Anorgasmia maschile

Buonasera,scrivo per il mio compagno.Stiamo insieme da circa un anno e mezzo.Abiamo entrambi 30anni e da sempre abbiamo difficoltà nella sfera sessuale.Durante i primi nostri incontri sessuali ho subito notato qualcosa di strano.Lui non voleva essere toccato da me e in più non eiaculava.Per i primi mesi non ha mai eiaculato e mi diceva che era una cosa normale per lui,che spesso gli capitava.Ho pensato fosse una situazione passeggera e non gli ho dato importanza anche perché dopo 3/4 mesi ha eiaculato per due o tre volte.Ho sperato sarebbe cambiato e magari sarei riuscita anche a stimolarlo toccandolo ma nonostante alcuni casi sporadici,la situazione è tornata la medesima.io ho iniziato a sentirmi triste,poco attraente ai suoi occhi.Ho provato a parlargliene,a chiedere da cosa potesse dipendere.Ho tentato di capire se con la masturbazione riuscisse ad eiaculare e mi ha confidato di non aver mai provato a masturbarsi nemmeno in giovane età.La cosa mi ha lasciato stupida ma ho cercato di andare più a fondo.Mi ha detto che aveva male AL pene allora gli ho chiesto di andare da un andrologo e dopo varie insistenze l'ho accompagnato. il dottore l'ha visitato e gli ha detto che avrebbe dovuto fare un esercizio:liberare il proprio glande dal cappuccio prepuziale più volte al giorno per desensibilizzarlo ed evitare di provare dolore durante l'atto.Ha inoltre definito il suo glande come quello "di un bambino" e il prepuzio abbondante non lo aiutava.Ha sostenuto che il problema si sarebbe risolto in poche settimane se lui avesse fatto questi esercizi.Lui ha fatto questi esercizi ma solo per poco sostenendo che il dottore fosse poco esperto poiché il suo problema rimaneva.Io in questo mesi ho provato ad essere più dolce,più accomodante,poi più dura e diretta,poi ho provato a fargli credere di non aver bisogno di fare l'amore,e poi di averne ma non ho sortito alcun effetto.Non è semplice parlarne,diventa nervoso e finiamo per litigare.Ora sono più di due mesi che non eiacula e inizio a pensare a cause di natura psicologica.Lui sostiene sia un problema recente(ultimi 3 anni)io ritengo che sia sempre stato così..La cosa che più mi preoccupata è la sua negazione all'essere toccato(i testicoli non li ho mai nemmeno potuti sfiorare) che mi fa suppore anche cause di natura traumatica.
Vi chiedo da cosa tutto ciò può dipendere
Ringrazio anticipatamente per le risposte.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
Cara signora, non conosco quella tecnica, ma da come descrive le cose già aprioristicamente la considero inefficiente. Francamente esistono grosse tematiche psicologiche a carico del compagno.Personalmente sentirei una altra campana con cui valutare la possibilità di un intervento psicologico