Sospetta Balanopostite irritativa
Buonasera dottori,
l’estate scorsa inzio a notare che il mio glande dopo aver avuto un rapporto sessuale o dopo aver praticato la masturbazione diventa rugoso, presenta dei piccoli “taglietti” ed è arrossato. In un primo momento non faccio particolare attenzione a questo problema e continuo tranquillamente la mia vita fino a quando un giorno, dopo aver praticato la masturbazione, noto che una porzione della pelle del glande si era completamente staccata (la pelle del glande si presentava “desquamata e bianca”).
Decido allora di andare dal mio medico curante, specializzato in dermatologia, il quale dopo avermi visitato e avergli detto che non avevo secrezioni di alcun genere mi prescrive fitostimoline per 14 giorni. La terapia non ha successo e decido di sentire il parere di un altro dermatologo venerologo. Quest’ultimo mi prescrive un tampone balano-prepuziale e meato-uretrale per ricerca di batteri. La diagnosi è di sospetta balanopostite irritativa. La terapia che mi viene prescritta è la seguente (da eseguire dopo aver effettuato il tampone):
travocort , 2 volte al giorno per 14 giorni;
vea lipo 3, 4 volte al giorno per 14 giorni
sensinol, da utilizzare per 14 giorni anche durante la doccia.
Eseguo il tampone e il risultato è negativo. Contatto la dermatologa e mi dice di iniziare la cura che mi era stata prescritta (sono un po’ titubante dato che leggo che travocort crema viene utilizzato come antimicotico ed io non risultavo avere alcun batterio dato il risultato del tampone). Decido di seguire quello che mi era stato comunicato dal dermatologo ed inizio la cura. Oggi, al termine della cura dopo aver avuto un rapporto protetto, la base del glande si presentava rugosa (con quelli che sembrerebbero dei taglietti verticali), arrossata.
E' normale riscontrare questa situazione oppure si sarebbe dovuto avere la completa risoluzione della situazione ?
Secondo voi questa terapia è risultata essere inefficace o più precisamente poco mirata rispetto ai sintomi da me descritti inizialmente ? Inoltre, il giorno in cui ho eseguito il tampone avendo urinato circa 1 ora e mezza prima (non mi erano state date delle linee guida per quanto riguarda la preparazione all’esame, ovvero non urinare 3 ore prima dell’esame e non avere rapporti sessuali nelle precedenti 24 ore) posso in qualche modo aver compromesso l’esito dell’esame ? Ribadisco che non presento secrezioni, lesioni con pus ma una progressiva secchezza con lesioni verticali, arrossamento, secchezza fino ad avere una "rottura" della pelle del glande.
L’unico aspetto che credo possa essere rilevante è che tendenzialmente ho la pelle secca (mani, durante l’inverno a causa del freddo) .
Inoltre è possibile che il frenulo possa in qualche modo applicare una tensione innaturale e a provocare questa situazione? (anche se riesco a scoprire completamente il glande e a masturbarmi senza alcun dolore)
In attesa di una vostra risposta vi porgo i miei cordiali saluti e vi auguro una buona serata.
lasci perdere le sue conclusioni diagnostiche sulla possibilità "che il frenulo possa in qualche modo applicare una tensione innaturale e a provocare questa sua situazione clinica".
Detto questo, come spesso ripeto da questo sito, vista la sua "giovane" età, approfitti di questi "disturbi-malesseri" e non sicurezze, per conoscere finalmente in diretta, se non ancora fatto, il suo andrologo di fiducia.
Impari dalle sue compagne e dalle donne che la circondano che sicuramente, alla sua età, già conoscono il loro o la loro ginecologa.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
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