Un ecodoppler penieno dinamico,

Gentili dottori, sono un ragazzo di 26 anni, alto circa 1.87, peso 83, pratico regolarmente sport e conduco uno stile di vita tutto sommato sano. Tuttavia ho sempre sofferto di disfunzione erettile. Per tale motivo, qualche mese fà, dopo aver chiuso una relazione durata molti anni in cui non sono mai riuscito ad avere rapporti completi con la mia ragazza, ho deciso di affrontare, seppur in forte ritardo, il mio problema rivolgendomi ad uno specialista. Da una prima visita e dai successivi controlli ormonali è risultato essere tutto in regola (a parte un livello di prolattina leggermente alto, per il quale però l'endocrinologo mi ha detto di non preoccuparmi e per cui mi sono sottoposto ad una risonanza con MDC all'ipofisi, che è risultata funzionare perfettamente). Mi ero pertanto convinto che potesse essere esclusivamente un problema psicologico e/o situazionale legato alla mia ex ragazza. In questi mesi sono stato con altre ragazze, limitandomi tuttavia ai preliminari, fino a qualche settimana fà, quando ho conosciuto una ragazza; sapendo di poter incorrere in questo problema, mi ero fatto prescrivere dal mio medico un supporto farmacologico (Cialis 5mg) che però si è rivelato inefficace visto che il problema si è ripresentato anche in questa situazione. In seguito all'ennesimo fallimento, ho deciso di iniziare un percorso psicoterapeutico ma, temendo che potesse comunque essere presente un problema organico, ho deciso di tornare dal mio urologo per sottopormi ad un ecodoppler penieno dinamico, per fugare ogni dubbio su un problema fisico. Premetto che, durante l'esame, nonostante un'iniezione di 10mg di caverject, l'erezione non è stata nemmeno lontanamente soddisfacente ma il flusso di sangue ha raggiunto comunque i 20cm/s, valore che però non ha soddisfatto il mio specialista, il quale ha detto che in seguito all'iniezione avremmo dovuto avere un flusso di sangue molto più elevato ed avere un'erezione completa. Mi ha quindi prospettato una possibile scarsa elasticità dei corpi cavernosi, per la quale mi ha suggerito un ciclo di sedute basato su terapia ad onde d'urto a bassa intensità, garantendomi che in questo modo risolverei il mio problema nel giro di poche settimane (ieri ho effettuate la prima seduta).
Vi domando, quindi, se secondo voi, in base alle informazioni fornite, si tratti di un problema esclusivamente psicologico o possa anche essere presente una componente organica e se, in tal caso, la terapia ad onde d'urto possa essere efficace nella mia situazione e se non sia il caso di affiancarla anche ad una cura farmacologica temporanea con dosaggi più alti.
Specifico che la mia difficoltà riguarda non tanto il raggiungere l'erezione (anche se ultimamente sto avendo qualche problema ma credo sia legato a problemi di ansia) quanto mantenerla.
Vi ringrazio in anticipo per le risposte.
[#1]
Dr. Pierluigi Izzo Andrologo, Sessuologo 28.9k 643
Caro Utente,non sempre la strategia diagnostico/terapeutica della disfunzione erettile, pur corretta, porta al chiarimento ed alla risoluzione del disagio sessuale, in quanto, aldilà degli scontati riflessi psicologici, sempre presenti, soffre di una mancanza di continuità, legata alla dicotomia tra gli aspetti psicologici e quelli funzionali o organici.A tal proposito,non credo che una leggera iperprolattinemia debba richiedere il ricorso ad una RMN con contrasto...Analogamente,l'alternanza tra medico di famiglia ed urologo,ha portato il Paziente a chiedere chiarimenti sul web...Il ricorso alla neoangiogenesi legata alle onde d'urto a bassa frequenza rappresenta una strategia che
un esperto andrologo sa coniugare con terapie mediche,a tutto vantaggio del Paziente,senza che venga sottovalutata la tutela
psicosessuologica.Cordialità.

Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it

[#2]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Caro Ragazzo,
che gran confusione nel suo racconto.

Anche io, come il dr.Izzo le suggerisco una diagnosi andrò-sessuologica, ed ad etiologia chiarita si stabilità quale percorso terapeutico è più adatto a lei: se combinato o meno.

Se trattasi di un d.e primario, non è facendo prove con altre partner che risolverà - Anche se la disamina della diade in cui la sessualità abita è indispensabile - ma analizzando, e curando le cause psichiche profonde del suo d.e.

Detto questo, il ritardo e la latitanza diagnostica e terapeutica ha,senza dubbio, peggiorando la sua condizione, aumentando l'ansia e creando quello che noi sessuologi chiamiamo la "memoria corporea del disagio"

Le allego parecchio materiale, un canale salute, e tanto altro, anche una video intervista su diagnosi e terapia combinata del d.e

https://m.youtube.com/watch?v=8FfJfOPxMak


https://www.valeriarandone.it/disfunzioni-sessuali-maschili/sessuologia-andrologia/
https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html-
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6154-il-ruolo-delle-donne-nel-deficit-erettivo-dell-uomo.html-
[#3]
Utente
Utente
Gentili dottori, innanzitutto vi ringrazio per le vostre risposte.
Dott. Izzo, ci tengo a specificare che non c'è stata alcuna alternanza tra medico di base ed andrologo. L'unico altro specialista da me contattato è stato un endocrinologo amico di famiglia, poiché, come già detto, le analisi avevano evidenziato un livello di prolattina leggermente sopra la media. Inoltre, sto già affiancando la terapia a base di onde d'urto ad una terapia psicologica.
Dott.ssa Randone, gli esami da me già effettuati non sono sufficienti per una diagnosi della mia DE?
Grazie
[#4]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Si, infatti, sembra un deficit erettivo chiaramente psicogeno.

Ma le diagnosi non si fanno online..

L'ansia crea un ipertono adrenergico che non fa funzionare le pillole pro erettive.

Trova tutto nel materiale che le ho allegato.

A lei non deve interessare come si chiama il suo d.e, ma come risolverlo!
[#5]
Utente
Utente
Gentile dott.ssa, non mi sarei mai sognato di chiedere una diagnosi, la mia richiesta di consulto nasce da una forte ansia (derivante dal mio problema) che mi impedisce di mantenere la lucidità riguardo questo argomento. Perfino l'elevato ottimismo del mio andrologo è stato per me fonte di ansia e, pertanto, mi sono rivolto a voi per una conferma delle parole del mio specialista. Mi rendo conto che diagnosi e terapie fatte online non siano molto affidabili ma, come ha detto lei nella sua prima risposta, la memoria storica del mio disagio mi porta ad amplificare la mia ansia, a cercare conferme e a volte a dubitare addirittura di poter risolvere il problema.
Grazie ancora per le sue delucidazioni.
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Dr. Pierluigi Izzo Andrologo, Sessuologo 28.9k 643
...mi sembrava di aver capito che il tadalafil da 5 mg. fosse stato prescritto dal suo medico di famiglia, su sua richiesta...Continui a seguire i consigli dello specialista reale di riferimento, con il quale confrontarsi sull'esito della strategia adottata.
Cordialità.
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Utente
Utente
Dott. Izzo, il tafadil 5mg mi è stato effettivamente prescritto su mia richiesta per una maggior sicurezza nell'affrontare un eventuale rapporto con una nuova ragazza che sto frequentando ma, a quanto pare, come confermatomi anche dalla dott.ssa Randone, il farmaco non ha avuto effetto per la forte componente ansiogena.
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