbazione solitaria ma dipende molto dalla relazione con una donna.
qualche indagine ormonale e vascolare potrebbe essere utile a fugare eventuali sospetti di problematiche vascolari
cari saluti
la prostatite ha dei caratteri abbastanza precisi. Spesso una diagnosi di "prostatite" viene "buttata lì" da qualche specialista per tranquillizzare il paziente, (che può avere un motivo preciso alla base dei suoi disturbi), abbassando lo stato di ansia prestazionale sicuramente presente in un giovane che senta di avere una erezione non ottimale e giustificando la assunzione di farmaci con effetto "placebo".
qualche volta lo specialista dovrebbe anche cercare di aiutare il giovane a capire che la attività sessuale non è solo "un pene rigido", che la attività sessuale non può basarsi sulla masturbazione solitaria ma dipende molto dalla relazione con una donna.
qualche indagine ormonale e vascolare potrebbe essere utile a fugare eventuali sospetti di problematiche vascolari
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.1k visite dal 24/07/2017.
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Approfondimento su Disfunzione erettile
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