Pene schiacciato

Salve dottori, ho sempre spasmi all'addome inferiore, sento sempre il pene schiacciato in dentro, infatto nonostante sia molto magro ho la pancia sempre gonfia sopra perchè la sento schiacciata sotto . Durante un rapporto con la partner sento che i muscoli e la parte cavernosa rientrano e di conseguenza sento gonfiarsi e ostruirsi a livello rettale. La RM ha evidenziato una dissinergia pelvica e il retto schiacciato dalla parte anteriore. La pelle del pene è molto più scura del resto del corpo. Talvolta se son fortunato capita che qualcosa torni al suo posto, infatti mi sento liberare l'addome e il respiro .... poi se provo avere qualche rapporto peggiora tutto di nuovo, sento l'addome strozzarsi , non riesco a dormire, e la pelle in zona genitale torna a essere scura, proprio come una strozzatura. Il glande rimane sempre coperto oltre misura dalla pelle anche in erezione, e il tratto di pelle attorno al glande rimane rosso acceso, con una linea di demarcazione netta dal resto del tronco.
Questa situazione ormai permane anche senza rapporti.

L'eiaculazione sento che viene come interrotta, non ha gettito , esce strozzata. A urinare , dovrei praticamente mettere il dito davanti come la gomma dell'acqua per uniformare il gettito. Tuttavia urinando non ho dolore, i dolori sono tutti spasmi addominali e sentore di strozzatura che non mi fa più dormire.

Sono state rimosse l'anno scorso le graffette messe con tecnica di Longo per emorroidectomia. Mi hanno detto che avevano fatto la sutura troppo bassa.

Spero abbiate qualche soluzione. Grazie
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Gentile lettore,

da questa postazione difficile dare soluzioni quando ci sono tali problematiche cliniche complesse.

Infatti, le ricordo che, in questi casi, senza una valutazione clinica diretta, è impossibile formulare una risposta corretta, cioè capire la vera causa del suo problema e dare quindi una corretta indicazione su quali passi successivi fare sia a livello diagnostico ma soprattutto terapeutico.

Bisogna, a questo punto, consultare in diretta un esperto andrologo-urologo.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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