Prostatectomia

Ho 55 anni e sono stato operato di prostatectomia radicale robotica da poco meno di 4 mesi.
Dal giorno dell'operazione non ho mai avuto la minima erezione.
Per circa 1 mese ho preso il Cialis da 20 mg ogni 3-4 giorni, ma ho smesso da circa 20 giorni perché mi causava gonfiore alle caviglie; gli effetti del Cialis sul pene erano solamente dei limitati ingrossamenti temporanei.
Ho provato ad utilizzare una pompa da vuoto (vacuum device) per alcuni tentativi (erezioni molto limitate, prima di avere rigonfiamenti strani e fastidiosi), ma mi sono fermato perché negli ultimi due tentativi l'operazione mi causava solamente un improvviso gonfiore ad un lato del pene, come una vena che si ingrossava rapidamente, per cui ero costretto ad interrompere immediatamente il vuoto; la mia deduzione è che la pompa da vuoto funzionava, cioè creava il vuoto, ma i corpi cavernosi erano ostruiti; è una deduzione corretta? Quale può essere la causa di tale evento?
Preciso che nel post operatorio, durante il ricovero, ho avuto un versamento di linfa e parzialmente di urina nell'addome, a causa dell'asportazione di linfonodi e di perdite di urina in corrispondenza dell'anastomosi. Tale versamento è durato parecchi giorni (con notevole dolore), prima che fosse individuato ed eliminato con un drenaggio (dal drenaggio sono usciti oltre 3 litri di liquido in poco tempo). Mi chiedo banalmente: non è che il liquido linfatico può aver invaso i corpi cavernosi? (se ho detto un'assurdità dal punto di vista anatomico, mi scuso per la domanda)
Non conoscendo i rischi potenziali, non me la sento di perseverare nell'uso del vacuum device, perché non so se i rigonfiamenti improvvisi che vedo sono “normali” o se possono avere conseguenze pericolose.
Per quanto riguarda il Cialis, non so se il gonfiore alle caviglie è un effetto collaterale accettabile o se è indicatore di qualcosa di peggio e quindi se è meglio sospendere l'assunzione.
Eventualmente, esistono altri farmaci tipo Cialis ma con minori effetti collaterali?
In queste condizioni non posso nemmeno cercare di mantenere l'irrorazione dei corpi cavernosi e non so cosa fare.
Grazie dell'attenzione
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Gentile lettore,

cosa dice il suo urologo di riferimento, il medico chirurgo che l'ha operata?

Detto questo, da questa postazione, le posso dire che diverse possono essere le strategie terapeutiche alternative, anche farmacologiche o chirurgiche, che si possono utilizzare ma vanno tutte discusse in diretta sempre con l'urologo che l'ha operata.

Lo risenta e ridiscuta con lui la sua attuale situazione clinica.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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