Capillari pene evidenti (vene varicose?)
Buongiorno.
Avrei bisogno di un parere: da 4 anni oramai, soffro di neuropatia del pudendo, il che tra le altre cose mi causa una disfunzione erettile.
L'attività sessuale (masturbazione) in questi ultimi anni è stata quindi limitata, dovuta alla bassa capacità erettile, e alla minima sensibilità.
La causa sembra essere dovuta a una tensione a livello dei muscoli del bacino, in particolare il pavimento pelvico.
E ora arrivo a spiegare il mio problema nello specifico.
Da 4 anni oramai (meno giusto negli ultimi 2 mesi, dopo aver iniziato la fisioterapia, con miglioramento dei sintomi) ho questa costante tensione a livello del pavimento pelvico, che si traduce in uno stato mai totalmente a riposo del pene.
Mi spiego meglio: ho sempre una certa rigidità alla base, come se il pene fosse leggermente in erezione (ossia l'asta è ancora allo stato flaccido, ma c'è una leggerissima tumescenza, e specialmente prima di iniziare il trattamento fisioterapico, il pene risulta più duro di quanto dovrebbe al tatto).
Questo, col tempo, ha portato i capillari del pene a diventare sempre più evidenti, e la cosa è peggiorata quando mi sono stati prescritti gli esercizi di kegel (per la riabilitazione del pavimento pelvico) che purtroppo ho eseguito anche a pene eretto, e con troppa forza.
Ora,nonostante abbia sospeso gli esercizi da mesi, mi trovo ad avere dei capillari molto evidenti, e in un punto anche quelle che sembrano essere vene varicose (le cosiddette "spider veins").
Non avverto nessun dolore, e non penso siano problematiche, però esteticamente non sono proprio un bel vedere.
Mi chiedevo se potessero guarire spontaneamente (ma ne dubito, visti i mesi passati senza che sia cambiato nulla).
Sicuramente mi farò visitare di persona in un futuro non troppo lontano , ma non fino a quando non avrò risolto in buona parte la neuropatia.
Nel frattempo gradirei avere un vostro parere, e sapere anche se è possibile allegare una foto .
Grazie.
Avrei bisogno di un parere: da 4 anni oramai, soffro di neuropatia del pudendo, il che tra le altre cose mi causa una disfunzione erettile.
L'attività sessuale (masturbazione) in questi ultimi anni è stata quindi limitata, dovuta alla bassa capacità erettile, e alla minima sensibilità.
La causa sembra essere dovuta a una tensione a livello dei muscoli del bacino, in particolare il pavimento pelvico.
E ora arrivo a spiegare il mio problema nello specifico.
Da 4 anni oramai (meno giusto negli ultimi 2 mesi, dopo aver iniziato la fisioterapia, con miglioramento dei sintomi) ho questa costante tensione a livello del pavimento pelvico, che si traduce in uno stato mai totalmente a riposo del pene.
Mi spiego meglio: ho sempre una certa rigidità alla base, come se il pene fosse leggermente in erezione (ossia l'asta è ancora allo stato flaccido, ma c'è una leggerissima tumescenza, e specialmente prima di iniziare il trattamento fisioterapico, il pene risulta più duro di quanto dovrebbe al tatto).
Questo, col tempo, ha portato i capillari del pene a diventare sempre più evidenti, e la cosa è peggiorata quando mi sono stati prescritti gli esercizi di kegel (per la riabilitazione del pavimento pelvico) che purtroppo ho eseguito anche a pene eretto, e con troppa forza.
Ora,nonostante abbia sospeso gli esercizi da mesi, mi trovo ad avere dei capillari molto evidenti, e in un punto anche quelle che sembrano essere vene varicose (le cosiddette "spider veins").
Non avverto nessun dolore, e non penso siano problematiche, però esteticamente non sono proprio un bel vedere.
Mi chiedevo se potessero guarire spontaneamente (ma ne dubito, visti i mesi passati senza che sia cambiato nulla).
Sicuramente mi farò visitare di persona in un futuro non troppo lontano , ma non fino a quando non avrò risolto in buona parte la neuropatia.
Nel frattempo gradirei avere un vostro parere, e sapere anche se è possibile allegare una foto .
Grazie.
[#1]
Caro Utente,i vasi sanguigni in questione non partecipano al meccanismo erettile, bensì drenano il circolo cutaneo superficiale.Le consiglierei di attenzionare di meno questi fenomeni che possono essere considerati normali.Cordialità.
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
[#2]
Utente
Guardi, in sostanza ho chiesto questo consulto non perché sia preoccupato dalla cosa in sé, ma perché come ho detto la dimensione di questi capillari e di queste vene è decisamente cambiata negli ultimi anni, al punto che prima penso fossero praticamente invisibili, mentre ora sono evidenti.
Come ho detto anche nel precedente messaggio, non mi causano dolore, né nessun problema apparentemente.
Mi chiedevo semplicemente se fosse un fenomeno normale, se ci fosse qualche possibilità di regressione sponteanea.
Se così non fosse, non sarebbe certo un grosso problema.
Come ho detto anche nel precedente messaggio, non mi causano dolore, né nessun problema apparentemente.
Mi chiedevo semplicemente se fosse un fenomeno normale, se ci fosse qualche possibilità di regressione sponteanea.
Se così non fosse, non sarebbe certo un grosso problema.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 6.6k visite dal 17/05/2017.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Disfunzione erettile
La disfunzione erettile è la difficoltà a mantenere l'erezione. Definita anche impotenza, è dovuta a varie cause. Come fare la diagnosi? Quali sono le cure possibili?